2019-03-26
Con la Basilicata è settebello Lega. Il Pd è in mutande e il M5s dimezzato
Il centrodestra elegge Vito Bardi grazie al Carroccio (19%): triplicati i voti delle politiche. I grillini in difficoltà (20%) si riparano dietro i numeri: «Restiamo prima forza». Tragedia dem al 7,8%. L'indagato Marcello Pittella (8,6%) li supera.«I lucani hanno risposto “presente"»: sono le due della notte tra domenica e lunedì, quando Vito Bardi appare davanti ai giornalisti che affollano il suo comitato elettorale a Potenza. Bardi, generale della Guardia di Finanza, voluto in prima persona da Silvio Berlusconi come candidato, ha stravinto le elezioni ed è il nuovo presidente della Basilicata: ha guidato al trionfo il centrodestra, che con il 42,2% dei voti conquista dopo 25 anni la Regione, ormai ex feudo del centrosinistra e in particolare della famiglia Pittella, caduta in disgrazia dopo le vicissitudini giudiziarie che hanno colpito l'ex presidente della Regione Marcello (fratello dell'eurodeputato Gianni e figlio dell'ex senatore Domenico) travolto dalle inchieste giudiziarie. Al secondo posto si piazza il candidato del centrosinistra, Carlo Trerrotola, con il 33,1%; molto più indietro, il leader lucano del M5s, Antonio Mattia, al 20,3%; ultimo classificato Valerio Tramutoli, a capo della lista civica «Basilicata Possibile», che ottiene il 4,4% dei voti. Alta l'affluenza: 53,58%, 6 punti rispetto alle regionali del novembre 2013 quando si era fermata al 47,6%. Bardi è stato indicato da Forza Italia, ma a far la parte del leone è stata la Lega: con il 19,15% Matteo Salvini la impone come prima forza politica della coalizione anche in una regione del Sud, mentre il partito di Silvio Berlusconi, si deve accontentare del 9,15%. Vola invece Fratelli d'Italia, al 5,9%. Alle regionali del 2013 l'intero centrodestra aveva ottenuto appena il 19,38%, con il Pdl al 12,2% (la Lega non c'era). Grande salto in avanti della coalizione Lega-Fi-Fdi anche rispetto alle politiche di un anno fa, quando in Basilicata si era fermata al 25,3%. Forza Italia era al 12,4%, Fratelli d'Italia al 3,7%. Matteo Salvini triplica i consensi in 12 mesi: il 4 marzo 2018 la Lega in Basilicata aveva ottenuto il 6,3% dei voti. Ci vorranno ettolitri di amaro Lucano per far digerire la batosta al Pd e al M5s. Il centrosinistra, con il candidato a presidente Carlo Trerrotola, ammiratore di Giorgio Almirante, si ferma al 33,1%. Cinque anni fa, la coalizione vinceva le regionali lucane con il 60% dei voti. Fa impressione il tracollo del Pd. Il simbolo del partito, rimpicciolito il più possibile, è stato inserito nel logo della lista civica «Comunità democratiche», ma gli elettori si sono accorti lo stesso della presenza del marchio Pd, non occultato a sufficienza, e sono fuggiti a gambe levate: il 7,8% è un risultato addirittura inferiore alle già catastrofiche previsioni. Meglio del Pd riesce a fare anche «Avanti Basilicata», all'8,6%, lista messa in piedi da Marcello Pittella che, con 8.803 preferenze, rientra in Consiglio. Il Pd alle regionali 2013 aveva ottenuto il 25%, mentre l'anno scorso, alle politiche, in Basilicata si era fermato al 16%.Se il Pd piange, il M5s non ride: per il movimento guidato da Luigi Di Maio arriva un'altra sconfitta pesante. Il 20,3% relega il candidato alla presidenza, Antonio Mattia, al terzo posto dopo centrodestra e centrosinistra. Se è vero alle regionali lucane del 2013 il M5s prese appena il 9%, è vero pure che il raffronto con il voto delle politiche dello scorso anno mette i brividi: il 4 marzo 2018, in Basilicata, il M5s ottenne addirittura il 44,3% dei voti. «Ringrazio», dice in conferenza stampa il neo presidente Bardi, «il presidente Berlusconi che mi ha indicato e si è speso per me, e ringrazio Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Li ho sentiti e sono molto soddisfatti per questa vittoria. Il risultato», ha aggiunto Bardi, «premia il centrodestra unito, la compagine che rappresenta un orizzonte di stabilità e buongoverno. Al primo posto dell'agenda, metteremo il lavoro.». Tonico e determinato, Bardi, raggiunto al telefono dalla Verità, anticipa quali sono le prime richieste che rivolgerà al governo nazionale: «Occorre lavorare per realizzare un grande piano straordinario per le infrastrutture», spiega il neopresidente. «Grazie! La Lega», esulta Matteo Salvini sui social network, «in un anno triplica i voti, vittoria anche in Basilicata! 7 a 0, saluti alla sinistra e ora si cambia l'Europa. La sommatoria dei voti di Lega e M5s è ancora la maggioranza assoluta in questo paese». Il riferimento di Salvini è al filotto di vittorie che, dalle elezioni politiche dello scorso 4 marzo, la Lega ha inanellato trionfi su trionfi, vincendo, alla guida del centrodestra, in Friuli Venezia Giulia, Molise, Abruzzo, Sardegna, Basilicata, Trento e Bolzano.«La Basilicata», commenta il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, «conferma che l'alternativa a Salvini e al centrodestra siamo noi. Neanche questo era scontato»: una dichiarazione comica, considerato il crollo dei consensi in una regione tradizionalmente «rossa» e il fatto che Marcello Pittella ha dimostrato di essere in grado di raccogliere da solo più consensi di tutto il partito. «Il M5s», commenta infine Luigi Di Maio, «è la prima forza politica in Basilicata. Gran parte della stampa parla di voti dimezzati in un anno e di crollo, ma la verità è che abbiamo battuto tutte le liste». Contento lui…