
Il gruppo lancia una campagna online per tutte le donne e una capsule collection dedicata agli abiti da cerimonia.La proporzione giusta è che cento ne fa e mille ne pensa. Federico Ballandi, fondatore e presidente di Kontatto, uno dei marchi leader di moda veloce, è una vera e propria esplosione di idee e creatività. «Anche ieri sera sono stato in azienda fino a tardi, troppe cose da rivedere, elaborare, controllare. Voglio sempre dare il 200%, e ho tante cose che bollono in pentola», racconta alla Verità. D'altronde l'azienda, con quartier generale al Centergross di Bologna, è la sua vita (oltre a una grande passione per l'arte contemporanea) e studiare come proseguire il cammino nel migliore dei modi diventa un imperativo. «Bisogna andare avanti con forza in uno dei momenti più difficili che mai abbia attraversato il Paese». E Ballandi mette in pratica rilanciando con una sorta di «inno alla vita» iniziato già a primavera e che prosegue ora verso l'autunno/inverno. Lo ha fatto con la sua Estate italiana sfilando con dirette sui social tra le vigne sui colli bolognesi, al mare e in piazza, mentre ora sceglie una località, che vuole tenere ancora top secret, ma con un titolo già molto chiaro: Sfilata in cima all'eremo. Lei è davvero un vulcano di idee.«Dobbiamo continuamente stimolare con nuove cose per far rinascere il mercato. La presentazione dell'ultima collezione di Kontatto traccia una strada diversa, che ci ha visto direttamente coinvolti in ogni minimo dettaglio. In questo momento la moda sta andando avanti con soluzioni virtuali online. La settimana della moda appena tenuta a Milano lo ha dimostrato; è stata importante ma non splendente come quando la città è piena di buyer che arrivano da ogni dove. Questo mondo vive di relazioni umane e speriamo che la fashion week, che resta insostituibile, torni presto ai suoi antichi splendori perché la moda bisogna viverla e respirarla dal vivo». Però le sue sfilate sui social sono andate benissimo e hanno fatto registrare numeri notevoli.«È vero, ma bisogna anche riportare le donne nei negozi. Siamo in piena stagione e abbiamo puntato su un grande programma di comunicazione con un piano d'attacco attraverso tutti i canali, dai giornali ai social alle televisioni».In effetti le televisioni sono di moda. Lei ha fatto da apripista con le sfilate in diretta sui social.«È così. Ci abbiamo messo tutto il nostro entusiasmo nell'organizzarle e siamo stati premiati. Oltre alla collezione Giardini d'inverno presenteremo l'ultima nata, Atelier, una capsule collection più da cerimonia, preparata da due nuovi stilisti che hanno iniziato a collaborare con noi. Con l'aiuto di sei influencer faremo arrivare al pubblico questa collezione dal nome più chiccoso formata da capi in seta, rasi, stampe, fantasie di fiori. Un progetto a disposizione anche del nostro B2C, un colpo che andrà a toccare la clientela con la spinta di queste sei ragazze. Capi quindi a disposizione della cliente che vede sui social un abito che le interessa e lo può acquistare al volo». Arriviamo alla Sfilata in cima all'eremo. «Vogliamo continuare con il filone che punta sulla natura e sull'ecologico. Come le altre sarà in esterno per valorizzare il territorio. Utilizzeremo anche dei cavalli bianchi, sarà particolarmente coinvolgente. Stiamo cercando un partner televisivo, una piattaforma nazionale per mandarla in contemporanea su una tv e sui nostri social, sui nostri soliti canali Instagram, Facebook, Youtube, Linkedin. Con un'emittente nazionale potremo arrivare a tutti. Abbiamo un paio di proposte e stiamo chiudendo. Costruiremo una sfilata, un video con un regista che coordini le varie riprese. Venti minuti per una quarantina di outfit, ambientazione molto particolare e capi che si legheranno al territorio: maglieria, frange, cappotti con il pelo, tutto ecologico, molto country e legato al titolo della sfilata». Il fast fashion come va?«Abbiamo chiuso settembre con una leggera flessione, a settembre dell'anno scorso c'era stato il record nei 25 anni della nostra storia. Questa flessione è un successo, in un momento come quello che stiamo vivendo. E siamo super carichi. Vedo tutta la mia factory e i miei collaboratori concentrati, entusiasti, ci piace molto il prodotto che stiamo presentando. Stiamo soffrendo per la mancanza di possibilità di essere raggiunti dalla clientela estera. Ma siamo fiduciosi pensando al nostro sistema veloce, camaleontico e di qualità a prezzi contenuti. Abbiamo acquisito nuovi clienti molto importanti, anche loro si muovono sulle richieste dell'ultimo momento. Difficoltà che per noi sono uno stimolo». Il settore moda è uno dei più incisivi nell'economia del Paese. Cosa chiedete alla politica come imprenditori?«Guardando i talk show televisivi sento solo parlare di disfattismo. Questo non ci aiuta. La crisi c'è ma ci sono anche tantissime situazioni positive, tanti imprenditori italiani che si stano mettendo in gioco, fanno del loro meglio, cercano soluzioni alternative, nuovi collaboratori. La politica non deve sfruttare questo momento negativo per fare una campagna elettorale perenne che poi non dà sostegno alle aziende. Vogliamo sentir parlare anche dei progetti positivi. Gli imprenditori italiani hanno la capacità di risollevarsi da soli e lo dimostrano ogni giorno, sia nelle medie sia nelle grandi imprese. Ci mancano i buyer stranieri. Ma per chi non si è fermato si apriranno nuove opportunità di lavoro molto importanti».Cosa c'è nel prossimo futuro di Kontatto?«Parto dal fatto che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo con gli ordini, stiamo consegnando ai nostri clienti le collezioni che già si stanno muovendo e risposte ce ne sono. Il nostro programma, che inizierà a novembre, sarebbe quello di coinvolgere le clienti proponendo loro di fare da indossatrici. Con il progetto Diventa modella Kontatto per un giorno basta postare su Instagram una foto con un nostro capo taggando Kontatto e il gioco è fatto. Selezioneremo nove profili che verranno coinvolti nella nostra factory, dove faremo indossare gli ultimi capi e li fotograferemo. Le immagini selezionate verranno pubblicate sul profilo Kontatto official. Le prescelte saranno nostre ospiti e vorremmo coinvolgere più donne in una visione trasversale, dalle ragazze alle signore che avranno voglia di divertirsi. Non cerchiamo influencer o modelle, ma donne di ogni tipo, non solo magre o del mondo della moda. Guarderemo le foto e premieremo la creatività e la simpatia».
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