2025-05-12
        La competizione Usa-Cina nel Sud Globale passa dalla tregua tra India e Pakistan
    
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        Soldati paramilitari indiani di guardia a Srinagar, la capitale estiva del Kashmir indiano (Ansa)
    
Resta in parte sospesa la situazione tra India e Pakistan, dopo che, sabato scorso, è stato annunciato un cessate il fuoco tra i due contendenti. Secondo la Bbc, sembrerebbe che, nella notte tra ieri e oggi, la tregua abbia retto. In tal senso, alcune ore fa, il governo di Nuova Delhi ha annunciato la riapertura al traffico civile di 32 aeroporti e quella degli istituti scolastici lontani dalle aree di frontiera. Non solo. Ha anche reso noto che tutte le sue basi e i suoi sistemi militari resteranno pienamente operativi e pronti a intraprendere qualsiasi azione in caso di necessità. Infine, il Times of India ha da poco riportato che si sarebbero appena conclusi dei colloqui tra i direttori generali delle operazioni militari di Nuova Delhi e Islamabad. Nel frattempo, la Cnn ha riferito che il cessate il fuoco è stato raggiunto dopo che Pakistan e India hanno avuto delle comunicazioni dirette nel corso del fine settimana. In particolare, la medesima testata ha confermato che sia gli Stati Uniti sia la Cina hanno effettuato non poche pressioni sui due contendenti. Ricordiamo che il 7 maggio l’India aveva colpito alcuni obiettivi in territorio pakistano come ritorsione all’attacco terroristico, avvenuto nel Kashmir il 22 aprile precedente: un attacco in cui erano rimasti uccisi 25 cittadini indiani. Nuova Delhi aveva sostenuto che Islamabad fosse coinvolta nell’eccidio: un’accusa che il Pakistan, dal canto suo, aveva fermamente respinto. Va detto che le preoccupazioni maggiori ruotavano attorno al fatto che sia Nuova Delhi sia Islamabad sono in possesso di armi nucleari. Il che certo ha contribuito ad aumentare la tensione tra due Paesi, che risultano storicamente caratterizzati da un’aspra rivalità.Ora, bisognerà capire come si evolverà la situazione nelle prossime ore e nei prossimi giorni. È tuttavia chiaro come, dal punto di vista politico-diplomatico, Washington e Pechino siano particolarmente attive. È evidente che nessuna delle due capitali ha interesse a un aumento dell’instabilità nell’area. Tuttavia, dall’altra parte, si registra anche una concorrenza in termini d’influenza. È chiaro che Stati Uniti e Cina sono in competizione nel Sud Globale. Svolgere ruoli di pressione e mediazione diplomatica nell'area è quindi funzionale a guadagnare terreno in questo scacchiere. Gli Stati Uniti hanno un interesse a indebolire il più possibile gli stretti legami che intercorrono tra Pechino e Islamabad. Dall’altra parte, Washington continua a vedere in Nuova Delhi uno dei pilastri della propria strategia di contenimento anticinese nell’Indo-pacifico. Il paradosso della crisi tra India e Pakistan, insomma, risiede nel fatto che tale dossier avvicina e allontana contemporaneamente Washington e Pechino.
        Nicolas Maduro e Hugo Chavez nel 2012. Maduro è stato ministro degli Esteri dal 2006 al 2013 (Ansa)
    
        Un disegno che ricostruisce i 16 mulini in serie del sito industriale di Barbegal, nel Sud della Francia (Getty Images)
    
Situato a circa 8 km a nord di Arelate (odierna Arles), il sito archeologico di Barbegal ha riportato alla luce una fabbrica per la macinazione del grano che, secondo gli studiosi, era in grado di servire una popolazione di circa 25.000 persone. Ma la vera meraviglia è la tecnica applicata allo stabilimento, dove le macine erano mosse da 16 mulini ad acqua in serie. Il sito di Barbegal, costruito si ritiene attorno al 2° secolo dC, si trova ai piedi di una collina rocciosa piuttosto ripida, con un gradiente del 30% circa. Le grandi ruote erano disposte all’esterno degli edifici di fabbrica centrali, 8 per lato. Erano alimentate da due acquedotti che convergevano in un canale la cui portata era regolata da chiuse che permettevano di controllare il flusso idraulico. 
Gli studi sui resti degli edifici, i cui muri perimetrali sono oggi ben visibili, hanno stabilito che l’impianto ha funzionato per almeno un secolo. La datazione è stata resa possibile dall’analisi dei resti delle ruote e dei canali di legno che portavano l’acqua alle pale. Anche questi ultimi erano stati perfettamente studiati, con la possibilità di regolarne l’inclinazione per ottimizzare la forza idraulica sulle ruote. La fabbrica era lunga 61 metri e larga 20, con una scala di passaggio tra un mulino e l’altro che la attraversava nel mezzo. Secondo le ipotesi a cui gli archeologi sono giunti studiando i resti dei mulini, il complesso di Barbegal avrebbe funzionato ciclicamente, con un’interruzione tra la fine dell’estate e l’autunno. Il fatto che questo periodo coincidesse con le partenze delle navi mercantili, ha fatto ritenere possibile che la produzione dei 16 mulini fosse dedicata alle derrate alimentari per i naviganti, che in quel periodo rifornivano le navi con scorte di pane a lunga conservazione per affrontare i lunghi mesi della navigazione commerciale.
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