2025-08-18
A Cincinnati Sinner dura 23 minuti. Us Open cruciali per il numero 1
Carlos Alcaraz consola Jannik Sinner dopo il ritiro dalla finale del Master 1000 di Cincinnati (Getty Images)
Jannik si ritira: «Non riesco a muovermi», giallo sulle cause. Alcaraz ora è vicino.La finale di Cincinnati avrebbe dovuto essere un nuovo e avvincente capitolo - con vista immediata sugli Us Open, al via domenica a New York - della rivalità tra i due dominatori assoluti di quest’epoca del tennis, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Il match conclusivo del Masters 1000 in Ohio, invece, si è trasformato in un vero e proprio incubo per il tennista italiano: dopo appena 23 minuti e soli cinque game, quando il punteggio era 5-0 in favore dello spagnolo, Sinner ha dovuto alzare bandiera bianca.Sul campo principale del Lindner Family Tennis Center a Mason, la quarta finale stagionale tra i due, dopo quelle di Roma, Roland Garros e Wimbledon, si è chiusa così nel modo più inaspettato. Alcaraz ha conquistato il titolo senza dover completare l’incontro, approfittando di un problema fisico evidente del numero 1 del ranking mondiale. Già dai primi game, il ventiquattrenne di Sesto Pusteria ha mostrato difficoltà: un doppio fallo, errori di rovescio e una volée sbagliata hanno subito messo in chiaro la sua condizione precaria. Alcaraz ha dominato, conquistando subito tre break consecutivi e mettendo l’italiano in grande difficoltà. Appena entrato in campo il fisioterapista, l’altoatesino ha ammesso: «Mi dispiace non ce la faccio. Mi sento troppo male, non posso muovermi». Poco dopo ha comunicato all’arbitro il ritiro, spiegando ai tifosi: «Sono sceso in campo solo per voi, ci tenevo. Da ieri non mi sentivo bene e speravo in un miglioramento durante la notte, ma la situazione è peggiorata. Mi dispiace davvero tanto. Carlos, congratulazioni, non è il modo in cui avresti voluto vincere. Grazie al mio team e ai fan per il sostegno. Grazie per aver capito la situazione, mi dispiace deludere ma a volte capita e va accettato. È stato uno dei tornei più caldi che abbia mai giocato e grazie per il sostegno». Lo spagnolo, campione a Cincinnati per la prima volta dopo la rocambolesca finale persa due anni fa contro Novak Djokovic, ha prima abbracciato uno sconsolato Sinner, a cui ha poi rivolto parole di conforto: «Non è così che avrei voluto vincere, mi dispiace. Comprendo come tu ti possa sentire. Non posso dire nulla che tu non sappia. Sei un grandissimo campione. Ritornerai ancora più forte come sempre hai fatto, è così che fanno i grandi campioni come te».Per Alcaraz, il successo a Cincinnati ha un significato anche sul piano del ranking Atp: in un colpo solo recupera ben 1.540 punti a Sinner e si avvicina sensibilmente alla leadership mondiale. Prima della finale, il numero 1 italiano era a quota 11.480 punti, lo spagnolo a 9.240; con il ritiro, Jannik scende virtualmente a 11.430, mentre Carlitos sale a 9.590. L’esito degli Us Open sarà dunque decisivo per entrambi: per mantenere la vetta Sinner - che in ogni caso raggiungerà la 65ª settimana consecutiva da numero 1 al mondo - dovrà vincere necessariamente lo Slam sul cemento di Flushing Meadows. Dal canto suo, ad Alcaraz, basterà trionfare nella Grande Mela per firmare il sorpasso sull’amico rivale.
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