2024-10-10
Ci sono troppi dubbi su quei veggenti. Ma Medjugorje non è un test della fede
La «diversità» di comportamento di Maria rispetto alle altre apparizioni desta sospetti. Eppure chi la vede non può mentire.Al mio primo articolo sono seguite alcune alzate di scudi. Mi si rimprovera di non aver citato la commissione Ruini, riportata da David Murgia nel suo Rapporto su Medjugorje. Non l’ho fatto perché quel rapporto, dopo aver riportato fatti veri, non trae le conclusioni. Tali fatti riguardano i primi giorni delle apparizioni, quelli in cui i veggenti si comportano ancora in maniera spontanea, e l’apparizione parla pochissimo. Quando si verifica un episodio straordinario, la prima e più importante valutazione è sempre spettata al vescovo. Il vescovo ha la grazia e il modo (vivendo in diocesi) di cogliere, alla luce della dottrina, la verità, le incongruenze e le eventuali contraddizioni nelle dichiarazioni e nel comportamento del presunto veggente.L’apparizione della Madonna è senza dubbio un evento eccezionale. In tutte le sue apparizioni, Maria ha fatto comprendere con cristallina chiarezza la sua identità e il motivo della sua apparizione e solo dopo il pronunciamento del vescovo diocesano è intervenuto il Vaticano. A Mostar non c’era bisogno di interventi del Vaticano, visto che monsignor Ratko Perić, che nel 1993 è succeduto a monsignor Pavao Zanić, condivideva pienamente il suo giudizio, avendo piena conoscenza e coscienza di quanto avveniva. Perić ha sempre affermato di essere assolutamente certo del fatto che tutte le presunte apparizioni a Medjugorje siano false. Perciò, mi chiedo: possibile che la Madre di Dio, per la prima volta nella storia, sia così impotente da non riuscire a convincere due pastori che si succedono sulla cattedra della stessa Chiesa? Mancando la dichiarazione di autenticità delle apparizioni prima da parte di monsignor Zanić e poi di monsignor Perić, è chiaro che il Papa regnante non poteva fare altro che restringere a monsignor Henryk Hoser, arcivescovo emerito di Warszawa-Praga (Polonia), il mandato di visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje. Greg Burke, allora direttore della Sala stampa e portavoce della Santa Sede, chiarì che «la nomina di monsignor Hoser non rappresentava un entrare nel merito “dell’autenticità delle apparizioni, cioè non riguarda la questione dottrinale”». Le apparizioni avvenute in questi 43 anni sono più 40.000: un numero impressionante. Perić ha anche diffuso una pubblicazione in italiano dal titolo Le apparizioni dei primi sette giorni a Medjugorje dove, dopo aver fatto un excursus storico su tutte le indagini fino ad allora condotte, ha dichiarato risolutamente a nome della sua curia che «non si tratta di vere apparizioni della Beata Vergine Maria».Dopo aver indagato con diligenza la figura «ambigua» della Gospa, Perić ha osservato che questa «si comporta in modo del tutto diverso dalla vera Madonna, Madre di Dio, nelle apparizioni riconosciute finora come autentiche dalla Chiesa».Le apparizioni dei primi sette giorni sono state raccontate dai presunti veggenti ai francescani di Medjugorje, i quali le hanno registrate su nastri che, come ho già detto, sono stati sbobinati. Le trascrizioni sono conservate in Croazia ma sono facilmente reperibili in diversi libri le loro traduzioni in inglese e francese. I cosiddetti veggenti dicono di aver visto «una luce» e, immersa nella luce con le mani tremanti, hanno visto una Signora. La Madonna appare ai cosiddetti veggenti mentre erano usciti a fumare sigarette e ascoltare musica rock, particolare che da solo non escluderebbe la veridicità delle apparizioni.La commissione Ruini, che chiama i veggenti bambini, benché siano in maggioranza adolescenti, non si chiede perché siano usciti di sera. È già capitato che ci siano state apparizioni autentiche a personaggi problematici. Quello che è grave è che, in seguito, i cosiddetti veggenti sotto giuramento sul crocifisso abbiano ritrattato questa prima versione per una più elegante, à la page. Ha scritto monsignor Pavao Zanić: «Un mese dopo l’inizio delle “apparizioni” andai a Medjugorje per interrogare i “veggenti”. Chiesi a ognuno di loro di giurare sulla croce e feci presente che dovevano dire la verità. La prima fu Mirjana: “Eravamo andate a badare alle pecore quando improvvisamente…» (il cappellano della parrocchia la interruppe e mi disse che in realtà erano uscite a fumare, cosa che avevano nascosto ai genitori). “Aspetta un minuto, Mirjana, sei sotto giuramento. Siete uscite per badare alle pecore?”. Lei pose la mano sulla bocca: “Mi perdoni, eravamo uscite a fumare”. Il racconto prosegue: «Mentre stavamo tornando a casa, per qualche ragione ho guardato verso la collina e ho visto una figura luminosa. Ho detto: “Mirjana, guarda, la Madonna!”. Mirjana ha scosso la mano e ha detto: “Ma dai! Pensi che la Madonna apparirebbe a noi?” E abbiamo continuato a camminare verso casa”».La commissione Ruini riporta questo episodio ritenendolo normale. La figura fluttua, compare e scompare, non ha con sé il segno distintivo del Rosario e, soprattutto, tace. Nell’apparizione successiva resta sempre il silenzio, come onestamente riferito anche dalla commissione Ruini, che poi non si chiede perché un evento così enorme debba essere senza parola. Alla terza apparizione, consigliati dal parroco, i cosiddetti veggenti chiedono alla Gospa per bocca di Ivanka di parlare e lei dichiara di essere la Madonna e di essere apparsa a Medjugorje perché «lì c’è una bella congregazione di credenti e dobbiamo stare insieme». In tutte le altre apparizioni riconosciute (Guadalupe, Rue du Bac, La Salette, Lourdes, Fatima) la Madre di Dio ha sempre consegnato un messaggio drammatico e chiaro, contenente una richiesta specifica di vitale importanza per la salvezza degli uomini.Coerentemente al suo comportamento descritto nei Vangeli, Maria dice sempre e soltanto parole essenziali. Mettendo insieme le affermazioni pronunciate da Maria in tutte le sue apparizioni precedenti si arriva a riempire a malapena 10 pagine. Non ho idea di quante pagine facciano le 40.000 apparizioni di Medjugorje ma so che non c’è stato spazio per parlare della scristianizzazione del mondo. Per capire il significato di quanto avviene, non occorre essere teologi, basta il sensus fidelium, l’istinto personale di ogni credente, dai vescovi in giù, a operare un giusto discernimento in materia di fede e di morale.Non è nemmeno lontanamente ammissibile che un veggente che ha veramente visto la Madonna possa mentire. Spinoso - uso un eufemismo - è infine lo stile di vita dei veggenti. Una delle condizioni necessarie al riconoscimento di un’apparizione è sempre stato il distacco dei veggenti da ogni forma di lucro. Neanche il più fantasioso degli uomini riesce a immaginare intento in questa fatica San Pio o gli altri autentici veggenti che abbiamo appena menzionato. La Chiesa farebbe meglio ad arginare un inganno che non potrà farle del bene.
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