Per il Pontefice, è uno strumento «affascinante e tremendo» che potrebbe portare a una «grande ingiustizia tra ceti sociali dominanti e oppressi». I leader: «Tocca ai ministri del Lavoro stilare un piano per sfruttarla».
Schiaffo all’Eliseo, il termine non compare nella dichiarazione finale del summit a Savelletri che ha visto per la prima volta la partecipazione di un Papa (protagonista di numerosi bilaterali). Sugli impegni per donne e gruppi Lgbt ha prevalso il buonsenso.
Il documento finale conferma la confisca dei beni sovrani agli aggressori. Vladimir Putin minaccia: «I furti non restano impuniti». Prosegue intanto il pressing sul Dragone affinché non spalleggi lo zar e non distorca il mercato.