2021-11-12
Case «scippate», qualcosa si muove. Fdi impegna il governo a intervenire
Odg a favore dei proprietari. E la Consulta: «Sfratti dei morosi dal primo gennaio».Finalmente la politica comincia ad accorgersi della piaga delle case occupate da estranei e rubate ai legittimi proprietari. Un fenomeno in vorticosa ascesa, del quale ci siamo occupati più volte su queste colonne ma al quale nessuno è riuscito a porre un vero argine. Con casi di cronaca che hanno suscitato particolare clamore e indignazione, come quello del romano Ennio Di Lalla, 86 anni, il cui appartamento è stato occupato e devastato da due rom mentre era ricoverato in ospedale. A muoversi, a livello parlamentare, è stato Fratelli d'Italia, che ha fatto approvare alla Camera un ordine del giorno in cui si evidenzia quanto stiamo aumentando i casi di questo tipo, con «l'occupazione arbitraria di uno o più immobili, in particolare quando esso è destinato ad unità abitativa e l'occupazione si sia concretizzata in un'azione di forza volta alla spoliazione del bene al suo legittimo proprietario», impegnando quindi il governo a «a valutare le iniziative più opportune a tutela del diritto di proprietà che, nella situazione di cui in premessa, può essere fortemente compromesso». Per ora si tratta solo di un atto di indirizzo (a prima firma di Tommaso Foti) a cui dovrà seguire una tempestiva azione dell'esecutivo, ma si può dire che le acque si cominciano a smuovere. A dire il vero, non è stato facile per i firmatari nemmeno far passare il citato ordine del giorno, se è vero che questo, inizialmente, non era stato nemmeno ammesso dalla presidenza, con la motivazione che non si trattava di un argomento omogeneo al provvedimento in esame, e cioè il decreto proroghe.Poi, nel corso del dibattito, Foti è riuscito a far accettare un testo leggermente riformulato al rappresentante del governo, il sottosegretari Francesco Paolo Sisto. La leader di Fdi, Giorgia Meloni, ha espresso grande soddisfazione per quanto ottenuto dal suo partito ieri in aula: «Difendere i proprietari di immobili dai ladri di case è una priorità assoluta: gli episodi sono ormai quotidiani e sarebbe inaccettabile assistere nuovamente a casi come quello del signor Di Lalla Ora ci aspettiamo», ha concluso, «che il governo Draghi dia seguito all'impegno che si è preso davanti al Parlamento». Preso atto dell'emergenza furti di case, l'auspicio generale è che il Parlamento proceda anche con iniziative legislative, dato che negli ultimi tempi non sono mancate le proposte di legge in questo ambito. Attualmente, vi sono almeno tre pdl di diversa provenienza politica che puntano ad aumentare le pene per chi si impossessa di immobili altrui e a rendere più snelle le procedure per la riassegnazione della casa al legittimo proprietario o assegnatario. Il paradosso, infatti, in vicende di questo tipo è che spesso i ladri di case trovano nella burocrazia e nella latitanza delle autorità un forte alleato per le proprie malefatte.Che ci sia bisogno di invertire una tendenza che finora, da parte dell'esecutivo, è stata fin troppo lassista, lo testimonia anche la motivazione di una sentenza della Corte Costituzionale, con cui da una parte si conferma la legittimità del blocco degli sfratti per morosità decretato dall'esecutivo allo scoppio della pandemia, ma dall'altro si ammoniscono i diretti interessati a non prorogare ulteriormente la misura oltre il 31 dicembre del 2021. Secondo le motivazioni della sentenza n.213, depositate ieri, il blocco degli sfratti può sussistere in quanto «misura intrinsecamente temporanea» ma ora si è raggiunto il «limite massimo di tollerabilità della compressione del diritto di proprietà».