2025-06-09
Caro Schifani, ha creato l’isola dei consulenti
Renato Schifani (Imagoeconomica)
Caro Renato Schifani, caro presidente della Sicilia, le scrivo questa cartolina per farle i complimenti: alla faccia di tutti, nonostante le critiche, finalmente la sua Regione comincia a spendere i fondi europei a disposizione.È vero: i soldi del Fse, il fondo europeo che dovrebbe servire per la lotta alla povertà, sono ancora fermi lì: un miliardo e mezzo inutilizzato al 98%. È vero: i soldi del Fesr, il fondo europeo che dovrebbe servire per lo sviluppo, sono ancora fermi lì: 5,8 miliardi inutilizzati al 99%. È vero: i fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, stanno andando perduti: l’attesa tratta ferroviaria Palermo-Catania non si farà e quei quattrini finiranno in altre regioni. Però, ecco, ora avete trovato il modo giusto per spendere i soldi: assumerete consulenti per farvi dire come spendere i soldi. Proprio così: 250 consulenti, ben pagati (fino a 800 euro al giorno) per suggerire come utilizzare i quattrini a disposizione. Mi pare una bella idea. A proposito: non è che vuole valutare il curriculum di mia moglie? Quando c’è da spendere i soldi, le assicuro che non ha rivali.Certo: il rischio è che, alla fine, gli unici soldi europei spesi siano quelli per i consulenti che devono spiegare come spendere i soldi. Ma bisogna accontentarsi: pagando stipendi da 800 euro al giorno si dà di sicuro un bel colpo alla lotta alla povertà, anche se non si tratta della povertà dei siciliani, ma solo di quella dei super consulenti paperoni. Che ci vuol fare? Non si può avere tutto dalla vita. Pochi giorni fa è uscito un sondaggio della Swg sul gradimento dei presidenti di Regione. Lei, Schifani, era inspiegabilmente all’ultimo posto: solo il 25% di voti favorevoli, ben distaccato dal penultimo (Sayonara Rocca, 31%) e ancor più ovviamente dal primo (Luca Zaia, 70%). Ma questo risultato si spiega facilmente: il sondaggio Swg, purtroppo, non è stato effettuato tra i super consulenti. Altrimenti lei sarebbe il primo.Palermitano, 75 anni, avvocato, prima specializzato in recupero crediti, poi in urbanistica, in politica prima Dc, poi Forza Italia, lei ha avuto una carriera politica sfavillante, cacciando una prescrizione dopo l’altra tutte le ombre che si addensavano sulla sua persona. Nel 1996 senatore, nel 2011 capogruppo, nel 2008 presidente del Senato, nel 2022 è tornato nella sua Regione per sistemarla come si deve. E i risultati non sono mancati: oggi, infatti, negli ospedali della Sicilia quando va bene si viene ingessati col cartone, mentre i referti medici per un tumore arrivano dopo mesi, spesso quando il paziente è ormai morto; in mezza Regione l’acqua non scende dai rubinetti, i mezzi pubblici sono un disastro e Agrigento capitale della cultura zoppica tra cartelli con errori di ortografia e inchieste giudiziarie sui teatri. In compenso ci sono 11.000 dipendenti (contro i 3.000 della Lombardia) fra cui non si trova nessuno capace di utilizzare alcuni miliardi a disposizione. Meno male che c’è lei, presidente, che s’è ingegnato per cominciare finalmente a spendere i fondi europei a suon di parcelle da 800 euro al giorno. I nostri complimenti. E un dubbio: non è che quest’idea gliel’ha suggerita un superconsulente?
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Getty Images)
Riyadh e Islamabad hanno firmato un patto di difesa reciproca, che include anche la deterrenza nucleare pakistana. L’intesa rafforza la cooperazione militare e ridefinisce gli equilibri regionali dopo l’attacco israeliano a Doha.
Emanuele Orsini e Dario Scannapieco