2024-07-13
Le capriole della prof Carrozza con le attività all’ombra del Pnrr
Maria Chiara Carrozza (Imagoeconomica)
L’ex ministro Maria Chiara Carrozza ora a capo del Cnr al centro di potenziali conflitti d’interesse.Lo scorso anno il presidente del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) Maria Chiara Carrozza aveva evitato di un soffio un potenziale conflitto di interesse nel settore delle università telematiche. Ora però rischia di ricascarci in quanto presidente ExHomine srl che ha come unica attività la partecipazione al 49% di Iuvo srl, società che fa parte del consorzio promotore di uno degli ecosistemi di innovazione del Pnrr, The - Tuscany healt ecosystem (come si può leggere sul sito del ministero dell’Istruzione) al quale partecipa anche il Cnr. Ma andiamo con ordine. Lo scorso anno Carrozza doveva entrare nell’advisory delle università telematiche Pegaso, Mercatorum e San Raffaele. Fece un passo indietro appena in tempo perché qualcuno le aveva fatto notare che Mercatorum aveva vinto sei Prin (i Progetti di rilevante interesse dove è coinvolto il Cnr), il San Raffaele cinque e Pegaso quattro per un valore totale di circa 3 milioni. La polemica fu evitata appena in tempo. Anche perché va ricordato che all’articolo 15 dello statuto del Cnr, dove Carrozza resterà presidente fino al 2025, è scritto chiaramente che «il presidente, il direttore generale, i componenti del consiglio di amministrazione, del consiglio scientifico e del collegio dei revisori dei conti non possono essere amministratori o dipendenti di società che partecipano a programmi di ricerca nei quali è presente il Cnr». Il problema dei potenziali conflitti di interesse però non sembra ancora essersi esaurito per Carrozza. Come noto il codice di comportamento del Consiglio nazionale delle ricerche ricorda che contrastano con il dovere di azione disinteressata diversi comportamenti, tra cui la partecipazione a processi deliberativi di organi del Cnr che comportino conseguenze dirette o anche indirette nella sfera dei propri interessi privati. Nel 2015 Carrozza è stata tra i fondatori di Iuvo, e uno spin off dell’Istituto di biorobotica della Scuola superiore Sant'Anna. Attualmente è un’azienda innovativa che opera nel settore degli esoscheletri per applicazioni a livello industriale, medico e di welfare. È in joint venture proprio con Ex-Homine (le quote di Iuvo sono state cedute proprio a questa azienda dopo la fondazione) , come si legge nel curriculum del presidente del Cnr, nata nel 2017 e spin off della Scuola superiore di Sant’Anna, dove Carrozza è stata rettore dal 2007al 2013 per poi diventare ministro del governo Letta. La società ha come missione lo sviluppo, la produzione, la commercializzazione e lo sfruttamento «dei diritti di proprietà industriale di prodotti e servizi nel settore della meccanica, della robotica, della biorobotica e dei sistemi meccatronici, con particolare attenzione ai sistemi robotici indossabili per l’assistenza e la riabilitazione di soggetti anziani e/o disabili». Dal momento che Iuvo, come anticipato, fa parte del consorzio promotore di uno degli ecosistemi dell’innovazione del Pnrr (The - Tuscany health ecosystem), al quale partecipa anche il Consiglio nazionale delle ricerche, ecco comparire la prima stranezza. La partecipazione del Cnr, infatti, ai sensi dello statuto, deve essere stata avallata dal consiglio di amministrazione, e quindi dalla stessa presidente Carrozza. Ma i potenziali conflitti non terminano qui. Il bando per progetti di ricerca in ambito sanitario e assistenziale ha visto tra i vincitori il progetto Fit for medical robotics. Anche qui il soggetto proponente è sempre lo stesso Cnr. Servirebbe un parere del Consiglio scientifico e l’approvazione del consiglio di amministrazione, ma non risultano atti in tal senso. E per di più il 20 maggio, un decreto di urgenza del presidente, ha designato per tre anni come presidente e membro in rappresentanza del Cnr nel collegio sindacale della fondazione Fit for medical robotics (Fit4medrob), Giuseppe Ferdinando Mangano. Chi è Mangano? È un socio della stessa Carrozza in Ex-homine che ha, casualmente, come oggetto sociale lo stesso della Fondazione Fit4medrob.
Getty Images
Le manifestazioni guidate dalla Generazione Z contro corruzione e nepotismo hanno provocato almeno 23 morti e centinaia di feriti. In fiamme edifici istituzionali, ministri dimissionari e coprifuoco imposto dall’esercito mentre la crisi politica si aggrava.
La Procura di Torino indaga su un presunto sistema di frode fiscale basato su appalti fittizi e somministrazione irregolare di manodopera. Nove persone e dieci società coinvolte, beni sequestrati e amministrazione giudiziaria di una società con 500 dipendenti.