2025-07-28
Caro Emiliano, lei sì che è un vero innovatore
Michele Emiliano (Imagoeconomica)
Caro Michele Emiliano, caro governatore della Puglia, le scrivo per farle i complimenti: lei è davvero un grande innovatore della politica. L’autonomina, cioè la nomina di sé stesso in quanto rappresentante di sé stesso in un importante apparato pubblico, è davvero un contributo fondamentale per il Paese. Un contributo che aiuterà, fra l’altro, a ritrovare fiducia nelle istituzioni, oltre che fiducia in sé stessi. In effetti: chi potrebbe rappresentare sé stesso meglio di sé stesso? Per questo, dovendo scegliere un consigliere per la Fondazione del Teatro Petruzzelli lei non ha avuto dubbi: ha scelto Michele Emiliano. Proprio così: sarà Michele Emiliano a rappresentare Michele Emiliano. Del resto è noto che chi fa da sé fa per tre. Restano piccoli dubbi, certo, ma quando si innova è inevitabile. Per esempio: lo statuto della Fondazione stabilisce che il rappresentante nominato deve agire in totale autonomia da chi lo nomina. Dunque: riuscirà lei ad agire in totale autonomia da sé stesso? Non è facile, ma siamo certi che lei sarà in grado di dissociarsi. Anzi, pare già sulla buona strada. Altro dubbio: proprio nei giorni scorsi la Corte dei Conti ha bacchettato la Regione Puglia per l’eccesso di consulenti: solo nell’ultimo anno 157 incarichi esterni per una spesa di 5,7 milioni di euro. Ecco, non vorremmo aggravare i sospetti dei magistrati contabili, ma ci potrebbe spiegare che se ne fa di 157 consulenti, quando potrebbe nominare sé stesso in ognuno di quei posti? Qualche tempo fa scoppiò una polemica perché la Regione Puglia, da lei guidata, aveva dato in appalto la fornitura di poltrone e divani alla ditta dei suoi fratelli, la Emiliano srl. Tutto regolare, disse lei. E ci mancherebbe. Ma a questo punto le chiediamo: perché i fratelli? Perché non lei direttamente? In fondo di poltrone chi si intende più di lei?Barese, 66 anni appena compiuti, figlio di un imprenditore, appassionato di pallacanestro, dopo la laurea in giurisprudenza lei è entrato in magistratura finché dalla Procura di Bari ha fatto direttamente il salto al municipio di Bari. Trasmigrazione tra palazzi. Sindaco per dieci anni (2004-2014), poi governatore in Regione per altri dieci (2015-2025), s’è distinto nella sua lunga carriera per una certa passione per le cozze pelose (dono di un imprenditore poi indagato per le agevolazioni avute dal Comune) e per gli ospedali Covid (quello costruito in Fiera si è rivelato uno spreco colossale). In entrambi i casi lei non s’è accorto di niente, come non s’è accorto di niente quando il più potente dei suoi uomini, il capo della Protezione civile Mario Lerario, prendeva mazzette o quando ha nominato ad assessore ai Trasporti una gentildonna che comprava i voti a 50 euro l’uno. In effetti lei è parso sempre un po’ distratto. Forse le mancava un bravo consigliere. Ma scusi: non poteva autonominare sé stesso?Ora purtroppo è troppo tardi: tra poco infatti non sarà più governatore, e non pare che nel suo partito ci siano altri, a parte Michele Emiliano, disposti a nominare come consigliere Michele Emiliano. Lei vorrebbe tanto, essendo tramontato il terzo mandato. Ma quelli niente. Sono testoni. Non capiscono il suo genio innovatore. Così deve fare da solo un’altra volta: non le resta che autonominarsi, prima che sia troppo tardi, consigliere alla panchina. Quella dei giardinetti, s’intende.
Nel riquadro Roberto Catalucci. Sullo sfondo il Centro Federale Tennis Brallo
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