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Carlo Fidanza: «La lobby nera era una bufala, ora riparto»

Carlo Fidanza: «La lobby nera era una bufala, ora riparto»
Carlo Fidanza (Imagoeconomica)
L’esponente milanese di Fdi dopo la richiesta di archiviazione: «I centri di potere sono altri, si pensi al caso Qatar. Ma nessuno parla di “cricca rossa”. Io ministro mancato? Non ho rimpianti. Ricorderò lo sguardo dei miei figli quando venivo infangato».
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L’editore «fascista» resta in Fiera. No al bavaglio di comunisti e Cgil
Zerocalcare e il presidente dell’Associazione italiana editori Innocenzo Cipolletta (Ansa)
L’Aie non cede ai ricatti dei letterati progressisti per cacciare Passaggio al bosco da «Più libri più liberi»: «Quando si inizia con la censura non si sa dove si finisce». Smacco a chi si atteggia a padrone della Cultura.

Questa volta tocca erigere un piccolo monumento a Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione italiana editori che ha avuto il fegato di tenere duro. E non è affatto cosa scontata quando si tratta di esponenti delle istituzioni culturali: i più sono solitamente pronti a piegarsi al pensiero prevalente. Cedono alle imposizioni di questo o quel gruppuscolo intellettuale progressista o addirittura sono i primi a schierarsi sul bastione sinistrorso. Cipolletta, invece, dice parole semplici che oggi suonano quasi incredibili: ribadisce che non intende censurare nessuno. Anche se un centinaio tra autori e editori gli hanno chiesto per lettera di cacciare l’editore Passaggio al bosco dalla fiera editoriale romana «Più libri più liberi».

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Edicola Verità | la rassegna stampa del 5 dicembre

Ecco #Edicolaverità, la rassegna stampa podcast del 5 dicembre con Carlo Cambi

Garlasco, la nuova perizia inguaia Sempio: «Dna fortemente compatibile»
Andrea Sempio (Ansa)
Presentati gli esiti dell’incidente probatorio. Il legale di Venditti attacca gli inquirenti.

Ieri l’avvocato Domenico Aiello, difensore dell’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, ha sparato bordate contro la Procura di Pavia. Riferendosi ad Alberto Stasi ha detto che i magistrati sono «al servizio di un condannato, assassino riconosciuto con sentenza passata in giudicato» e che l’ufficio inquirente «sta violando il principio di “intangibilità del giudicato”, perché manca oramai da mesi la richiesta di revisione».

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Il giudice nicchia, Trevallion ancora separati
Nel riquadro Nathan Trevallion, il papà della cosiddetta famiglia nel bosco, firma il contratto della nuova casa (Ansa)
Il Tribunale dei minorenni prende tempo sul caso della famiglia nel bosco, nonostante le due relazioni presentate in udienza ieri, che descrivono i tre bimbi della coppia come assolutamente sereni. I legali: «È stata recepita la disponibilità dei genitori».

Il Tribunale dei minorenni dell’Aquila si è riservato sul caso della «famiglia del bosco». I giudici hanno preso tempo per valutare le due nuove relazioni che decideranno il futuro dei figli della famiglia Trevallion, che vivevano in casolare di Palmoli in provincia di Chieti, affidati due settimane fa a una struttura dal Tribunale dei minori dell’Aquila.

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