2024-08-30
La carbonara in lattina della Heinz almeno sbugiarda i gastrofighetti
Attacchi alla carbonara in lattina della Heinz, che però è la conseguenza di un mondo privo di cultura del cibo.L’italica abbuffata s’indigna per lesa carbonara. Gianfranco Vissani, un maestro dei fornelli che ha avuto successo perché per primo ha trasgredito la cucina rurale, va su tutte le furie: «Li manderei a quel paese, così si distrugge la tradizione». Cristina Bowerman, raffinatissima cuoca, va oltre: «Siamo alla bastardizzazione della nostra cucina, la trovo un’idea orrenda e il rischio è che i consumatori provino prima questa versione in scatola rispetto all’originale, magari rimanendone perfino delusi». Di che si parla? La Heinz lancia sul mercato inglese e poi americano, ma invaderà tutta l’Europa e chissà che non ci provi anche in Italia, una confezione dall’accattivante etichetta rosa che si chiama «Spaghetti carbonara, pasta in cremy sauche wiht pancetta». È una delle sue tante «latte» di cibo pronto. Sacrilegio in un Paese che si è inventato il Carbonara day e che a fine novembre celebra la settimana della cucina italiana nel mondo. Si grida alla violata tradizione. Stavolta però il bersaglio è sbagliato: il pericolo è più subdolo della lesa carbonara. La Heinz - è americana, si è fusa con la Kraft per un fatturato che si avvicina a 25 miliardi di dollari e ha 42.000 dipendenti in tutto il mondo - di «nefandezze» verso l’italica cucina ne ha già commesse assai, nel silenzio più assoluto di tutto il circo Barnum dei gastro-esperti: dai ravioli al sugo, alla pasta al formaggio scimmiottando le «mitiche» fettuccine Alfredo, dagli anellini al pomodoro agli spaghetti «bolognaise style». A veder bene la Heinz che ha 155 anni è più tradizionale della carbonara che è una ricetta recente. Anzi, si potrebbe dire che se la fanno gli americani - ancorché nella latta - la carbonara è in qualche modo tornata a casa. Vuole la vulgata che sia stata creata approfittando della razione K dei sodati americani - messa a punto da Ancel Keys, il codificatore della dieta mediterranea - che avevano nel tascapane uova liofilizzate e bacon a imitazione del breakfast anglosassone. Ne esiste una versione con l’aglio e il gruviera al posto del pecorino codificata a Firenze nel 1954. Solo dopo si è arrivati alla narrazione della carbonara come evoluzione della gricia che si chiama così perché era la pasta dei venditori di pani e formaggi dei Grigioni e della Valtellina che portavano una gabbanella grigia a Roma, oppure perché il guanciale veniva da Gresciano, una frazione di Amatrice. A imitazione di Charles Darwin a Roma si sono inventati l’evoluzione del bucatino: dalla cacio e pepe alla gricia che diventa amatriciana e carbonara. E fa moda. La Heinz è colpevole di leso gastrofighettismo. Ora si grida allo scandalo, ma per il motivo sbagliato. La ragione per cui ci si deve indignare la dichiara lo stesso colosso dell’agroalimentare: fornire alla «Generazione Z» un piatto di pasta già pronto al costo di 2 sterline (meno di 2,50 euro). Sono i ragazzi rampanti della finanza, i nativi tecnologici che non sanno cucinare e non vogliono imparare a cucinare a cui viene offerto un piatto pronto da scaldare nel micro-onde. Lo scandalo sta lì: nonostante la prosopopea della critica gastronomica, dei cuochi d’artificio che in quanto stellati sono celebrati come star, nonostante la nostra narrazione sulla dieta mediterranea, il mondo globalizzato della cucina non sa che farsene. Sarebbe da chiedere a chi si indigna oggi per la carbonara in lattina perché non si è accorto finora che la Heinz risponde a un modello alimentare che ormai è quello dei nostri ragazzi. La casa americana offre il ketchup (è leader nel mondo) e tonnellate di maionese - dunque nessuna difficoltà a fare una salsetta con le uova liofilizzate - con cui si condisce il junkfood fatto di wrustel, patatine fritte, polpette. È questo il modello alimentare globalizzato: è lo spaccio di calorie che porta alla farina di grillo, alla carne sintetica, al cibo staccato dalla produzione agricola. Ma che non è contrastato da nessuna educazione alimentare. Con l’indignazione per la carbonara in lattina siamo fuori tempo massimo e viene il sospetto che di fronte alla prosopopea gastronomica la colpa della Heinz sia una sola: aver fatto capire che il re del bla bla sul cibo è nudo. Ah, sia detto per inciso: il socio di maggioranza di Heinz e Warren Buffett: un nome, un destino!
(Totaleu)
Lo ha dichiarato l'europarlamentare della Lega Roberto Vannacci durante un'intervista al Parlamento europeo di Bruxelles.