2023-05-19
«Bonaccini promette ma non esegue Schlein? Era un assessore fantasma»
Stefano Bonaccini ed Elly Schlein (Ansa)
Il capogruppo di Fdi Marta Evangelisti in Consiglio: «La Regione è in grave ritardo sugli interventi: delle 23 casse di espansione programmate ne funzionano solo 12. E la Corte dei conti parla di 55 milioni restituiti senza essere stati spesi».Marta Evangelisti, lei è capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale dell’Emilia Romagna. La Regione quali responsabilità ha sulla mancata prevenzione? «In questi anni la Regione ha programmato interventi di sicurezza idrogeologica, spesso mai realizzati. È mancata la fase esecutiva, la più importante. E poi sicuramente la prevenzione ordinaria, quella che deve essere costante, capillare, che richiede tempo e risorse. Purtroppo non si vede, non porta voti e quindi da anni non viene fatta». Le casse di espansione dei fiumi funzionano? «Se adeguatamente progettate e regolarmente monitorate, con interventi di manutenzione, funzionano. Ma debbono essere pensate anche per eventi ordinari, non solo straordinari. Nella parte della Romagna poi non ce ne sono, quelle esistenti sono in zona emiliana». Quanti milioni di euro sono stati stanziati e non spesi dalla Regione per la sicurezza? E perché? «Ho depositato numerosi atti ispettivi per conoscere il reale ammontare degli stanziamenti da parte della Regione e quanto è stato veramente speso. Siamo in attesa di risposte che tardano ad arrivare. Da quello che apprendo da fonti non ufficiali e da dichiarazioni del presidente, Stefano Bonaccini, la Regione Emilia Romagna, per la legislatura 2020-25, ha programmato interventi di sicurezza idrogeologica pari a circa 800 milioni di euro, suddivisi tra fondi statali, europei e regionali. La Corte dei conti attesta inoltre 55 milioni di euro del biennio 2021-22 restituiti: anche rispetto a questa cifra, che si legge destinata a manutenzione, taglio, sfalcio e opere similari, abbiamo chiesto chiarezza perché la Regione nega, adducendo dinamiche relative al Patto di stabilità che ne hanno impedito la spesa. Vedremo». Quante opere sono rimaste solo sulla carta e perché? «In base ai dati ufficiali fornitici dagli uffici competenti, tra il 2015 e il 2022 la Regione ha erogato finanziamenti per la realizzazione di 23 casse di espansione. A oggi, risultano 12 casse funzionanti, due parzialmente funzionanti e nove non in funzione. Il perché bisognerebbe chiederlo a Bonaccini e all’assessore all’Ambiente, Irene Priolo». Quali criticità sono state ignorate dalla Regione? «Sicuramente è stato ignorato il dovere della manutenzione, a partire dai corsi d’acqua e dalle reti di scolo. Centinaia sono i corsi tombati, su cui poi si è costruito. È stata fatta una costante e capillare manutenzione? Non risulta. Se andiamo a vedere ad esempio a Bologna il tombamento del canale Ravone, cosa troviamo all’interno? Una massa di tronchi: da almeno 15 anni non è stato fatto nulla. Poca attenzione anche per gli argini, ridotti a colabrodo dalle tane di nutrie. E poi va ripensata la funzione dei Consorzi di bonifica e a livello regionale anche la legge sul taglio del bosco. Impensabile che per fare manutenzione di un castagneto o per raccogliere legna a uso personale, venga richiesta una domanda autorizzativa da inviarsi tassativamente mediante Spid. Surreale. Lo scriveva Virgilio, “cura la montagna se vuoi preservare il piano”». Quante segnalazioni avete fatto come opposizione senza essere ascoltati? «Decine di atti di sindacato ispettivo a tutti i livelli: regionale, metropolitano, locale. Abbiamo chiesto conto della pulizia dei fiumi, degli argini, modifiche della legge sul taglio del bosco, politiche più incisive sulla prevenzione del dissesto idrogeologico e sul contenimento di alcune tipologie di animali selvatici. Particolare attenzione è stata rivolta al tema delle casse di espansione, la cui progettazione risulta inadeguata e tardiva. Tante perplessità tradotte in atti anche sulla legge regionale sul consumo di suolo. Poco ascolto da parte della Regione e molta sindrome da prima della classe. Con questi risultati». Elly Schlein che ruolo aveva e cosa ha fatto in questo ambito? «La Schlein è stata vicepresidente e assessore al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica, patto per il clima e un sacco di altre deleghe, ma non ha lasciato grande traccia. Io sono entrata in consiglio l’11 ottobre scorso, quando non si era ancora dimessa, ma non l’ho vista in aula e pare molto poco vi fosse anche prima, stando alle dichiarazioni dei colleghi. Lei e il presidente Bonaccini sono stati più impegnati a costruirsi la strada per la guida del partito che a costruire una strada per risolvere i problemi dei cittadini e i fatti di questi giorni lo attestano».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.