2024-09-12
Berlinguer: «Ho chiesto prove delle accuse e Boccia se n’è andata»
Bianca Berlinguer (Imagoeconomica)
La conduttrice smentisce Maria Rosaria: «Voleva dichiarare in studio che la sua nomina fu fermata da Arianna Meloni». Lei nega: «Mai detto».Maria Rosaria Boccia nel ruolo di vittima comincia a trovarsi fin troppo bene. Dopo essersi presentata come incolpevole bersaglio delle angherie di Gennaro Sangiuliano, ora si atteggia a perseguitata politica, presa di mira stavolta da Bianca Berlinguer, niente meno. Non si era ancora conclusa l’ultima puntata della telenovela di fine estate che ci troviamo nel mezzo di un nuovo e rovente episodio. L’antefatto è stranoto: la Boccia avrebbe dovuto intervenire martedì a È sempre Cartabianca, il programma di Bianca Berlinguer su Rete4, ma come ormai tutti sanno non è andata in onda, con gran dispiacere dei cronisti. Qualcuno ha insinuato che dietro ci sia stato l’intervento filogovernativo di Mediaset, altri hanno suggerito l’esatto contrario, e cioè che le reti del Biscione provassero un certo piacere perverso nel colpire la compagine meloniana. La realtà è al contempo più semplice e più misteriosa. Negli studi romani del Palatino, in effetti, l’altra sera l’aria era elettrica (chi scrive l’ha respirata in presenza). La Boccia aveva trattato la partecipazione un paio di giorni prima, sentendosi direttamente con la conduttrice nel fine settimana precedente. Dopodiché si è regolarmente presentata martedì sul far della sera, nerovestita in compagnia di un legale con il gusto per la citazione dotta e filosofica. Tutto sereno, all’apparenza. Subito, però, gli ingranaggi hanno iniziato a girare male. Bianca Berlinguer, vedendo lo smartphone dell’ospite sul tavolo, si è concessa una battuta efficace: «Ma non è che registri?» La Boccia non l’ha presa troppo bene. Da lì, un precipitare nemmeno troppo rapido. Epilogo in diretta con le parole di Bianca: «Boccia era arrivata in studio con anticipo e abbiamo parlato un po’ dell’impostazione, ma lei ha detto che non eravamo sufficientemente preparati sul suo caso, aveva delle perplessità. Mi sembrava intenzionata a spiegare la sua verità, dopo essere passata per una approfittatrice, una truffatrice, che stava strumentalizzando il ministro per i suoi obiettivi. Ma non è andata così». Basta una battuta a produrre il dramma? No, non può essere. E non tornano nemmeno le ricostruzioni di una Boccia indispettita per la presenza di questo o quell’ospite. Che in studio e in collegamento ci fossero giornalisti, lo sapeva, del resto è norma che chi partecipa a un talk show sia informato sulla presenza di altri contendenti. Sulla scena erano previsti Alessandro Sallusti, Andrea Scanzi, Annalisa Chirico e Concita De Gregorio. Certo, la Boccia non sapeva che cosa avrebbero chiesto, né che cosa le avrebbe domandato Bianca. Ma, di nuovo, tutto nella norma: le ospitate si dovrebbero organizzare così. E allora perché la retromarcia? «Non sono scappata, finora non sono state dette le cose come stanno, se sono andata via è solo perché non c’erano le condizioni per spiegare al meglio la situazione», ha dichiarato sulle prime, in una noterella, la diretta interessata. Poi, ieri, la signora di Pompei è tornata alla carica con un post sui social piuttosto ruvido: «Ci siamo confrontate in camerino per ricostruire la vicenda da raccontare nel primo blocco, dedicato all’intervista. Ho subito percepito chiaramente che non c’era l’intenzione di ascoltare la verità, ma piuttosto di trasformare il tutto in un dibattito politico e in gossip», ha scritto la Boccia attaccando la Berlinguer. E ancora: «Non abbiamo mai discusso del secondo blocco e del tipo di domande che avrebbero fatto. Il primo blocco era dedicato ripeto unicamente a definire i contorni chiari della vicenda. Avevo chiesto la formula dei due blocchi perché sarei entrata nel secondo solo con una base di verità solida, che avrebbe permesso di cercare la verità autentica, evitando il gossip e qualsiasi possibile strumentalizzazione politica». Segue conclusione drammatica, con la Boccia che racconta di essere stata addirittura placcata dagli autori e costretta a passare «due ore in cui sono stata trattenuta nel camerino dalla insistente e reiterata volontà di farmi partecipare alla trasmissione e quindi contro la mia volontà». Insomma, adesso la nostra eroina la vuol buttare in politica, evocando chissà quali strumentalizzazioni, ponendosi quasi come una che ha subito violenza. La verità, come dicevamo, è diversa e limacciosa. E sembra proprio che stia in alcune parole pronunciate da Concita in diretta e confermate dalla conduttrice Mediaset. La Boccia, ha detto la De Gregorio, avrebbe confidato di non aver avuto «una relazione sentimentale né sessuale col ministro, ma solo di tipo affettivo». Che le cose stiano così lo possiamo confermare. Giunta negli studi Mediaset, Maria Rosaria ha mostrato alla Berlinguer un file di testo, presentato come la trascrizione di un dialogo fra Gennaro Sangiuliano e la moglie. Uno scambio (presunto) dal quale emergeva che l’ex ministro non avrebbe avuto altro che un legame casto con la Boccia, cosa che lo avrebbe fatto irritare e gli avrebbe fatto crescere in petto ostilità nei confronti della donna. A quel che ci risulta, la Boccia considerava questo documento (di nuovo: presunto) una «bomba» giornalistica e si aspettava che fosse potentemente valorizzato. Voleva dichiarare la sua purezza a favore di telecamera, e levarsi di dosso l’abito scomodo di tentatrice, di amante interessata e rabbiosa. Si aspettava che i suoi desideri fossero esauditi in diretta, e che su Rete4 le facessero snocciolare le parole quasi fossero perle preziose, come avvenuto a La7, per intendersi. Quando, prima di andare in studio, si è accorta che le venivano poste domande e non la si interpellava alla stregua di un oracolo, ha iniziato a ripetere di non avere «feeling» con la Berlinguer, l’ha rimproverata di non conoscere a menadito tutti i dettagli della sua storia, ha accampato la scusa di non sentirsi ascoltata e valorizzata. Ora dice che Bianca Berlinguer avrebbe voluto strumentalizzare, fare del gossip. In realtà, la prima a rimestare nella prurigine è stata Maria Rosaria tirando in ballo i rapporti intimi. E sempre lei ha cercato di buttarla in politica, tirando in ballo con decisione un nome scottante. No, non quello del solito ex ministro, bensì quello di Arianna Meloni. Già, il bersaglio grosso, a quanto pare, era la sorella della premier: è lì che la Boccia voleva andare a parare. E sapete qual è l’aspetto surreale della faccenda? Che le sarebbe stato concesso di dire ciò che voleva. Non sarebbe stata censurata, ma avrebbe dovuto rispondere a delle domande come normale che sia. Però si è tirata indietro. Aveva programmato tutto per scroccare un altro po’ di notorietà, godendo nel terremotare il mondo politico? Oppure si è risentita perché si aspettava di essere trattata da santa e non da protagonista di un torbido e triste feuilleton?Bianca Berlinguer ha voluto fornire la sua versione, che per altro coincide con quanto ci ha detto - con estrema serenità - pochi minuti dopo i fatti. «leri sera», ha scritto in un comunicato, «era prevista la partecipazione di Maria Rosaria Boccia alla mia trasmissione, definita lunedì, con un’intervista singola a lei condotta da me; e poi, su sua esplicita richiesta, allargata ad altri giornalisti, i cui nomi le erano stati comunicati con ampio anticipo. Fin dal giorno prima, quando abbiamo concordato i termini della sua partecipazione, Maria Rosaria Boccia sollecitava che le venissero comunicate per iscritto le mie domande, richiesta che non abbiamo mai accolto per nessun ospite. Dunque ho inviato alla dottoressa Boccia una sintesi dei temi generali che avremmo trattato nel nostro faccia a faccia, precisando inoltre che sarebbero stati gli altri giornalisti a decidere quali domande porle nel successivo talk». Fin qui il pregresso. Poi la Berlinguer entra nel dettaglio della serata: «Quando ci siamo incontrate ho confermato che, da parte mia, non ci sarebbe stata la minima preclusione nei confronti di qualunque notizia o “verità” che lei avesse voluto raccontare. Fin dal primo momento mi sono convinta che l’unico punto di contrasto fosse la mia indisponibilità a fornirle in anticipo e per iscritto le domande che le avrei posto. Poche ore prima della messa in onda, Maria Rosaria Boccia ci ha mostrato la trascrizione, da lei realizzata, di un presunto colloquio tra Gennaro Sangiuliano e sua moglie in cui l’ex ministro avrebbe affermato di non aver avuto una relazione intima con Boccia. Questo insieme alle ipotesi sul fatto che la sua mancata nomina a consulente del ministero fosse dovuta o alla preoccupazione per un eventuale conflitto d’interessi o alla pressione della moglie di Sangiuliano o alle carenze del suo curriculum o infine all’intervento di Arianna Meloni. Quando io ho cominciato a chiederle quali prove potesse portare a sostegno di affermazioni così impegnative, la signora Boccia ha dichiarato che non avevo studiato sufficientemente la sua storia, che non ero preparata sulla sua vicenda e che tra noi non ci fosse il feeling necessario; accusandomi di essere interessata solo al gossip e al pettegolezzo politico anziché alle verità non ancora rivelate che avrebbe voluto raccontare. Per quanto riguarda l’accusa di essere stata trattenuta in camerino contro la sua volontà, c’è solo da sorridere. In trentacinque anni di professione non mi ero mai trovata in una situazione simile e da questo momento non intendo più replicare alle affermazioni di Maria Rosaria Boccia». Il testo della Berlinguer lascia poco spazio a interpretazioni. Ma la Boccia ha voluto comunque replicare su Instagram: «Lei mi ha chiesto di Arianna Meloni e della nomina», ha scritto. «Io le ho risposto che sapevo dell’esistenza di un colloquio tra Sangiuliano e Arianna Meloni ma non che fosse stata lei a bloccare la nomina. Le ricordo che questo è stato l’unico momento del mio racconto dove ha sorriso per ben due volte (compiaciuta) ed era concentrata». A quanto pare, la dama di Pompei vuole a tutti i costi uscirne come una eroina, un po’ leonessa un po’ martire. Continua a mettersi maschere, ma scappa dalle domande vere e preferisce i luoghi in cui la coccolano. In ogni caso, la rivedremo presto. A qualcuno la sua esistenza fa molto comodo e a lei le luci della ribalta sembrano piacere parecchio.