2025-07-03
Big Pharma si muove per far fuori Kennedy
Secondo un noto think tank, la più grande lobby Usa del settore, che include Pfizer, Merck, Novavax e Vaxcyte, ha tenuto una riunione segreta contro il segretario alla Salute. Stanziati 2 milioni di dollari. Obiettivo: avviare il linciaggio mediatico.Vogliono «far fuori» il ministro della Salute Robert F. Kennedy Jr. Per carità, non uccidendolo come accadde con suo padre «Bob» e con lo zio John Fitzgerald, ma emarginandolo dalla vita politica. Lo rivela il Brownstone Institute, think tank americano noto per proporre lucide analisi politico culturali, che è entrato in possesso di un documento super riservato, fornito da una fonte anonima ma attendibile tanto da venire pubblicato nella sua sintesi finale. La Biotechnology innovation organization (Bio), la più grande lobby farmaceutica degli Stati Uniti che annovera tra i suoi membri Pfizer, Merck, Novavax, Vaxcyte e centinaia di aziende biotecnologiche, avrebbe tenuto una riunione segreta e strategica lo scorso 3 aprile impegnando 2 milioni di dollari per contrastare quella che definisce la «minaccia» rappresentata dall’ascesa di Kennedy Jr., che per Bio «dovrebbe andarsene a settembre». Dai verbali interni, il cui contenuto è trapelato e che sarà presto disponibile al pubblico nella sua interezza, emergerebbero gli obiettivi del Comitato direttivo per la politica sui vaccini di una delle più grandi associazioni di categoria al mondo, «impegnata nella promozione degli interessi commerciali dei propri membri», come ha ribadito all’ultimo World economic forum. Il documento messo a disposizione dal Brownstone institute si apre con una chiara considerazione politica: la nomina di Kennedy Jr. minaccia la fiducia degli investitori, la prevedibilità normativa e la sostenibilità a lungo termine del settore dei vaccini, così pure «la salute pubblica». I vertici di Bio, nel documento trapelato, affermano chiaramente: «È ora di andare al Congresso e fare pressione affinché Rfk Jr. se ne vada […] e comunicare che cosa sta succedendo nel mondo degli affari». Aggiungono: «Trump era in debito con Rfk Jr. (per il suo sostegno), ma questa lealtà potrebbe non durare». Altra minaccia, o previsione di un rapporto che potrebbe essere alterato con le opportune pressioni. Il promemoria farebbe riferimento alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, il prossimo settembre, quando il Congresso si riunirà in seduta plenaria e diventerà strategico riproporre campagne vaccinali. «Se le aziende produttrici di vaccini perdono la fiducia degli investitori, ci rimettono tutti», segnalano i dirigenti di Big pharma, e «gli investitori hanno dichiarato che abbandoneranno l’azienda fino alla pubblicazione dei prossimi dati», quindi per i prossimi sei-nove mesi. Nel frattempo, visto il contesto attuale non c’è «nessuna opportunità di raccogliere capitali». Che cosa fare, dunque? Dal momento che «i vaccini sono la priorità numero uno», John F. Crowley, presidente e ceo di Bio, ha creato la «prima task force sui vaccini» dell’associazione affidando a un gruppo di esperti il compito di preparare una controffensiva alle politiche dell’attuale ministro della Salute. Viene a tal proposito delineata una campagna da 2 milioni di dollari per «neutralizzare» Kennedy Jr. prima di settembre. Campagna che «deve essere sia ispiratrice, sia intimidatoria». «È necessario distinguere tra gruppi contrari ai vaccini/esitanti nei confronti dei vaccini e gruppi contrari all’obbligo vaccinale», è stato dichiarato. Viene raccomandata la convocazione del Comitato per la salute pubblica del Senato (Caucus). Nel documento, forse perché sarebbe una sintesi, non c’è traccia di conclusioni scientifiche, ma solo la volontà di realizzare una campagna che arrivi a screditare Robert F. Kennedy Jr. E per parlare in modo convincente dei vaccini viene indicato Mehmet Cengiz Oz, meglio conosciuto come Dr. Oz, chirurgo, conduttore televisivo e autore televisivo statunitense, diventato amministratore dei centri Medicare e Medicaid che forniscono assistenza medica a milioni di americani. «Può essere la voce della ragione in materia di salute pubblica all’interno della Casa Bianca», affermano i dirigenti delle multinazionali del farmaco, così da «riposizionare i vaccini come risorse per la sicurezza nazionale».Osserva il ricercatore scientifico James Lyons-Weiler, tra i suoi vari incarichi anche fondatore di Ipak-Edu, una piattaforma educativa online indipendente che offre al pubblico corsi rigorosi su scienza e salute: «I dirigenti di Novavax, Merck e Vaxcyte sembrano esprimere preoccupazione per la nuova cautela dell’Acip, per la lentezza delle approvazioni da parte della Fda e per il crollo di scorciatoie normative un tempo affidabili. Con Kennedy Jr. e il commissario Makary che stringono le redini, Bio teme di non poter più sfruttare la porta girevole tra industria e agenzia».Pochi giorni fa, infatti, il ministro della Salute ha riformato il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (Acip) dei Cdc ottenendo il primo voto di rottura rispetto a pratiche vaccinali: la raccomandazione contro l’uso di vaccini antinfluenzali contenenti thimerosal, conservante a base di mercurio usato da decenni nelle fiale multidose.Non è certo la prima volta che accade per l’intervento delle lobby farmaceutiche, ma la macchina contro la volontà di Kennedy Jr. di contrastare quella che lui stesso definisce un’epidemia di malattie croniche in America, dall’alimentazione tossica ai vaccini inutili, sta scaldando i motori.
Francesca Albanese (Ansa)
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)