L'istituto ha presentato il nuovo logo: «Nella semestrale ci sarà un utile visibile».
L'istituto ha presentato il nuovo logo: «Nella semestrale ci sarà un utile visibile».La crisi c'è, soprattutto nel commercio. Ma i vertici di Banca Ifis - il vice presidente Ernesto Fürstenberg Fassio e l'ad Luciano Colombini - sono ottimisti per la ripresa. L'occasione per fare il punto dopo il lockdown è arrivata ieri, durante la presentazione del nuovo logo dell'istituto: per la prima volta in Italia, alla veste grafica rinnovata si accompagna anche un «sound brand», ovvero una composizione musicale creata ad hoc e validata da test neuroscientifici. «La nuova immagine di Banca Ifis», ha spiegato Fürstenberg Fassio (che a maggio ha ricevuto dal padre Sebastien Egon Furstenberg in nuda proprietà il 51% delle quote della Scogliera, società che ha il controllo assoluto della banca), «è stata concepita nel solco della lunga storia familiare, con al tempo stesso uno spiccato Dna innovativo. Il nuovo marchio, infatti, è molto più di un logo: esprime in modo chiaro e visibile quello che siamo, il modo in cui facciamo il nostro lavoro, parliamo tra di noi, con i dipendenti e con i nostri clienti e fornitori. Comunica internamente ed esternamente i valori della banca e sarà coerente in ogni singola manifestazione». In particolare, il logo è un «digital bloom» ispirato a un fiore con quattro petali colorati, ognuno dei quali esprime un valore fondamentale: integrità, trasparenza, eccellenza e competenza. Al centro, il cuore del fiore indica le persone, nucleo della banca.Il nuovo logo sarà accompagnato da una campagna pubblicitaria (con lo slogan «Il valore di crescere insieme») e da un portale online che rappresenterà l'unico punto di accesso all'ecosistema digitale (www.bancaifis.it), a cui si affiancheranno sei siti specializzati su tematiche verticali.«Siamo tra le banche migliori per patrimonializzazione in Italia», ha detto Fürstenberg Fassio parlando delle prospettive per il futuro, «Noi siamo azionisti di lungo periodo e la nostra priorità è il business. Abbiamo una liquidità importante e un Cet1 (il common tier equity 1 ratio, il maggiore indice di solidità, ndr) sopra l'11%. Abbiamo fatto un grande lavoro per posizionare bene la nostra banca e affrontare le sfide future». Il punto di forza dell'istituto, ha aggiunto, «è sostenere le piccole e medie imprese e stiamo lavorando anche per nuovi prodotti. C'è un ottimo lavoro anche sul fronte degli Npl (crediti deteriorati, ndr)».Si è mostrato fiducioso anche l'ad Colombini, che ha detto: «Dobbiamo gestire un difficile equilibrio tra tenere vivo il business e non assumere rischi eccessivi. Non credo che il Covid avrà effetti così catastrofici come alcuni temono, ma ci sarà la perdita di posti di lavoro e alcune aziende chiuderanno». A questo proposito, ha parlato di una situazione a macchia di leopardo, con imprese che hanno subito perdite limitate e altre che hanno visto un crollo drammatico del volume d'affari. Al momento non sono previste acquisizioni, dopo quella del 70% di Farbanca a inizio giugno, ma «se ci fossero occasioni straordinarie abbiamo le antenne sensibili per capire se si tratta di opportunità interessanti». Tiene meglio del previsto il settore degli Npl: «Siamo attivissimi sul mercato, stiamo comprando portafogli e lì la ripresa è un po' più accelerata». Colombini ha rivelato che «non stiamo vedendo cali dei prezzi rispetto allo scenario pre Covid, come si poteva temere», soprattutto nei portafogli originati dal credito al consumo, «perché la tipologia di debitori ha sofferto meno la crisi pandemica». Ad agosto, quando verrà presentata la semestrale, Colombini è convinto che «sarà presente un utile visibile» e potrebbe arrivare qualche novità sul piano industriale, congelato dopo lo scoppio della pandemia.
Friedrich Merz e Ursula von der Leyen (Ansa)
Pure Merz chiede a Bruxelles di cambiare il regolamento che tra un decennio vieterà i motori endotermici: «Settore in condizioni precarie». Stellantis: «Fate presto». Ma lobby green e socialisti europei non arretrano.
Il cancelliere Friedrich Merz ha annunciato che la Germania chiederà alla Commissione europea di modificare il regolamento europeo sul bando dei motori endotermici al 2035. Il dietrofront tedesco sul bando ai motori a combustione interna, storico e tardivo, prende forma in un grigio fine settimana di novembre, con l’accordo raggiunto fra Cdu/Csu e Spd in una riunione notturna della coalizione a Berlino.
I partiti di governo capiscono «quanto sia precaria la situazione nel settore automobilistico», ha detto Merz in una conferenza stampa, annunciando una lettera in questo senso diretta a Ursula von der Leyen. La lettera chiede che, oltre ai veicoli elettrici, dopo il 2035 siano ammessi i veicoli plug-in hybrid, quelli con range extender (auto elettriche con motore a scoppio di riserva che aiuta la batteria) e anche, attenzione, «motori a combustione altamente efficienti», secondo le richieste dei presidenti dei Länder tedeschi. «Il nostro obiettivo dovrebbe essere una regolamentazione della CO2 neutrale dal punto di vista tecnologico, flessibile e realistica», ha scritto Merz nella lettera.
Ansa
Per la sentenza n.167, il «raffreddamento della perequazione non ha carattere tributario». E non c’era bisogno di ribadirlo.
L’aspettavano tutti al varco Giorgia Meloni, con quella sua prima legge finanziaria da premier. E le pensioni, come sempre, erano uno dei terreni più scivolosi. Il 29 dicembre di quel 2022, quando fu approvata la Manovra per il 2023 e fu evitato quell’esercizio provvisorio che molti commentatori davano per certo, fu deciso di evitare in ogni modo un ritorno alla legge Fornero e fra le varie misure di risparmio si decise un meccanismo di raffreddamento della perequazione automatica degli assegni pensionistici superiori a quattro volte il minimo Inps. La norma fu impugnata dalla Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna e da una ventina di ex appartenenti alle forze dell’ordine per una presunta violazione della Costituzione. Ma ora una sentenza della Consulta, confermando per altro una giurisprudenza che era già abbastanza costante, ha dato ragione al governo e all’Inps, che si era costituita in giudizio insieme all’Avvocatura generale dello Stato, proprio contro le doglianze del giudice contabile. Già, perché in base alle norme vigenti, non è stato necessaria la deliberazione di un collegio giudicante, ma è bastata la decisione del giudice monocratico della Corte dei Conti emiliana, Marco Catalano, esperto in questioni pensionistiche.
Ansa
Sfregiata anche la targa dedicata a Gaj Tachè, il bambino di due anni ucciso nel 1982 da terroristi palestinesi. Solidarietà bipartisan alla comunità ebraica. Mattarella telefona al presidente Fadlun. Silenzio da Albanese.
In Italia la scia di ostilità contro luoghi e simboli dell’ebraismo continua a espandersi. Nella notte tra domenica e lunedì due individui hanno imbrattato le mura della sinagoga di Monteverde, a Roma, tracciando frasi come «Palestina libera» e «Monteverde antisionista e antifascista». Le scritte sono apparse lungo via Giuseppe Pianese, a pochi passi dalla targa dedicata a Stefano Gaj Taché, il bambino assassinato nell’attacco terroristico palestinese del 9 ottobre 1982, anch’essa ricoperta di vernice nera.
2025-12-02
Ucraina, oggi Witkoff incontra Putin. Zelensky e Macron insistono per non cedere territori
Steve Witkoff (Ansa)
- Ieri il colloquio del presidente ucraino con l’omologo francese, Rutte, diversi leader europei e Starmer. Meloni: «Convergenza Usa-Unione, Mosca dia il suo contributo».
- Col debito Ue armiamo Kiev anziché l’Europa. Fondi Safe di 15 Stati con aiuti alla resistenza. Bruxelles insiste sui beni russi, il Belgio: «Rischio bancarotta».







