2024-10-10
Atleta aggredito: «Milano giungla»
Il ginnasta campione del mondo Nicola Bartolini assalito da un ladro alle 20 sotto casa. «L’ho menato, ma se al posto mio ci fosse stata una donna? Che città raccapricciante».Prendersela con i deboli è facile. Con i forti molto meno. Ne sa qualcosa il ladro che ha provato a derubare Nicola Bartolini, campione del mondo di ginnastica a corpo libero. Anziché fuggire con il malloppo, infatti, il malvivente se n’è dovuto tornare a casa con le proverbiali pive nel sacco. A raccontare l’accaduto è stato lo stesso atleta azzurro in una lunga storia su Instagram. Il fattaccio, nella ricostruzione del ginnasta sardo, è avvenuto l’altro ieri sera sotto la sua abitazione, a Milano. Città a cui Bartolini non ha certo lesinato critiche feroci: «Milano è una città raccapricciante», è infatti l’esordio del suo post.Ma come sono andate le cose? «Sono stato aggredito alle 20 sotto casa mia mentre portavo il cane a fare i suoi bisogni», racconta il ginnasta iridato. Eppure, prosegue con orgoglio, «per sfortuna del povero e sfigato “ladro”, anziché portarmi via il cellulare, ha preso solo tantissimi pugni in faccia». Insomma, l’aggressore ha scelto la persona sbagliata. Nelle storie successive, del resto, Bartolini mostra un bernoccolo poco sopra la sua tempia, causato da un colpo del ladro, e una ferita sulla mano destra, provocata dai pugni stessi inferti al malvivente.Naturalmente, però, l’atleta azzurro non ha reso pubblica la sua disavventura per gloriarsi urbi et orbi, o per ostentare il suo machismo (la leggendaria «mascolinità tossica» che fa perdere il sonno alle femministe con i capelli fucsia). Bartolini, al contrario, ne ha voluto fare un messaggio di critica al degrado che ormai spopola nel capoluogo lombardo: «Non c’è sicurezza in questa giungla di città, ne succedono di tutti i colori tutti i giorni», ha denunciato il ginnasta azzurro, che si è laureato campione del mondo nel 2021 a Kitakyushu, in Giappone. «Fosse successo a una signora o una ragazza indifesa», ha rincarato la dose, «non so come sarebbe andata a finire». Difficile dargli torto: Bartolini, classe 1996, è un atleta allenato e nel pieno del vigore fisico. E infatti, ha concluso il ginnasta, «mi ritengo fortunato ad aver preso soltanto un pugno in fronte, e sicuramente è stato più sfortunato il mio povero aggressore». Questa notizia, che in poche ore ha fatto il giro dei social e delle redazioni online dei giornali, non può che mettere ancora più in imbarazzo Beppe Sala. Dopotutto, che sotto la sua amministrazione Milano sia diventata una «giungla» - come l’ha definita Bartolini - lo dicono i numeri. Neanche un mese fa, per esempio, Il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica delle città italiane per indice di criminalità. Basandosi sulle denunce presentate dai cittadini nell’anno 2023, è emerso che la città più pericolosa d’Italia non è Napoli, ma proprio la Milano di Beppe Sala. Con 7.000 segnalazioni ogni 100.000 abitanti, infatti, la metropoli meneghina guida incontrastata questa graduatoria tutt’altro che lusinghiera, con un aumento del 4,9% dei crimini rispetto all’anno precedente. A dominare sono in particolare furti e rapine. Tradotto: l’aggressione subita da Bartolini è solo la punta di un iceberg grande come tutto Palazzo Marino.
Jose Mourinho (Getty Images)