2024-02-02
L’assedio dei trattori piega Bruxelles. Sull’Europarlamento piovono uova
Più di 1.300 mezzi invadono la Capitale belga contro il delirio green. I manifestanti abbattono una statua e si scontrano con la polizia. In Francia Gabriel Attal si piega alla piazza. Ma la tensione sale anche in Lombardia.Più di 1.300 trattori hanno invaso ieri le strade di Bruxelles per protestare contro le ecofollie imposte agli agricoltori dei 27 Paesi Ue dalla Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Nella Capitale belga si sono viste scene di guerriglia urbana. L’immagine della statua del monumento all’industriale John Cockerill, abbattuta in piazza del Lussemburgo a Bruxelles, è quella che riassume meglio le tensioni di ieri. Nella stessa piazza è stato acceso anche un fuoco gigantesco che ricordava le feste contadine del solstizio d’estate che, per secoli, hanno scandito la vita delle comunità agricole in vari Paesi d’Europa. Ma ieri, a Bruxelles, gli agricoltori non erano arrivati per fare festa. Il popolo dei trattori è entrato nella Capitale ufficiosa della Ue per gridare la propria rabbia e disperazione.Fin dalle prime ore del mattino, la circolazione cittadina è stata fortemente perturbata dai trattori. Le proteste hanno investito anche la rue de la Loi e il Ring. Per bloccare il traffico, gli agricoltori hanno sparso per le strade letame e paglia. Poi si sono verificati scontri con la polizia. Alcuni contestatori hanno lanciato contro gli agenti uova, bottiglie di birra e petardi. La risposta è arrivata per mezzo degli idranti. Verso le 10, un gruppo di giovani agricoltori ha cercato di forzare i blocchi della polizia in piazza del Lussemburgo. Poi, nel primo pomeriggio, la tensione è tornata a scendere. Si sono viste delle scene di solidarietà tra le forze dell’ordine e i manifestanti. Ad esempio dei poliziotti che hanno offerto dei biscotti a degli agricoltori.Ma, a parte queste parentesi idilliache, ci sono stati anche incidenti e arresti. Il borgomastro di Bruxelles, Philippe Close, ha confermato alla testata Rtl Info che quattro persone erano in stato di arresto amministrativo. A metà pomeriggio si è appreso che l’autista di un camion è rimasto ferito gravemente dopo aver tamponato un altro veicolo pesante nella colonna che si è formata sulla E313, in direzione di Anversa, a causa del blocco degli agricoltori. Het Laatste Nieuws ha dato notizia anche di un altro incidente, avvenuto sulla E17 in direzione della Francia. Le proteste degli agricoltori hanno in effetti interessato anche altre città belghe come Gand e Zeebrugge. In quest’ultima città i presidi dei manifestanti si sono concentrati nella zona del porto, che è rimasto bloccato. Questo ha indotto l’amministrazione della provincia delle Fiandre occidentali ad attivare un piano d’urgenza. La situazione è rimasta tesa fino a tardi e il presidente della Federazione belga dei giovani agricoltori, Florian Poncelet, ha dichiarato «Nessuno si muova. Blocchiamo il Paese!». In serata la piazza del quartier europeo di Bruxelles è stata evacuata. Ma se la protesta rimaneva forte in Belgio, dalla Francia sono arrivati segnali di distensione dopo le nuove misure in favore dell’agricoltura annunciate dal primo ministro di Parigi, Gabriel Attal. Il premier francese ha promesso cinque grandi azioni al popolo dei trattori. In primo luogo, il capo dell’esecutivo transalpino ha assicurato l’entrata in vigore di «clausole di salvaguardia» per difendere il mercato agricolo francese ed europeo, poi ha confermato l’avvio di una «fase di controlli a tappeto» per verificare il rispetto della legge Egalim. La norma punta a obbligare grossisti e grande distribuzione a rispettare un margine di guadagno per gli agricoltori-produttori. Poi Attal ha promesso una misura protezionistica: l’iscrizione nella legge francese dell’«obiettivo della sovranità alimentare». In parallelo, il ministro delle Finanze, Bruno Le Maire, ha giudicato «inaccettabile» il comportamento di «un certo numero di industriali», che «aggirano» l’uso della menzione «made in France» per i loro prodotti. Sempre in tema di cibo, Attal ha annunciato che Parigi chiederà una definizione europea «chiara» della carne sintetica perché questa «non corrisponde alla nostra concezione di alimentazione alla francese». Infine, il premier ha detto che si attiverà per evitare la sovrapposizione di norme europee a quelle francesi, in particolare in ambito agricolo. Dopo gli annunci di Attal, da Bruxelles dove partecipava al Consiglio Ue, Macron ha dichiarato che la Francia vuole una «forza europea di controllo sanitario e agricolo» e si è detto soddisfatto che «l’accordo Ue-Mercosur (che lui stesso aveva sostenuto in passato, ndr) non sia stato concluso in fretta e furia». Alle parole di Attal, i leader dei Giovani agricoltori e della Fnsea, il principale sindacato agricolo transalpino, hanno risposto invitando i manifestanti sui trattori «a sospendere i blocchi e avviarsi verso una nuova forma di mobilitazione», precisando però che «la questione non si chiude stasera». A questo punto si dovrà vedere se la base seguirà le indicazioni dei sindacati di categoria. La protesta degli agricoltori è continuata ieri anche in Italia. A Milano, una colonna di trattori si è diretta verso la sede del Consiglio regionale della Lombardia. Il governatore regionale, Attilio Fontana, si è detto «al loro fianco, le politiche comunitarie hanno penalizzato il settore imponendo vincoli soffocanti».
Agostino Ghiglia e Sigfrido Ranucci (Imagoeconomica)
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (Imagoeconomica)