2020-12-27
Arcuri è immune (ai magistrati)
Grazie al Cura Italia, il manager ha lo «scudo» per Corte dei conti e Ufficio di bilancio. Intanto l'Ema traduce le informative sul Comirnaty: nessun cenno alle super siringhe.Il commissario straordinario per l'emergenza non solo gode di poteri pressoché illimitati, e dispone di un'apposita contabilità speciale per svolgere queste mansioni, ma è tutelato da uno «scudo» grazie al quale non deve rispondere di eventuali responsabilità in campo amministrativo e contabile. Ricorderete che nel decreto Cura Italia, poi convertito in legge, la protezione legale era stata prevista a difesa del dipartimento della Protezione civile nazionale, i cui atti «sono sottratti al controllo della Corte dei conti». Quando Domenico Arcuri fu nominato, lo scorso marzo, anche per il suo ruolo è scattata la medesima tutela. Al comma 8 dell'articolo 122 si legge infatti che «in relazione ai contratti relativi all'acquisto dei beni […] nonché per ogni altro atto negoziale conseguente alla urgente necessità di far fronte all'emergenza […] posto in essere dal commissario e dai soggetti attuatori, non si applica l'articolo 29 del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010, recante “Disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della presidenza del Consiglio dei ministri"». Tradotto più semplicemente: quello che fa Arcuri sfugge al controllo dell'Ufficio del bilancio e per il riscontro di regolarità amministrativo-contabile. Non solo: sempre grazie alla legge, «tali atti sono altresì sottratti al controllo della Corte dei conti». Non è neppure prevista la possibilità di procedere in caso di colpa grave, perché «la responsabilità contabile e amministrativa è comunque limitata ai soli casi in cui sia stato accertato il dolo del funzionario o dell'agente che li ha posti in essere o che vi ha dato esecuzione». Sparisce dunque la responsabilità di fronte alla magistratura contabile, fatta eccezione dell'azione compiuta in modo doloso. Le procedure per l'acquisto di mascherine, camici, banchi a rotelle, siringhe, non verranno mai controllate dalla magistratura contabile perché il super commissario è protetto da un mega scudo. Una tutela che si possono solo sognare medici, operatori sanitari, le stesse Asl, tutto il mondo professionale da mesi costretto a lavorare nell'emergenza. I cui tempi, poco si conciliano con le norme. E a proposito di siringhe, va detto che sul sito dell'Agenzia italiana per il farmaco (Aifa), sono comparse le informazioni relative al vaccino Comirnaty di Pfizer Biontech. Alla sezione Domande e risposte si precisa: «La vaccinazione sarà effettuata con una speciale siringa sterile monouso dotata di sistema di bloccaggio dell'ago (luer lock) per evitare distacchi accidentali». La nota era scontata, se nel bando da 157 milioni di pezzi Arcuri ha inserito le luer lock dietro suggerimento del ministero della Salute, non poteva essere sconfessato proprio dall'Aifa. Peccato, però, che nelle stesse ore l'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, abbia pubblicato le informative sul Comirnaty nelle varie lingue Ue. Come nel documento in inglese, anche nelle versioni in italiano, francese, tedesco, spagnolo, danese, greco, bulgaro e via scorrendo, le indicazioni sulla modalità di somministrazione del vaccino si limitano all'utilizzo di «un ago sterile» e «dopo diluizione, sotto forma di iniezione intramuscolare da 0,3 ml nella parte superiore del braccio». Nemmeno nella sezione destinata «esclusivamente agli operatori sanitari», c'è traccia delle costose siringhe da 1ml. Per Arcuri, sulle luer lock si è fatto «molto rumore per nulla», ma di sicuro l'Ema non le considera «più precise e performanti», come va dichiarando l'ad di Invitalia.