2024-01-03
Caso Anas-Verdini jr, spunta perizia segreta del figlio di Mattarella
Foto Imagoeconomica. Nel riquadro Tommaso Verdini
Il parere serviva per tenere in piedi la spa Autostrade del Lazio. Oggi interrogatorio di garanzia per gli indagati.Per salvare Autostrade del Lazio spa, la società che Anas deteneva in comproprietà al 50% con la Regione Lazio e sciolta nel gennaio 2022 dal ministero delle Infrastrutture guidato da Enrico Giovannini, il «Golden boy» delle infrastrutture stradali Domenico Petruzzelli, dirigente pubblico finito nell’orbita di Tommaso Verdini e della sua Inver (la società di famiglia usata per le consulenze alle imprese che volevano vincere facile), deve averle tentate tutte. Compresa una consulenza riservatissima «del figlio di Mattarella».Autostrade del Lazio avrebbe dovuto condurre alla realizzazione dell’autostrada a pedaggio Roma-Latina. E l’amministratore delegato era proprio Petruzzelli. Uomo che Verdini & co, come è emerso dagli atti dell’inchiesta che ha portato Verdini junior, il suo socio Fabio Pileri e tre imprenditori agli arresti domiciliari, hanno cercato di difendere grazie alle relazioni politiche conservate da babbo Denis. E mentre gli indagati sottoposti a misura cautelare oggi incontreranno il gip per l’interrogatorio di garanzia (alcuni difensori hanno anche già annunciato il ricorso al tribunale del Riesame per impugnare la misura cautelare, mentre il difensore dell’imprenditore Angelo Ciccotto, l’avvocato Mario Antinucci, starebbe valutando anche l’ipotesi di un’azione dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo), dai fascicoli dell’inchiesta salta fuori il retroscena che riguarda il tentativo di tenere in piedi Autostrade del Lazio.Petruzzelli ne parla a telefono con un un imprenditore che si occupa di pubbliche relazioni per le imprese, Diego Righini: «Guarda che Autostrade del Lazio non è vero che non si può ricapitalizzare... si può ricapitalizzare perché hanno fatto un’interpretazione... ce lo siamo fatti fare da Mattarella figlio un parere... per cui si può ricapitalizzare». Per l’interlocutore la notizia sembra ghiotta: «Me lo mandi? Che lo giro...». Petruzzelli si chiude a riccio: «Eh no... perché non... non è formalizzato... ce l’hanno dato in maniera proprio informale... quindi non posso farlo girare». Righini ci riprova: «E non puoi fare neanche l’estratto di poche righe?». Petruzzelli è categorico: «No... no! Non per te, lo sai...». Righini però ha un compito: «Raccogliere le volontà di Luigi Ferraris e di Massimo Bruno, rispettivamente amministratore delegato e chief corporate affairs officer del gruppo Ferrovie dello Stato, sensibilizzandoli», annotano gli investigatori della guardia di finanza, «a rivalutare la possibilità di mantenere Autostrade del Lazio nella precedente configurazione societaria, al fine di non pregiudicare la continuità di Petruzzelli nella carica di amministratore delegato».È con Pileri che Righini ribadisce «la volontà di garantire a Petruzzelli un aiuto finalizzato a ripristinare il proprio ruolo all’interno di Autostrade del Lazio». Pileri sembra avere bene in mente l’obiettivo. E lo esplicita anche a telefono con un imprenditore: «Mo me tocca fa’ nomina’ commissario della Roma-Latina Petruzzelli. Hai capito? Commissario ad acta per l’opera Roma-Latina. Vedemo un po’». Giovannini, però, staccherà la spina alla spa. Ma c’è un altro personaggio in cerca d’autore in quel momento: Massimo Simonini, che di Anas era l’amministratore delegato. Come svelato dalla Verità, tramite Pileri cercava un’entratura a Palazzo Chigi, quando il presidente del Consiglio era Super Mario Draghi. E proprio durante uno degli incontri con Pileri dice di aver parlato con Stancanelli (Alberto Stancanelli, in quel momento capo di gabinetto del ministro Giovannini poi chiamato al Campidoglio a sostituire Albino Ruberti, il capo di gabinetto della famosa lite documentata in un video, ndr): «Oggi sono andato a fare due chiacchiere anche con Stancanelli per capire cosa stanno facendo al ministero e lui mi ha detto, «Massimo non lo so... qua sono praticamente impazziti perché fanno le cose a cazzo e gli ultimi che ho sentito vorrebbero mettere uno interno... non ho capito se uno interno di Ferrovie o uno di Anas».Alla fine il posto di Simonini lo prenderà Aldo Isi, mentre per la poltrona da commissario della Roma-Latina il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini preferirà Antonio Mallamo, già nominato da Nicola Zingaretti amministratore unico di Astral, la partecipata regionale che gestisce la grande viabilità (compresa la Pontina), a Petruzzelli. Con buona pace dei «Verdinis».
Il fiume Nilo Azzurro nei pressi della Grande Diga Etiope della Rinascita (GERD) a Guba, in Etiopia (Getty Images)
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 12 settembre con Carlo Cambi