2021-12-21
Nuovo asse tra Almaviva e Amazon. Si riapre la partita sul cloud di Stato
Consolidamento della partnership fra i due gruppi per offrire soluzioni per la Pa.Dopo un mese di silenzio, qualcosa si muove nel mondo del cloud e soprattutto sulla partita del cloud di Stato. Almaviva ieri ha annunciato il consolidamento della collaborazione con Amazon web services «al fine di accelerare ulteriormente la modernizzazione della pubblica amministrazione e dei clienti del settore privato in Italia. Almaviva collaborerà con Aws per mettere i servizi Aws a disposizione di tutte le società del gruppo e utilizzerà servizi avanzati di machine learning con l’idea di rendere altamente scalabili e convenienti i prodotti destinati ad aiutare le aziende a fornire un servizio clienti di qualità superiore tramite voce, chat e task a un costo inferiore rispetto ai sistemi di contact center tradizionali». Stesso discorso per i servizi di Iot. Qui l’idea è sviluppare soluzioni «innovative sia per il settore pubblico sia per quello privato nell’ambito dei trasporti, della finanza, dell’assistenza sanitaria e della sicurezza informatica». Nel 2020, Almaviva ha gestito la migrazione ad Aws di Moova, la piattaforma di mobilità integrata, modulare e seamless, in grado di connettere diverse modalità di trasporto in un unico e avanzato framework tecnologico per una mobilità veloce, interconnessa e flessibile. «La migrazione ha reso Moova più sicura, flessibile e affidabile», si legge nella nota. Quest’anno Almaviva ha lanciato una nuova soluzione basata su Aws outposts apposta per il Polo strategico nazionale taliano. Aws outposts è un servizio completamente gestito che offre ai clienti l’accesso all’infrastruttura, ai servizi, alle Api e agli strumenti Aws praticamente da qualsiasi data center o struttura in coubicazione per un’esperienza ibrida uniforme. Dettagli a parte, le due società collaborano dal 2017 e stanno affinando un rapporto di reciprocità. Prima dell’estate Amazon ha firmato anche un accordo con Fincantieri per entrare nel mega progetto del cloud di Stato battezzato più volte dal ministro Vittorio Colao. L’azienda guidata da Giuseppe Bono, per evitare di andare in conflitto prima con Leonardo e poi con Tim in cordata con Cassa depositi e prestiti, si è sfilata. A quel punto Aruba che aveva a sua volta un precedente accordo con Leonardo si è alleata con la stessa Almaviva. Con il ritorno in campo di Aws qualcosa sembra cambiare rispetto al mese scorso quando la partita sembrava chiusa e tutta in capo a Tim/Cdp. Innanzitutto è scattata un’Opa più o meno amichevole sulla società di Tlc da parte del fondo Usa Kkr. E poi il terzo concorrente formato dall’agguerrita Fastweb e da Engineering si sta muovendo per mettere sul tavolo un’offerta per il cloud di Stato completamente fuori asse rispetto a quella dei primi due gruppi. Almaviva e Tim in quanto team leader delle rispettive cordate potrebbero finire con il trovare una sorta di compartecipazione che potrebbe trovare come fulcro dell’intesa il modello «centralista». Fastweb ed Engineering starebbero invece mettendo sul tavolo un modello diverso «federale», che coinvolga le in house regionali. Inoltre, Engineering ha stretti rapporti con la sanità e al tempo stesso lavora storicamente con le Regioni. Non sappiamo se sia un caso il fatto che ultimamente Colao stia parlando sempre più di eccellenze regionali. I maliziosi ci vedono un nesso. Lo capiremo con la scadenza del 30 dicembre quando il governo dovrà pronunciarsi sull’interesse pubblico della gara. A questo punto non si esclude il fatto che possano poi essere aggiunti numerosi requisiti cambiando addirittura l’approccio iniziale e quindi aprendo la partita al mercato.
Francesca Albanese (Ansa)
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)