
Il ministro francese Bruno Le Maire ottiene garanzie dal Mef e regala l'assist al vicepremier Luigi Di Maio sulla Tav: «Niente fretta». E Danilo Toninelli, numero uno dei Trasporti: «Valutiamo lo stop».Il 13 giugno scorso il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, avrebbe dovuto incontrare il collega Bruno Le Maire a Bercy, la sede parigina del dicastero delle Finanze. L'incontro saltò per via delle tensioni fra Matteo Salvini, Giuseppe Conte ed Emmanuel Macron. I francesi volevano il sostegno italiano per portare avanti il progetto dell'unione bancaria e per ridefinire il bilancio Ue. Lo stesso motivo per cui ieri mattina Le Maire si è presentato in via XX Settembre. I due si sono parlati un'oretta e ne è scaturita una nota decisamente mielosa.«Dare priorità al lavoro sul completamento di tutti gli aspetti dell'unione bancaria e alla creazione di un bilancio dell'area euro per garantire una maggiore stabilizzazione e convergenza all'interno dell'area», avrebbero concordato i due ministri dell'Economia. «In merito all'agenda europea», si legge in un comunicato, «è stata condivisa la necessità di migliorare il funzionamento dell'Unione economica e monetaria (Uem) lungo le linee concordate dai capi di Stato e di governo nell'euro summit di giugno». I due dicasteri si sono messi d'accordo anche per l'adozione in tempi brevi della proposta della Commissione europea sulla tassazione dei servizi digitali a partire dalla fine del 2018, con l'obiettivo di iniziare ad affrontare il tema della tassazione dell'economia digitale, e concordano sul fatto che la questione sia della massima importanza per i cittadini e garantirebbe maggiore equità ed efficienza. Entrambi sono anche d'accordo sulla opportunità di intensificare gli sforzi per assicurare immediati progressi sulla necessaria armonizzazione della base imponibile delle società in Europa attraverso la rapida adozione della direttiva Cctb. «Questo rafforzerà la trasparenza, ridurrà i costi di adempimento e semplificherà la burocrazia per le imprese in tutta Europa, soprattutto per quelle piccole e medie», conclude il documento, che ha un destinatario implicito. Si chiama Stati Uniti. La Casa Bianca non apprezzerà certo questa convergenza di Parigi e Roma su un tema che per i colossi americani varrà una bella batosta fiscale. Per la Francia era però essenziale blindare l'agenda del prossimo semestre in Europa e per questo La Maire si è trattenuto a Roma l'intera giornata di ieri.Dopo aver incontrato il collega, ha stretto la mano a Luigi Di Maio. L'atteggiamento è stato con entrambi il medesimo. Sorrisi e messaggi positivi. A livello bilaterale, si legge in una nota ministeriale dopo il primo incontro, i ministri hanno esaminato gli strumenti per approfondire la cooperazione economica e industriale tra Francia e Italia, facendo riferimento al know how, le conoscenze e le esperienze di ambo le parti.Riguardo ai cantieri di Saint Nazaire e al lavoro intrapreso da Fincantieri e Naval group, hanno ribadito l'impegno per la tabella di marcia dell'alleanza del settembre 2017. Nei giorni scorsi lo Stato francese dopo essere subentrato ai coreani in Stx ha ridistribuito il 16% circa agli azionisti locali, mentre assegnerà il 50% più 1 a Fincantieri in autunno. Si aspetta il parere dell'Antitrust di Parigi. Se positivo, sarà tutto definito sul fronte civile. Il tema militare è molto più complesso e prevede una strategia di lungo termine alla quale stanno lavorando dal 2 luglio i ministeri della Difesa italiano e francese. La conferma di Le Maire non era così scontata. I servizi francesi si sono mossi il mese scorso diffondendo un falso report contro Fincantieri. Ora però è chiaro che l'Eliseo, per ottenere il sostegno sull'unione bancaria e sul bilancio Ue, è disposto a non fare storie sulla cantieristica e soprattutto sulla Tav, l'altro argomento che ha tenuto banco durante l'incontro. Al termine del quale il rappresentante di Macron ha smussato tutte le discussione relative all'alta velocità e all'urgenza dell'avvio dei cantieri. «Stiamo copiando positivamente quello che ha fatto il governo francese un anno fa», ha esordito il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli commentando, a margine di un'audizione alla Camera, le parole di Le Maire sulla pazienza in attesa della posizione del governo italiano sulla Tav. «È una pazienza», ha assicurato Toninelli, «produttiva e costruttiva». Salvo poi rilanciare e ricordare che si è sempre in tempo a far saltare l'intero progetto della Val Susa. Il ministro francese si è guardato bene dall'incontrare il leader del Carroccio, Matteo Salvini. Da conoscitore dell'Italia, Le Maire ha preferito incontrare i rappresentanti del governo italiano in stanza separate. Ottenendo l'amicizia del Mef e regalando ai 5 stelle un assist per i propri elettori. Evidentemente i francesi sperano che il governo duri poco e si avviano a trattative separate con l'intento di allontanare l'Italia dagli Usa di Donald Trump.
Giancarlo Tancredi (Ansa)
Le motivazioni per la revoca di alcuni arresti: «Dalla Procura argomentazioni svilenti». Oggi la delibera per la vendita di San Siro.
2025-09-17
Dimmi La Verità | Giorgio Gandola: «Trattative nel centrodestra per le candidature delle Regionali»
Ecco #DimmiLaVerità del 17 settembre 2025. Il nostro Giorgio Gandola commenta le trattative nel centrodestra per la candidatura a presidente in Veneto, Campania e Puglia.
- Alla vigilia delle elezioni in Cile, la sinistra radicale del presidente Gabriel Boric è in crisi. Osteggiato da Trump, il governo di Santiago ha fatto impennare il debito pubblico negli ultimi anni dopo essere stato per anni la guida del capitalismo sudamericano. E Pechino ha forti mire sulle terre rare che abbondano nel Paese.
- La saga della famiglia Alessandri. Il capostipite Pietro emigrò dalla Toscana dopo i moti del 1820-21, fondando una dinastia che diede al Cile due presidenti e dominò per decenni la politica nazionale.