2022-06-27
Wine Resorts di Toscana e Sicilia: il viaggio si fa degustazione
True
Tenuta di Artimino - Melià Collection
La regione Toscana fa da padrona in questo giro di ospitalità che invita a degustare i vini del territorio in rinomate tenute, vineyard, casali di campagna, locande e naturalmente resort, con una estensione in Sicilia, terra che porta alla ribalta etichette dalla lunga storia elevate negli ultimi anni in qualità.Distante solo 20 chilometri da Firenze, la Tenuta di Artimino Member of Melià Collection si estende su oltre 700 ettari di terreno che ospitano l’hotel di charme 4 stelle Paggeria Medicea e una sessantina di appartamenti disseminati per il suggestivo borgo medievale di Artimino. Punta di diamante è Villa La Ferdinanda, prestigiosa dimora di caccia medicea, costruita alle fine del XVI secolo che dal 2013 ha ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Unesco. Speciale «wine destination» che racconta la tradizione e spiega all’ospite i segreti della viticoltura tramite esperti sommelier pronti a far degustare vini riconosciuti in tutto il mondo, come il Carmignano Docg e il Chianti Docg. La sua storia è antica, legata all’affascinante percorso della famiglia Medici, oggi tramandata dalla Famiglia Olmo e gestita da Annabella Pascale e Francesco Spotorno Olmo, nipoti di Giuseppe Olmo, noto ciclista che negli anni ‘30 si aggiudicò il Record dell’Ora e la acquistò nel 1989.Associata alle destinazioni del gruppo spagnolo Melià, si distingue per essere un luogo immerso nella natura e nella storia, dove il tempo si può fermare e si può concentrare sul benessere della mente e del corpo, circondato da distese verdi di oliveti e vigneti, alle porte della rinomata zona del Chianti. L’ospitalità diffusa permette di ritagliarsi la propria pace e di scegliere la sistemazione più idonea alle proprie esigenze, con un accento sulla cura degli animali quale destinazione petfriendly.Il ristorante lavora in sinergia con la cantina, inserito in una struttura colonica indipendente dove si degustano i sapori toscani, a pranzo e cena, rivisitati in chiave moderna e dove viene servita anche una ricca colazione. I vini pregiati di Tenuta Artimino hanno come protagonisti i nobili vitigni del Sangiovese e del Cabernet, che si narra sia stato portato in questa zona da Caterina de’Medici nel XVI secolo: il Carmignano Docg, antichissima denominazione a base di Sangiovese e Cabernet, e il Chianti Docg, simbolo della Toscana nel mondo. L’etichetta Grumarello 2016 Carmignano Riserva Docg è uno dei vini di punta che ha conquistato anche la giuria del Gambero Rosso che gli ha conferito i famosi 3 bicchieri. Dal colore rosso rubino con evidenti riflessi granata, all’olfatto intenso ed armonico, con bouquet ampio e complesso ricco di frutti neri, tabacco, di chiodo di garofano e cuoio, si può abbinare a grandi piatti di carni rosse e selvaggina e a quei piatti che necessitano di corposità, persistenza e un’ottima vena acida.In loco si possono fare anche esperienze sportive e culinarie, come rilassanti passeggiate a cavallo, escursioni in bicicletta, giornate di golf nel vicino club Le Pavoniere, lezioni di cucina per realizzare gli originali Cantucci di Prato o la pasta fresca. Tenuta di Artimino - Melià Collection A Casanova delle Spinette, sta per essere inaugurato «Laqua Vineyard», il quarto nato della collezione Laqua Resorts di Cinzia e Antonino Cannavacciuolo che dichiarano: «Siamo emozionati ed entusiasti di questo nuovo nato all'interno del nostro brand e collezione di nuova ospitalità, proprio in Toscana e in un luogo così unico, dopo le aperture negli scorsi anni a Meta di Sorrento e Ticciano, in Campania, e sul Lago d'Orta, in Piemonte».Sito nel piccolo borgo etrusco di Casanova – in località Casanova delle Spinette – nel comune di Terricciola, tra Pisa e Volterra, in una cornice naturale fatta di suggestioni, profumi, colori, l'indirizzo accoglie al suo interno il primo Ristorante Cannavacciuolo Vineyard in Toscana e sei appartamenti, accanto ad un’area benessere e una piscina privata.Ognuno con un proprio concept che si deduce dal nome, Cupido, Afrodite, Narciso, Euridice, Dioniso e Penelope, con il racconto delle diverse prove d'amore che prendono vita nell'interior design, tramite oggetti e complementi di arredo, zona letto e zona cucina. Il casale, su due piani, è circondato da un bellissimo giardino, set naturale in cui poter organizzare anche piccoli e grandi eventi. All’interno la cucina a vista, con un grande tavolo per la degustazione – un vero e proprio Social Table dove potersi incontrare – e una parte più privata dove, invece, stare riservati, che serve i menù preparati da chef Marco Suriano, formatosi all'interno del Relais Villa Crespi, e il suo team, in un sodalizio fra arte culinaria ed enologia.Il design degli spazi creati dallo Studio Lamatilde richiama la vicina Cantina Vinicola La Spinetta, proprietà della Famiglia Rivetti, che raffigura sull’etichetta dei vini l’immagine de «Il Rinoceronte», opera di Albrecht Dürer, creata per raccontare l’arrivo di un rinoceronte indiano a Lisbona, in Portogallo, nel 1515, il primo animale del suo genere ad essere mai visto in Europa. I figli Carlo, Bruno, Giorgio e Giovanna, hanno ereditato gli insegnamenti di Pin e Lidia Rivetti, ovvero il grande rispetto per il territorio, per i vitigni autoctoni e per ciò che dona la terra. La filosofia de La Spinetta spinge a praticare esclusivamente un’agricoltura biologica e autoctona, e ad attendere che i vigneti abbiano una certa età, per poi donare un’eccezionale compattezza e complessità ai vini.Tra Firenze, San Gimignano e la Costa Tirrenica, si trova un altro gioiello, Toscana Resort Castelfalfi, un’altra tenuta di 1100 ettari adagiata intorno a ville, casali e un hotel diffuso 5 stelle lusso, da poco acquisito (nel 2021) da un mecenate indonesiano, S.P. Lohia, che ha intrapreso opere di innovazione e restyling. Toscana Resort Castelfalfi - Experience ResortRiaprono quindi con la stagione 2022, le 120 camere e suite ridisegnate dallo studio Caberlon Caroppi, tutte dotate di ampio balcone arredato o di un elegante patio con accesso privato al giardino.L’adiacente Azienda Agricola Tenuta di Castelfalfi è circondata da terreni fertili, custodi di tradizioni contadine millenarie che puntano alla salvaguardia della biodiversità, fra vigneti, uliveti e seminativi che danno preziosi frutti dalla terra.Ogni autunno vengono vendemmiate le uve per produrre il Chianti, il Chianti Riserva Docg, il rinomato vino Poggio alla Fame, ed altre etichette di vino biologico, che si possono degustare presso la Barricaia con tanto di Wine Shop della Tenuta.Fra le attività proposte nel tempo libero spicca il gioco del golf, un campo da 27 buche, il più grande della regione e uno dei più sfidanti su suolo nazionale, disteso nella vallata famosa per gli insediamenti di origine etrusca.Sempre in zona Chianti, nel suggestivo borgo medievale restaurato dalla famiglia Gnudi Angelini, sorge Borgo Scopeto Wine & Country Relais, a pochi minuti di auto da Siena, premiato recentemente come Best Green Accomodation per la ristorazione, basata sugli ingredienti a chilometro 0, per la Spa, che utilizza una propria linea di prodotti e per i prodotti della terra (vino, orto, apicultura).Immersa in un paesaggio che profuma di natura e vigneti, la dimora di charme si estende per circa 500 ettari, di bosco, vitigni e ulivi, insieme alla azienda agricola che produce eleganti vini a denominazione e un ottimo olio evo. Borgo Scopeto Relais ©Gabriele Maria CucoloLa famiglia ha operato un lungo restauro conservativo, durato oltre dieci anni, per ottenere un raffinato albergo diffuso, dotato di 52 camere di varie tipologie (suite, junior suite, country apartment e ville), dotato di centro benessere, parco con due piscine e campi da tennis, per soddisfare ogni esigenza.Qui si impara a conoscere l’orto e le spezie, i campi di lavanda ed elicriso e l’apiario dedito alla produzione del miele, in un’oasi di benessere in cui l’uomo dialoga in armonia con la natura. Dai prodotti della terra derivano le due linee di bellezza 100% green, compatibili con le delicate strutture della pelle, la linea Uva e Cipresso, antistress e ossigenante, la linea Olivo e Salvia, indratante e purificante.E il fiore all’occhiello, il vino Chianti classico prodotto da un vitigno Sangiovese che riesce ad esprimersi come da nessuna altra parte.Gli ospiti del ristorante La Tinaia e del Borgo Bistrot possono imparare a degustare, oltre al Chianti Classico Docg di Borgo Scopeto e le sue cantine, anche il rinomato Brunello di Montalcino Docg di Caparzo e Altesino e il Morellino di Scansano Docg di Doga delle Clavule.Seguendo le orme d’origine del Maestro Leonardo da Vinci, in cima ad una collina che presenta una incredibile vista sul villaggio di Vinci ovvero lo stesso panorama dove il genio ha sviluppato il suo concetto di bellezza, sorge il casale di campagna Monna Caterina Wine Resort, rilevato dalla famiglia di imprenditori della moda proprietari di Landi Confezioni.I famosi produttori toscani di capospalla, presenti sul mercato con i marchi Landi Collezioni, Zerosettanta Studio e L’Impermeabile, hanno portato la loro passione e manifattura in questo luogo inserito nella storia che produce un ottimo vino dalle etichette iconiche, Monna Caterina Toscana igt (bianco e rosso) e Lo Sfumato Toscana Igt.Il wine resort Monna Caterina è stato ricavato da Simone Landi, che gestisce insieme al fratello la Confezione, nel casolare che nella metà del ‘400 fu l’abitazione di Caterina Buti del Vacca, colei che secondo le informazioni ricavate dagli storici avrebbe dato alla luce nel 1452 il più grande genio della storia italiana.Le camere e le sale, arredate con una costante interazione tra design e country style, rivisitano con opere d’arte pop contemporanea i volti di Monna Caterina, realizzati dall’artista italo-argentino Mariano Franzetti, la cui produzione artistica si focalizza sull’analisi dell’essere umano, sui personaggi eccentrici e diversi, in diverse forme e tecniche, pittoriche, scultoree e tessili. Monna Caterina Wine Resort a VinciIn cantina e nelle sale degustazione, ricavate dalle antiche stalle, i vini sono serviti per regalare un’esperienza unica di contatto con la campagna, quella dove il piccolo Leonardo fece i suoi primi passi. Le uve vengono raccolte manualmente in cassetta, selezionando i grappoli migliori, dopodiché inizia la fermentazione spontanea nelle vasche storiche di cemento e la macerazione breve, per assicurare una giusta estrazione tannica e futura morbidezza al palato. Il vino poi svolge una fermentazione malo-lattica in cemento per 5 mesi e un ulteriore affinamento in bottiglia per altri 4 mesi, in modo da ottenere l’originale Sangiovese, conservando freschezza e tannini morbidi ed eleganti.Due le realtà di Sicilia di questo tour di ospitalità ed esperienze degustative, una legata alla zona di Marsala e l’altro nel territorio della Malvasia.Il Luxury Wine Resort Baglio Oneto di Marsala, in provincia di Trapani, è proprietà dei Principi di San Lorenzo, affascinate dimora settecentesca da cui godere i più bei tramonti della Sicilia Occidentale.L’antica dimora, già all’epoca costruita per produrre vino ed olio, dispone di 47 camere panoramiche, rinnovate nel 2020, affacciate sul mare e sulle Isole Egadi. La bellezza selvaggia di quella costa che si allunga quasi a voler sfiorare le isole che emergono dal mare a breve distanza, rappresenta una cornice a 5 stelle dove si pratica la nobile arte dell’ospitalità di eccellenza.Il baglio, costruzione fortificata tipica delle tenute agricole, si trova in posizione dominante su un’altura caratterizzata da vigneti e uliveti, a soli 8 chilometri da mare cristallino e da una distesa di sabbia: il panorama che si gode è qualcosa di unico e autentico.Come i prodotti della cantina, con i vini e gli oli di produzione propria, serviti al ristorante che vanta sia una cucina tipica che gourmet oppure in cantina, nell’area aperitivo della piscina vista tramonto o in camera propria sul balcone viceversa terrazza vista mare.Le olive di biancolilla e cerasuola vengono raccolte a mano, ideali per dar vita a un olio extravergine di oliva profumato e delicato, che da solo vale un viaggio. Selezione di vini al Relais Baglio Oneto dei Principi di San LorenzoAltra passione di famiglia, si producono diverse tipologie di vino, tra cui uno Zibibbo Dolce dedicato al capostipite della famiglia Oneto e il celeberrimo Marsala da meditazione.Qui il tempo assume infatti una dimensione differente, da assaporare momento per momento, con giornate che scorrono tra passeggiate intorno alla tenuta tra il verde e i fiori, escursioni alle saline, massaggi o una rilassante lettura comodamente sdraiati intorno alla piscina. La Malvasia è il frutto più nobile delle Isole Eolie. Raccolto precocemente crea vini secchi di buona acidità, con note di erbe aromatiche e floreali, raccolto a maturazione avanzata e con un breve appassimento fornisce ottimi vini dolci. Appartenente al gruppo dei vitigni aromatici, si è principalmente diffusa sull’isola di Salina, probabilmente portata dai primi coloni greci tra il 588 e il 577 a.C.A Capofaro Locanda & Malvasia, l’amore per la vigna e per il mare è il motto della famiglia Tasca d’Almerita che possiede la sua scenografica tenuta sull’isola di Salina, progettata per gli amici, gli ospiti e per tutti i viaggiatori che amano la più autentica delle Eolie.Ventisette camere, ciascuna diversa dall’altra, dotate di terrazza privata vista mare o giardino, circondate da 4,5 ettari di vigneto, bouganville e i cannicci ombrosi. L’architettura in stile eoliano incontra il gusto di un design minimale, anche negli alloggi dislocati presso il Faro, quelli originari del guardiano, che con la sua luce è, dalla metà dell’Ottocento, la sentinella che veglia sul mare e sul promontorio con i vulcani gemelli, primo segnale per chi arriva di notte dal Tirreno, quello più a Nord di tutta la Sicilia. Capofaro è la destinazione ideale per chi cerca relax, benessere, immersione nel mondo del vino e del lavoro in vigna, in una dimensione isolana. Capofaro - Locanda MalvasiaIl ristorante è l’inizio del percorso nei profumi e sapori siciliani, un luogo dove i piatti dialogano con le etichette e le tenute Tasca d’Almerita.Lo chef siciliano Gabriele Camiolo e la sua brigata tengono anche lezioni di storia della gastronomia dei “monsù” (quella delle case aristocratiche siciliane e napoletane) e dei saperi contadini degli antichi feudi siciliani, oltre a cooking class tematiche.I sommelier possono accompagnare l’ospite in vigna, insieme ad arboricoltori professionisti (esperti di cura dell’albero e delle piante), per capire le innumerevoli interazioni presenti tra i vari vegetali, alberi e cespugli e come queste sinergie aiutino e siano fondamentali per un territorio biodiversificato. La passeggiata con Sommelier e Arboricoltore e il loro racconto sulla vigna sono una chicca di Tasca d’Almerita, suddivisa per tematiche: i vini rosati siciliani, gli autoctoni della tenuta o quelli più rappresentativi siciliani, quella dedicata ai vini della zona e delle contrade dell’Etna oppure i single Vineyard, ovvero i derivati da un’unica vigna tramandata da varie generazioni.
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Getty Images)
Riyadh e Islamabad hanno firmato un patto di difesa reciproca, che include anche la deterrenza nucleare pakistana. L’intesa rafforza la cooperazione militare e ridefinisce gli equilibri regionali dopo l’attacco israeliano a Doha.
Emanuele Orsini e Dario Scannapieco