2024-11-10
Washington forza in zona Cesarini: 500 missili intercettori in Ucraina
I nuovi razzi in grado di intercettare Patriot e Nasam (Ansa)
Mossa della Russia sull’energia: allo studio la maxi fusione Rosneft-Gazprom-Lukoil.Ultime settimane per inviare il massimo degli aiuti possibili a Kiev per il presidente americano uscente, Joe Biden. In attesa di capire cosa realmente farà il neo eletto Donald Trump con le armi all’Ucraina, il Pentagono non perde tempo e forza la mano. Programmato l’invio di 500 missili intercettori in Ucraina per i sistemi di difesa aerea a medio raggio Nasams e Patriot. È stato il Wall Street Journal a diffondere la notizia, citando una fonte dell’amministrazione Biden. Secondo il giornale, gli Stati Uniti vogliono inviare armi a Kiev prima che il presidente eletto Trump entri in carica. Si prevede che i missili arriveranno presto. La spedizione di questo contingente dovrebbe soddisfare la necessità di rafforzare la difesa aerea ucraina entro la fine di quest’anno. Nel quadro della fretta va inserita anche la revoca del divieto ai contractor di riparare le armi fornite dagli Stati Uniti a Kiev, anche se lontano dal fronte.Sulla stessa lunghezza d’onda l’Alto rappresentante Ue per la politica estera uscente, Josep Borrell, in visita a Kiev: «La guerra della Russia ha comportato un immenso tributo umano all’Ucraina e al suo coraggioso popolo. L’Ucraina rimane determinata a prevalere e a raggiungere una pace giusta e duratura. Dobbiamo intensificare e accelerare i nostri sforzi per sostenere l’Ucraina. L’urgenza è fondamentale. Il tempo si misura in vite umane». «Questa visita ha un chiaro scopo proveniente dal Consiglio dell’Unione europea a Budapest e dopo le elezioni americane», spiega Borrell al ministro degli Esteri, Andrii Sybiha, «ovvero quello di sottolineare il sostegno dell’Unione europea all’Ucraina. Sostegno che rimane incrollabile», ha aggiunto, sottolineando la necessità di «maggiore sostegno militare, più capacità di addestramento, più denaro, forniture più rapide e anche il permesso di colpire obiettivi militari del nemico sul suo territorio. Non basta fermare le frecce, devi attaccare gli arcieri». Nel frattempo lo stesso Wall Street Journal riporta anche che Mosca starebbe lavorando a un piano per fondere le sue più grandi compagnie petrolifere in un unico campione nazionale con un’aggregazione che rafforzerebbe la presa del presidente Vladimir Putin sui mercati energetici globali e sull’economia russa in tempo di guerra. Il colosso sostenuto dallo Stato Rosneft Oil assorbirebbe Gazprom Neft e Lukoil.Putin con la vittoria di Trump ha inevitabilmente migliorato la sua posizione negoziale rispetto alla guerra in Ucraina, ma anche rispetto alle relazioni internazionali in generale. Per questo il Cremlino ha chiarito che Mosca è pronta ad ascoltare le proposte di Trump per porre fine al conflitto. Lo ha assicurato il viceministro degli Esteri russo, Sergei Riabkov, avvertendo tuttavia che non esiste una «soluzione facile», considerando la continua assistenza statunitense a Kiev e restano i sospetti che le promesse del magnate non siano altro che retorica elettorale. «Se c’è qualche segnale da parte degli Stati Uniti di avere idee su come muoversi verso una soluzione, senza continuare a pompare il regime di Kiev con ogni tipo di assistenza per ottenere la sconfitta strategica di Mosca, allora faremo certamente del nostro meglio per analizzarlo e dare una risposta», ha garantito Riabkov, ricordando che «le comunicazioni con gli Stati Uniti, nonostante lo stato di gelo delle relazioni, sono tutt'altro che chiuse. Ci scambiamo periodicamente alcuni segnali attraverso canali chiusi con diversi gradi di intensità a seconda delle necessità, ma tutto funziona correttamente, non possiamo dire che le linee di comunicazione siano state tagliate» con Biden ha spiegato. il viceministro degli Esteri russo in sostanza adesso chiede concretezza alla nuova amministrazione americana. «Conosciamo Trump per la sua precedente corsa al potere e crediamo che alcune delle sue promesse, in cui ha parlato di una rapida risoluzione della situazione in Ucraina, non siano altro che retorica».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.