
Gli ufficiali tedeschi intercettati parlavano su Webex, piattaforma impiegata dall’Europa e per i vertici dell’Alleanza atlantica. I bachi del sistema non sono mai stati corretti. Intanto, il Cremlino accusa la Germania, anche se Olaf Scholz nega ancora l’ok ai Taurus.Una videochiamata di 38 minuti tra quattro funzionari della Luftwaffe (l’aeronautica tedesca), intercettata e diffusa dall’emittente di propaganda russa Russia Today la scorsa settimana, sta mettendo in seria difficoltà l’Europa in un momento più che mai delicato del conflitto tra Mosca e l’Ucraina. Da un lato la fuga di notizie compromette gli aiuti militari richiesti da Volodymyr Zelensky: nello specifico, pregiudica l’arrivo a Kiev dei Taurus, i missili da crociera lanciati da un aereo, con una gittata fino 500 chilometri, capaci per colpire diversi obiettivi importanti in profondità in Russia. Dall’altro mette in seria discussione la sicurezza del sistema di videoconferenze Cisco Webex, adottato da Bruxelles lo scorso anno e considerato sicuro non solo per tutte le istituzioni Ue ma soprattutto per la Nato.Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha definito «assurdo» il tentativo della «disinformazione» russa di far credere che la Germania voglia fare la guerra a Mosca. E rispetto all’intercettazione, il ministro ha difeso il dibattito dei militari: «Gli ufficiali hanno fatto quello per cui sono lì: pensare a diversi scenari senza pianificare nulla». Di sicuro si tratta di una vittoria strategica per il Cremlino e per Vladimir Putin, che ieri avrebbe convocato l’ambasciatore tedesco per questa conversazione che risale al 19 febbraio scorso, anche se Berlino ha smentito, parlando di incontro già programmato.Di sicuro la parte più delicata della conversazione vede come protagonisti il capo della Luftwaffe, Ingo Gerhartz, e il generale di brigata Frank Gräfe. I due discutono dei Taurus, capaci di colpire il «ponte»: con tutta probabilità si tratta di quello di Kerch, un collegamento strategico tra la Crimea occupata e la Russia. «Cosa può fare il Taurus, come viene utilizzato?», domanda Gerhartz, facendo rivelare agli altri tre che l’impiego di questi missili non ha bisogno di militari tedeschi sul territorio ucraino. Ciò smentirebbe il cancelliere Olaf Scholz, che aveva invece sostenuto il contrario poco tempo fa. «Per esempio, se si tratta di fare la pianificazione della missione, so come fanno gli inglesi, la fanno completamente in back (cioè tramite l’intelligence militare e fuori dai normali protocolli, ndr), hanno anche alcune persone sul posto, cosa che i francesi non fanno», spiega ancora Gerhartz. «Dobbiamo solo fare attenzione a non essere troppo espliciti all’inizio», dice Gräfe, facendo intendere a breve un impegno tedesco sul campo. Scholz ha continuato a insistere sul fatto di non voler dare i Taurus all’Ucraina, proprio per non dover impiegare soldati tedeschi sul campo.Ma a lato del grave incidente diplomatico che l’Unione europea e la Nato si ritrovano a dover sbrogliare, resta la vulnerabilità dei sistemi di comunicazioni, bucati con troppa semplicità. E questo, nonostante già in passato ci fossero stati allarmi rispetto al sistema di videocomunicazione Cisco Webex. Autorizzato dal garante europeo della protezione dati nel luglio del 2023, Webex ha iniziato a prendere piede durante la pandemia da Covid-19, con un aumento significativo all’inizio del 2020. I dati statistici dei rapporti interni della Nato indicano uno aumento del 200% delle sessioni Webex condotte tra il 2020 e il 2023. Per di più Webex funge da canale principale per impegni diplomatici di alto livello, ma è stato anche utilizzato per il vertice Nato del giugno 2023, in cui i capi di Stato si sono riuniti per affrontare le pressanti sfide alla sicurezza in Europa. Il ministero della Difesa tedesco lo usa ormai quotidianamente, come tutte le forze armate tedesche, che hanno aumentato del 150% le riunioni su Webex tra il 2020 e il 2024. Questo ha comportato, a quanto pare, anche un risparmio di almeno 5 milioni di euro all’anno per il governo tedesco, ma allo stesso tempo è stata pregiudicata la sicurezza. Proprio di recente era emersa una criticità nella funzionalità di crittografia, una vulnerabilità che consente a un utente malintenzionato remoto e non autenticato di intercettare e decrittografare il traffico crittografato tra siti utilizzando tecniche avanzate, acquisendo così la capacità di leggere o modificare i dati intercettati. Cisco non avrebbe rilasciato alcuna patch o una soluzione per risolvere il problema.«Le recenti ingerenze di Mosca nelle materie di sicurezza nazionale tedesca attraverso la divulgazione di discussioni militari sensibili sono prese direttamente dai manuali della tech-enabled information warfare», spiega Pierguido Iezzi, Ceo di Swascan, gruppo Tinexta. «Non si hanno specifiche sul come sia avvenuta l’intrusione all’interno dei centri nevralgici della Difesa - sarebbe sbagliato speculare o puntare il dito - ma quello che è certo, parafrasando il ministro tedesco Pistorius, è che a due anni dall’invasione dell’Ucraina, l’evoluzione della guerra ibrida prosegue. Prosegue anche attraverso la destabilizzazione dei Paesi avversari tramite manipolazione dell’informazione. Ennesimo e infausto monito sull’importanza strategica dell’ambiente digitale nel contesto geopolitico attuale e, al contempo, un avvertimento in vista delle elezioni Europee».
Margaret Bourke-White davanti al bombardiere Flying Fortress dal quale ha realizzato fotografie di guerra durante l’attacco statunitense su Tunisi. Algeria, 1943. Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection/Shutterstock
Sono i Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia ad ospitare (sino all’8 febbraio 2026) una grande retrospettiva dedicata a Margaret Bourke-White (1924-1971), la grande fotografa statunitense celebre per i suoi reportage di guerra e sull’industria americana. In mostra oltre 120 immagini, che ne ripercorrono la vita avventurosa e le tappe salienti della sua brillante carriera.
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)
Non ha senso l’indignazione per i saltelli della Meloni contro i «rossi»: è un modo di condannare una delle peggiori ideologie della storia. In più, il luogo comune secondo cui alla corte di Togliatti & C. c’erano persone migliori che altrove è senza senso.






