
Accolto il ricorso contro una folle norma scozzese: la Corte suprema britannica ha stabilito che il sesso biologico è deciso alla nascita. I trans non hanno diritto a essere considerati legalmente individui femminili.Lunedì scorso sono stato ospite del programma che Vladimir Luxuria e Francesco Storace conducono su Radio Rai 1. Un’intervista telefonica, sui temi di attualità. Non ricordo a quale domanda stessi rispondendo, ma a un certo punto mi è scappato un «caro» Vladimir. Luxuria mi ha subito ripreso, correggendomi con un «cara». Dico subito che non volevo offendere, né essere polemico, ma nella discussione mi è uscito l’aggettivo declinato al maschile, senza alcuna malizia. L’episodio però mi è tornato alla mente ieri, quando ho letto della sentenza della Corte suprema britannica sulle persone trans. All’unanimità, i giudici hanno dato una definizione legale di quali persone possano essere definite di sesso femminile. In altre parole, hanno stabilito che donne si nasce, non si diventa. Tutto è iniziato con una legge scozzese, che apriva la strada anche alle persone transgender, le quali, in questo modo, avrebbero potuto accedere a quote e servizi riservati alle donne. Il gruppo femminista For Women Scotland, sostenuto e finanziato dalla creatrice di Harry Potter, JK Rowling, si è però opposto alla legge, ritenendo che le quote rosa dovessero essere riservate solo alle donne e non alle persone che avessero cambiato sesso in seguito a un intervento chirurgico o anche solo sulla base di un certificato di variazione di genere. È il sesso biologico che fa la differenza, non l’intervento in sala operatoria o il documento anagrafico, è stata la tesi portata davanti ai giudici di Londra. I quali, investiti del delicato caso, hanno stabilito che esistono solo due generi sessuali, ovvero l’uomo e la donna. E anche se un uomo ha cambiato sesso non può godere delle misure varate a protezione delle donne.A Londra la sentenza è stata accolta come una decisione epocale, che spazza via anni di condizionamento imposti dal movimento Lgbt. Secondo le promotrici che hanno portato la vicenda davanti alla Corte suprema, è la restaurazione del buon senso di fronte all’ideologia. La co-fondatrice di For Women Scotland, Susan Smith, ha detto che ora potranno dirsi sicure che i servizi e gli spazi riservati alle donne saranno esclusiva delle sole donne. Ma fino a ieri, chiunque sostenesse il contrario, fosse donna o uomo, era accusato di omofobia e perseguito con citazioni in giudizio. Ne sa qualche cosa la stessa Rowling e anche la filosofa Kathleen Stock, cacciata dalla sua università per aver detto le cose che ieri hanno ribadito i giudici.La Gran Bretagna, con un governo laburista, spazza via anni di condizionamenti ideologici su una questione incontrovertibile. Negli Stati Uniti, lo stop al movimento Lgbt lo ha decretato lo stesso Trump. Adesso tocca all’Europa: una persona transgender ha tutto il diritto di dire e fare ciò che vuole del proprio corpo e della propria vita. Ma, come ha detto la leader dei conservatori britannici Kemi Badenoch, «le donne sono donne e gli uomini sono uomini: non puoi cambiare il tuo sesso biologico». E noi vorremmo avere la libertà di poterlo dire senza essere accusati di omofobia o perseguiti dalle campagne ideologiche degli Alessandro Zan di turno.
2025-11-04
Addio a Giorgio Forattini, artista maestro della satira: «I migliori comunisti sono i ricchi»
Giorgio Forattini (Ansa)
Il vignettista è morto oggi a Milano e nell’arco di una vita ha assemblato un mosaico fatto di 14.000 caricature che hanno graffiato Papi, leader e capi di Stato. Collaborò con «Repubblica», «Il Giornale» e «Panorama».
All'interno una selezione di strisce riprese dai numeri di «Panorama» degli anni 1992, 1997, 2001, 2003.
Getty Images
L’indignazione per gli slogan cantati da quattro ragazzotti è la prova che la caccia al «male assoluto» è ormai ridicola.
«Pluribus» (Apple Tv+)
In Pluribus, da venerdì 7 novembre su Apple Tv+, Vince Gilligan racconta un mondo contagiato da un virus che cancella le emozioni e il conflitto. Un’apocalisse lucida e inquieta, dove l’unica immune difende il diritto alla complessità umana.






