Secondo gli esperti di discriminazione, i più piccoli soffrirebbero di «childism», ovvero dei pregiudizi degli adulti che li credono inferiori. Un trucco per sdoganare l’«infanzia trans» e spazzare via ogni ostacolo all’autodeterminazione gender in tenera età.
Il primo ministro Humza Yousaf ha rispolverato una legge che allarga a dismisura il crimine di «incitamento all’odio». Da aprile sarà pericoloso affermare che i sessi sono due, o che un maschio trans non è una donna. Pure J.K. Rowling rischia l’incriminazione.
Altro che TeleMeloni: sulla piattaforma streaming della tv di Stato passa la pubblicità che strizza l’occhio all’utero in affitto. Pro Vita lancia una petizione per rimuoverla. Maurizio Gasparri: «I consumatori comprino altro».