2019-07-11
Un avvocato tuteli i piccoli presi dallo Stato
Il caso del Reggiano insegna: tutto ciò che si fa con un minore esige una sorveglianza. Non bastano la laurea e la specializzazione per dire che uno psicologo è bravo. Servono garanzie e controlli sulla sua esistenza, perché i suoi problemi non ricadano sui piccini.Nel caso orrendo dei bambini sottratti ai loro genitori, con l'affermazione falsa di abusi mai subiti, le due cose più gravi sono: che quel falso sia stato messo nella mente dei bambini, cosa estremamente facile. È molto facile creare in un bambino una falsa memoria. La seconda cosa gravissima è la negazione dall'affetto: i giocattoli e le lettere dei genitori mai recapitati. La fede in sé stesso di un bambino è direttamente proporzionale all'affetto e l'attenzione che papà e mamma gli danno. Per spezzarlo occorre isolare, fargli credere di non essere amato. Sono le stesse regole per le sette. Esiste una setta che odia la famiglia e che deve dimostrare la sua antropologica in utilità o dannosità. Questi falsi abusi inoltre rischiano di fare un polverone col rischio che non siano perseguiti gli abusi veri, che purtroppo esistono, anche se sono molto più rari di quanto alcuni esperti affermino. Come siamo arrivati a questo? Mito della scienza, dello scienziato e del suo sottoprodotto, l'esperto, credenza che la psicologia sia una scienza e che gli psicologi siano scienziati o almeno esperti, con qualche pretesa di oggettività. Con conseguente mancanza di controlli.La nostra epoca ha il mito della scienza, con un nuovo sacerdote, lo scienziato, e il suo sottoprodotto, l'esperto. Il mito della scienza permette la falsa scienza. I limiti del metodo scientifico sono stati fissati da Galileo Galileo a Karl Popper. Al di fuori del metodo scientifico, non applicabile in psicologia, non abbiamo scienza ma opinioni. Opinioni che possono essere di buon senso o deliranti, ma siamo nel campo delle opinioni. Lo psicologo non è uno scienziato. La fisica è una scienza, e, quindi, è possibile aspettarsi che un fisico sia obbiettivo. La psicologia è un insieme di opinioni, mischiate ad alcune tecniche che aumentano la capacità delle persone che l'hanno studiata di manipolare la mente altrui, cosa che loro umanamente faranno. Si chiama iatrogeno un danno della salute causato dall'arte medica, gli effetti di un intervento chirurgico disastroso, o di una prescrizione sbagliata, oppure il danno di una terapia corretta ma con effetti collaterali devastanti superiori alla patologia iniziale. Anche la psicologia ha i suoi danni iatrogeni. Essendo basata sulla parola, la si crede innocua. Le parole modificano il pensiero e il pensiero è la base di ogni cosa. La psicologia ha fatto e continua a fare morti e feriti e sono morti e feriti sono gravi. famiglie distrutteFamiglie distrutte, figli che imparano a odiare i genitori, colpevoli di ogni male, individui sempre più rinchiusi in un ottuso vittimismo, lo spaventoso fenomeno delle false memorie con imputazione giudiziaria e a volte condanna di innocenti, dipendenza patologica dalla terapia, sono i danni possibili di un terapeuta incauto, disonesto, semplicemente stupido o con una sindrome di onnipotenza di qualità media. Le scelte umane, incluse quelle economiche, sono fatte su base emotiva e non razionale. Anche le scelte dello psicoterapeuta sono fatte sulla stessa base. Prima di dare la mente in mano a qualcuno, pagandolo anche, non si dovrebbero chiedere credenziali? Non solo laurea e specializzazione, ma come il dottore sta al mondo e che gli è successo nella vita. Come vive? Ha una famiglia? Qualcuno gli/le vuole bene? Vuole bene a qualcuno? È riuscito a tenersi una moglie o un marito per un tempo ragionevole? È molto possibile che un terapeuta divorziato, magari inconsciamente e convinto di star facendo il meglio «per il paziente», spingerà i pazienti a risolvere i loro problemi con il divorzio, che un terapeuta con un problema irrisolto col proprio padre, spingerà la mente dei pazienti a criminalizzare il proprio. Se si violano le rigidissime regole della chirurgia, asepsi, emostasi, l'intervento deve sempre essere il minimo indispensabile, succedono disastri. Se si violano le regole della psicoterapia, sempre un passo dietro il paziente, domande neutre che non possano suggerire una risposta o creare una falsa memoria, succedono disastri. L'uso di scosse elettriche, forse per creare riflessi condizionati, e l'uso di messe in scena con travestimenti sono fuori da qualsiasi psicoterapia, e ricordano dannatamente il campo del controllo mentale, Mk, mind control, scritto con la K anche in inglese perché l'acronimo è tedesco. Nasce dagli studi di Josef Menghele e continua negli Usa, sotto copertura della Cia. Il massimo scienziato fu Donald Cameron, all'epoca presidente dell'Apa, la discussa Associazione psichiatri americani. Al progetto fu ufficialmente messo fine nel 1977, in seguito a un'inchiesta presieduta dal senatore Eduard Kennedy. Sempre più ampie fette del comportamento umano vengono tolte dal libero arbitrio per essere messe sullo scaffale della malattia. Giocare d'azzardo in maniera compulsiva, distruggendo le finanze proprie e dei familiari, fino agli anni Sessanta era una colpa, il che vuol dire che era sotto il controllo della volontà. Nell'orrido caso di Bibbiano per esempio il gip, in perfetto psicologichese, si è affrettato a spiegare che molti dei colpevoli erano ex traumatizzati. E allora? Dato che qualcuno è un ex traumatizzato, deve necessariamente diventare un criminale? Ringraziamo per l'informazione, e prendiamo atto che con criminale incoscienza uno stato ha usato tutta la sua potenza per consegnare bambini, dopo averli strappati a genitori incolpevoli, a persone «disturbate» e dare a queste persone un potere illimitato.criminali e facoltàIn ogni facoltà si possono iscrivere criminali. Alla facoltà di medicina si sono iscritti il dottor Menghele e i suoi omologhi giapponesi dell'unità 731. Criminali si possono iscrivere alla facoltà di legge e poi superare i concorsi, criminali si possono iscrivere alla facoltà di psicologia, criminali possono diventare ingegneri, assistenti sociali, professori, maestri d'asilo, infermieri. Quindi? Quindi impariamo a pretendere controlli: nulla di ciò che si fa con un minore può essere fatto senza una videocamera di sorveglianza. Il genitore ha sempre il diritto di vedere attraverso la videocamera di sorveglianza cosa hanno detto la psicologa e l'assistente sociale a suo figlio, sempre. Con buona pace della privacy che serve solo a proteggere criminali questi video devono essere accessibili. Una persona arrestata ha diritto alla presenza di un avvocato, perché si dà per scontato che possa succedere che tra poliziotti e giudici ci siano persone gravemente scorrette. Cominciamo a dare per scontato che tra le persone scorrette ci sono anche tra assistenti sociali, psicologi e giudici dei minori. Tutte le volte che c'è un minore deve essere di fianco a lui un avvocato. Se la famiglia non se lo può permettere, ci saranno avvocati d'ufficio. Un minore è un cittadino. Lo Stato è potenzialmente un nemico, sempre, perché è costituito da impiegati statali che possono anche non essere perfetti, quindi occorre sempre una difesa. In questo momento in Italia psicologi dell'infanzia, assistenti sociali e giudici minorili hanno un potere non contrastabile, paragonabile solo a quello dei funzionari dello Stato sovietico. Quando il cittadino è di fronte allo Stato, sempre deve avere un avvocato, a maggior ragione se minore. Lo Stato si sta muovendo per il suo best interest? A maggior ragione. Nella Bassa Modenese nel 1997, dove grazie alla capacità di creare false memorie, psicologi, assistenti sociali e giudici, hanno distrutto famiglie, spinto la gente al suicidio, distrutto l'infanzia di bambini, al Forteto, fattoria degli orrori a cui sono stati affidati per anni bambini tolti alle loro famiglie per i pretesti più vari e ora a Bibbiano abbiamo visto orchi, distruttori di vita e di infanzia, di decoro e di affetti. Lo Stato ha dimostrato di non essere capace di distinguere un professionista onesto da un professionista «disturbato» e quindi inaffidabile per usare i termini del gip, o da un professionista in malafede che pratica esperimenti di controllo mentale per dimostrare la sua tesi: la famiglia è sempre colpevole. Lo Stato non merita fiducia. Il bambino «assistito» dallo Stato deve avere un avvocato come il cittadino imputato dallo Stato.