2020-11-11
Ultimo atto della farsa calabrese. Ma il governo ci è oppure ci fa?
(Ansa - Alfonso Di Vincenzo/KONTROLAB/LightRocket via Getty Images)
Dopo Saverio Cotticelli e Giuseppe Zuccatelli, si pensa al medico militante Gino Strada come commissario.O ci sono o ci fanno. I latini avrebbero detto tertium non datur, non c'è una terza possibilità. I soggetti sono quelli che ci governano. L'oggetto del contendere sono le più o meno rispettabili persone - decidetelo voi - dei due commissari straordinari alla sanità che si sono alternati ultimamente in Calabria, Saverio Cotticelli e Giuseppe Zuccatelli.La storia è nota. Il primo si meravigliò, in un'intervista, di dover essere lui a redigere il piano anti Covid per la Calabria. Poi disse che probabilmente durante l'intervista qualcuno lo aveva drogato. Per dire cazzate, a volte, non serve. Il secondo invece ha fatto di più. In un video del 27 maggio (aveva detto che il video era di marzo) dice che «la mascherina non serve a un cazzo» e che «per beccarti il virus, se io fossi positivo, tu devi stare con me a baciarmi per 15 minuti con la lingua in bocca, altrimenti non te lo becchi». Se non fosse che ci sono di mezzo dei malati e dei morti e un'economia che boccheggia, sarebbe da riderci su. Invece c'è da piangere. Comunque da oggi, mi raccomando, tutti col cronometro in mano. Un occhio a bocca e lingua e l'altro al quadrante che indica i secondi. A 14 minuti e 59 secondi riporre la lingua nel suo alveo naturale, il proprio. Attendere qualche minuto e poi dentro ancora. E così di seguito, fino ad esaurimento forze. Ma Zuccatelli chi ha come consulente? Rocco Siffredi, con tutto il rispetto? Ora le ragioni per le quali il governo e il ministro Speranza non ci tolgono dalle scatole nostre - e anche con una certa sollecitudine -, ma soprattutto dei calabresi, questi personaggi, sono tre. La prima. La pensano come loro, ma allora, se così fosse, non si capisce perché insistano a sbracciarsi - giustamente - perché i poveri italiani rispettino le regole. O con loro o con noi. E noi non vorremmo essere assimilati a loro perché non vorremmo essere considerati alla stregua delle due sfere che ci stanno sfracellando. Ora, è vero che il ministro della Sanità aveva scritto un libro - poi ritirato velocemente dal commercio - dove era scritto che era tutto finito, ma non vogliamo credere che questo significhi qualcosa, almeno lo speriamo. Dice la Bibbia, nel Salmo 41, che abyssus abyssum invocat, in termini semplici crediamo comprensibili anche da coloro dei quali stiamo scrivendo, «un male chiama l'altro». Se questo vale per la successione Cotticelli-Zuccatelli e se il governo si ostina a tenere lì il secondo, dopo aver eliminato il primo, il male che chiama l'altro non è il governo stesso? Va bene che Zuccatelli è stato candidato nel 2018 da Leu (il partito del ministro Speranza), ma tutto ha un limite. Tra l'altro, pensateci un attimo. A volte il caso gioca dei brutti scherzi. I due hanno i cognomi che finiscono in -elli, che non è il plurale del Comune in provincia di Como, Ello, ma che è un suffisso diminutivo plurale: tipo poveri si trasforma in poverelli, asini in asinelli, che sembrano corrispondere esattamente al nostro caso.La seconda. Capiscono la gravità di tenere lì personaggi di tale fatta. Questa ipotesi è più grave della prima perché, mentre nella prima potrebbe trattarsi di qualcosa di involontario, qui subentra la volontà data - evidentemente - dalla paura di fare una brutta figura. Stiano sereni - come direbbe Renzi - peggio di così non la possono fare. È matematicamente impossibile. Hanno toccato il fondo, possono solo risalire. Certo, a fatica, ma più giù non possono andare. Anche desiderandolo in modo ardente. Tipo il bacio di quindici minuti, 900 secondi. Sempre a proposito di apnea. La terza. Non capiscono proprio e qui cala un velo di disperazione sulle nostre già indebolite menti. Uno che fa una cosa del genere, ammessa la buona fede, fa la parte del fesso. Se poi persevera da fesso passa a coglione, il plurale dei quali sarebbe il luogo dal quale dovrebbe togliersi.In serata si è sparsa la voce che forse Zuccatelli sarà sostituito da Gino Strada: che Dio ce la mandi buona.
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