Oggi la Corte costituzionale affronta il caso della donna che non può accedere al suicidio assistito e chiede che la «dolce morte» possa essere somministrata dal suo medico. Una coppia di pazienti vuole essere ascoltata per ribadire il proprio no alla pratica.
Il senso d’essere di un sistema di norme è difendere la dignità di ogni individuo indipendentemente da salute o malattia Cioè educare al limite. Legalizzare l’aiuto a morire significa cancellarlo.
In attesa delle prossime scadenze sul tema, gli attivisti della «dolce morte» insistono sull’ennesima vicenda per orientare il dibattito: è Martina, malata di sclerosi multipla.