2025-11-18
Suicidio assistito in coppia: la triste fine delle due gemelle Kessler
Alice ed Ellen sono morte a 89 anni nella loro casa di Grünwald, in Baviera. La «Bild»: «Scelta l’eutanasia». «Vogliamo andarcene nello stesso momento. Nessuna vuole stare senza l’altra», avevano detto un anno fa.Inseparabili fino alla fine. Gemelle in tutto. Anche nell’ultimo atto: scegliere la morte, insieme. Alice ed Ellen Kessler sono state ritrovate ieri senza vita nella loro casa a Grünwald, vicino a Monaco di Baviera, dove vivevano in due appartamenti attigui, divisi da una parete scorrevole. Secondo il quotidiano Bild hanno fatto ricorso al suicidio assistito. Avevano compiuto 89 anni lo scorso 20 agosto. Gli agenti di polizia sono stati informati dopo che le due donne erano già decedute e quando sono arrivati non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. A determinate condizioni, la legge tedesca consente la pratica del suicidio assistito. Secondo indiscrezioni, la loro eredità andrà a Medici senza frontiere: «Non abbiamo parenti. Loro sono seri, rischiano la vita per gli altri», avevano dichiarato.Nate a Nerchau, vicino Lipsia, in territorio che dopo la Seconda guerra mondiale passa alla Germania est, a 16 anni fuggono a Ovest per diventare danzatrici al Palladium di Düsseldorf. L’avvenenza, la statura, la particolarità di essere gemelle spalanca loro le porte dei migliori teatri. Approdano al Lido di Parigi, nelle Bluebell girls. Ma non saranno solo ballerine. Sono versatili, eclettiche, cantano, recitano. E vivono tutto in simbiosi. Debuttano nel cinema, inaugurando una carriera che le porterà a esibirsi al fianco di star come Fred Astaire e Frank Sinatra.In Italia atterrano nel gennaio del 1961, quando esiste solo il primo canale Rai. Il regista principe è Antonello Falqui, il direttore d’orchestra Gorni Kramer, il coreografo Don Lurio, i cantanti sono il Quartetto Cetra. Il programma si chiama Giardino d’inverno, loro volteggiano calamitando gli sguardi sulle chilometriche gambe, lasciate scoperte dall’abito che si ferma alle anche. Il loro fascino nordico è il contraltare di quello latino delle maggiorate che imperversano nel cinema. L’Italia è in pieno boom economico e l’ottimismo s’irradia anche da Cinecittà e dal Teatro delle Vittorie. Ma i costumi sono ancora rigidi. Lo scandalo è troppo per la Rai di Ettore Bernabei che impone alle «gemelle teutoniche» pesanti calze di lana scura. Ma Alice ed Ellen hanno il gradimento del pubblico e il tabù della censura fa da volano. Nel varietà successivo, lo storico Studio uno con Mina, interpretano la sigla Da-da-un-pa che rimarrà una delle loro canzoni più famose. Anche i registi cinematografici si accorgono di loro. Recitano ne Il giovedì di Dino Risi e poi ne I complessi, con Alberto Sordi. In un’altra edizione di Studio uno la sigla finale intitolata La notte è piccola suona gradevole presagio per il grande pubblico del sabato sera. A teatro, si cimentano nei musical di Garinei e Giovannini, ma sconfinano anche in quello impegnato di Bertolt Brecht. In una puntata dell’Odissea televisiva interpretano le sirene. Anche la pubblicità si accorge dell’enorme popolarità delle gemelle tedesche, trasformandole in seducenti testimonial dei Caroselli di un importante marchio di calze femminili. Sono presenza irrinunciabile della grande stagione dei varietà, dopo Studio uno, Biblioteca di Studio uno, Canzonissima, Milleluci. Al fianco ancora di Mina, Raimondo Vianello, Raffaella Carrà e Johnny Dorelli, forse il preferito «per il suo stile internazionale». Lavorano anche con Pippo Baudo, ma con lui rimane un rapporto solo professionale. Molta più familiarità s’instaura invece con Franco Zeffirelli anche se, al contrario, non hanno motivo di lavorare con lui. A quarant’anni, confermando una certa spavalderia che le ha sempre accompagnate, posano per Playboy. Sempre insieme. Il sogno erotico degli italiani resiste. Sempre fianco a fianco, non solo per motivi di carriera, si allontanano temporaneamente solo a causa delle rispettive storie d’amore. Alice è stata a lungo compagna di Enrico Maria Salerno, Ellen di Umberto Orsini.Negli anni Ottanta diventano conduttrici, su Rai 2 (Buonasera con… Alice ed Ellen Kessler) e Rai 3 (La fabbrica dei sogni). Approderanno anche a Mediaset (Una rotonda sul mare e Super Ciro).Quando si ritirano tornano a vivere in Germania, vicino a Monaco di Baviera. Ma non disdegnano qualche viaggio, sempre in Italia, magari per essere ospiti del Festival di Sanremo, come nel 2014. L’addio alle scene è pragmatico e senza rimpianti: «Quello che potevamo fare dieci anni fa non possiamo più farlo», avevano dichiarato in una recente intervista, «quindi perché mostrarsi se non abbiamo più la capacità di essere brave come una volta?». Sempre nella stessa intervista al Corriere della Sera, parlando della morte, avevano dichiarato: «Il nostro desiderio è andarcene insieme, lo stesso giorno. L’idea che a una delle due capiti prima è molto difficile da sopportare». In un’altra conversazione con un quotidiano tedesco avevano detto che desideravano essere cremate e che le loro ceneri fossero «conservate in un’unica urna con quelle della madre». Dopo la notizia della morte con il suicidio assistito Mara Venier ha rivelato: «Sono venute spesso da me a Domenica In e sono sempre state molto disponibili. Le avevo fatte chiamare anche recentemente, ma mi avevano detto che una delle due non stava bene». Inseparabili durante la vita. Inseparate nell’ultima ora.
Sergio Mattarella (Imagoeconomica)