2019-08-13
«Truppe Usa via dalla Germania»
Donald Trump accusa Angela Merkel di non partecipare alle spese per la difesa della Nato. E minaccia di spostare i soldati in Polonia, dove il governo è sempre pronto a comprare i caccia F35.È bastato un tweet di Georgette Mosbacher, ambasciatrice degli Usa a Varsavia, per scatenare una crisi diplomatica con la Germania. Nel messaggio la Mosbacher ha ricordato che i polacchi, a differenza dei tedeschi, spendono per la Difesa il 2% del Pil come previsto dagli accordi di permanenza nella Nato, mentre Berlino continua a versare soltanto l'1,24% e tenta di portare avanti nuovi programmi militari insieme con Parigi, a partire dal nuovo caccia Fcas. Il tutto mentre Varsavia, nel giugno scorso, aveva dichiarato di essere pronta ad acquistare gli F-35 in sostituzione degli attuali F-16, sempre di costruzione americana.«Saremmo lieti di ospitare in Polonia i soldati americani stanziati in Germania», ha concluso il capo della diplomazia americana mentre si trovava a Poznan, e a farle eco è stato l'ambasciatore americano a Berlino Richard Grenell, che ha ricordato: «È offensivo dare per scontato che i contribuenti americani continuino a farsi carico degli oltre 50.000 militari americani in Germania, mentre i tedeschi spendono il loro avanzo di bilancio in programmi nazionali». L'amministrazione Trump da un lato ha smentito l'intenzione di muovere altre truppe dal suolo tedesco verso Est, ma ha anche dimostrato di non tollerare oltre l'atteggiamento teutonico, ambiguo riguardo la politica che Trump sta facendo nei confronti della Russia. Gli Usa non hanno proprio digerito il diniego tedesco a inviare la Marina nello stretto di Hormuz per contrastare la crisi delle petroliere, mentre i tedeschi, da parte loro, non gradiscono né le ingerenze statunitensi negli accordi in via di definizione tra Merkel e Putin per la realizzazione del Nord Stream 2, il gasdotto che di fatto raddoppierebbe le forniture di energia all'Europa e che passerebbe proprio dal loro territorio, né approvano il provvedimento del governo Usa di multare le compagnie che collaborano con la russa Gazprom, misura varata per favorire l'esportazione del gas americano in surplus.Già da prima dell'era Trump gli Usa manifestarono la volontà di liberarsi dal ruolo di guardiani della sicurezza dell'Europa, stante che poche nazioni hanno dimostrato di spendere almeno il 2% in Difesa (Grecia, Estonia, Lituania, Regno Unito), cercando al contempo di sfruttare l'incapacità cronica dell'Europa di organizzare una propria Difesa a causa dei diversi e incompatibili interessi nell'esportazione di armi che hanno tra loro in primis Parigi e Berlino, ma anche Bruxelles con Vienna e Roma.Da notare che i vertici militari tedeschi ritengono che le loro forze armate oggi non siano in grado di soddisfare i criteri di sicurezza del Paese, non a caso il Bundestag nel 2018 varò una campagna d'arruolamento aperta agli stranieri. In questo quadro è lecito porsi due domande: la prima è se a noi italiani conviene o meno che i tedeschi, forti della prima economia del continente, tornino a essere primi anche nella spesa per le tecnologie militari raggiungendo la Francia, oggi unica nazione Ue con l'atomica, liberandosi di un complesso d'inferiorità che risale agli anni 50. La seconda è come gli Usa intenderanno proteggere le nazioni confinanti con la Russia, in quanto Lettonia, Lituania ed Estonia sono nazioni baluardo contro Putin. Occorre ricordare che dieci mesi fa, seguendo il programma European Deterrence Initiative voluto da Obama (2015), gli Usa spostarono i primi 1.000 soldati dalla Germania alla Polonia su richiesta del presidente Andrzej Duda, e la prossima fase del programma Edi potrebbe vedere Trump dare il via alla costruzione di nuove basi militari nell'Est, dove la minaccia Russia è più avvertita. Era infatti il 2014 quando il governo Duda si mostrò preoccupato dell'appoggio di Mosca alla rivolta filo russa in Crimea, fatti a seguito dei quali 4.500 militari Usa furono trasferiti nelle basi polacche di Krzesiny (Usaf) e Gdansk (US Navy).