Trump si siede al tavolo dei talebani e decide pure il futuro delle nostre truppe

True
Trump si siede al tavolo dei talebani e decide pure il futuro delle nostre truppe
Ansa

La politica militare di Donald Trump, più ancora della politica estera della quale è diretta espressione e applicazione, segue il principio guida che l'allora candidato Trump rivelò in un celebre colloquio con l'editorial board del Washington Post. Disse allora: «Sarò "unpredictable"», assumendo l'imprevedibilità, il carattere non banale e non convenzionale delle decisioni e delle priorità, come punto di riferimento. Adesso ha deciso di dialogare direttamente con i talebani per uscire dal pantano afgano portato avanti da Barack Obama. Il cambio di passo impatterà sulla presenza dei militari italiani anche in Iraq e nel Mediterraneo.

Lo speciale contiene tre articoli.

Mentre la case europee chiudono le catene di montaggio in nome del Green deal per sopperire all’inquinamento asiatico, i gruppi di Pechino fanno il record di vendite di vetture tradizionali. L’elettrico da noi non sfonda e Xi l’ha capito prima di Ursula.
Dopo la Champions, Champs Élysées al rogo
Tifosi del Paris Saint-Germain (Getty)
A Parigi, orde di «tifosi» provenienti dalle periferie festeggiano la finale raggiunta dal Psg incendiando auto e devastando vetrine. Emmanuel Macron, che pensa solo a imbellettarsi davanti agli occhi dei leader stranieri, dimentica la sicurezza interna. E questi sono i risultati.
Bollano Afd, ma da Londra a Berlino il mantra è «respingere i migranti»
Alice Weidel (Ansa)
  • Le solite anime belle accusano il partito tedesco di odio e discriminazione nei confronti dei «poveri» stranieri. Peccato che lo stesso Friederich Merz e i suoi amici europei siano i primi a promuovere linee assai dure sull’accoglienza.
  • intanto, in Italia, nonostante l’ordine di Matteo Piantedosi, l’uomo che insultò Giorgia Meloni e Matteo Salvini può rimanere qui: «Non è pericoloso». Così le toghe trasformano decreti ministeriali in fogli inutili.

Lo speciale contiene due articoli

Da Mosca l’avvertimento di Xi e Putin: «Usa ostili, uniti li contrasteremo»
Xi Jinping e Vladimir Putin (Ansa)
  • L’incontro tra i due leader in occasione del Giorno della vittoria è servito per lanciare un messaggio chiaro: l’unilateralismo statunitense, per loro, è concluso. Firmati oltre 20 memorandum di cooperazione bilaterale.
  • Ucraina e Russia non rispettano lo stop annunciato dal Cremlino, che alza la posta dei territori da annettere per parlare di pace. «No» dell’Ungheria ad altri aiuti a Kiev.

Lo speciale contiene due articoli

Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy