2025-09-24
Trump all’Onu abbatte Green deal e Ue: «L’Europa paga le guerre contro di sé»
Al Palazzo di vetro, il tycoon spara a zero verso tutti: «Se Putin non farà un accordo, imporremo dazi. Le Nazioni Unite sostengono l’immigrazione illegale. Rinnovabili inutili, il climate change è una truffa».È stato un Donald Trump particolarmente critico delle Nazioni Unite quello che ha parlato ieri davanti all’Assemblea generale dell’Onu. Tra il serio e il faceto, il presidente americano si è innanzitutto lamentato dei problemi tecnici e strutturali del Palazzo di vetro. «Non mi dispiace fare questo discorso senza un gobbo, perché il gobbo non funziona», ha detto, «Sono comunque molto contento di essere qui con voi. Posso solo dire che chiunque stia usando questo gobbo è nei guai». «Queste sono le due cose che ho ricevuto dalle Nazioni Unite: una pessima scala mobile e un pessimo gobbo», ha anche affermato.Ma le critiche di Trump all’Onu non si sono fermate qui. Nel suo discorso, il presidente americano ha rivendicato di aver contribuito a porre fine a sette conflitti e di non aver potuto contare sull’aiuto e l’efficacia delle Nazioni Unite. «È un peccato che io abbia dovuto fare queste cose invece delle Nazioni unite. E, purtroppo, in tutti i casi, le Nazioni unite non hanno nemmeno provato ad aiutarmi in nessuna di queste cose», ha dichiarato. Non solo. Nel prosieguo del suo intervento, Trump ha accusato l’Onu di finanziare delle «migrazioni incontrollate». «Non solo l’Onu non sta risolvendo i problemi che dovrebbe ma, troppo spesso, ne sta creando di nuovi da risolvere. L’esempio migliore è la questione politica numero uno del nostro tempo: la crisi delle migrazioni incontrollate», ha detto. «I vostri Paesi stanno andando in rovina. Le Nazioni Unite stanno finanziando un attacco ai Paesi occidentali e alle loro frontiere», ha continuato. «È ora di porre fine al fallito esperimento delle frontiere aperte. Dovete porvi fine subito. Sono davvero bravo in queste cose. I vostri Paesi andranno all’inferno». Parole talmente dure che, subito dopo la conclusione del discorso, in un bilaterale con il segretario generale dell’Onu António Guterres, Trump ha ammorbidito i toni, affermando che gli Usa «sostengono le Nazioni unite al 100%». Tornando al suo intervento davanti all’Assemblea generale, l’inquilino della Casa Bianca ha volto la sua attenzione ai principali dossier di politica internazionale. Trump non ha gradito il fatto che alcuni Paesi, tra cui Francia e Regno Unito, abbiano appena riconosciuto lo Stato palestinese: una mossa che il presidente americano ha bollato come una «ricompensa» ad Hamas. «Purtroppo, Hamas ha ripetutamente respinto offerte ragionevoli di pace. Non possiamo dimenticare il 7 ottobre», ha affermato, per poi aggiungere: «Alcuni membri di questo organismo stanno cercando di riconoscere unilateralmente uno Stato palestinese». «Questa sarebbe una ricompensa per queste orribili atrocità, compresa quella del 7 ottobre, mentre si rifiutano di rilasciare gli ostaggi o di accettare un cessate il fuoco», ha proseguito.Il presidente Usa non ha, inoltre, rinunciato ad affrontare il tema della crisi ucraina. Da una parte, ha cercato di mettere sotto pressione Mosca , minacciando dazi in caso di mancato accordo e dichiarando: «Tutti pensavano che la Russia avrebbe vinto questa guerra in tre giorni, ma non è andata così. Doveva essere solo una breve scaramuccia. Ciò non fa fare una bella figura alla Russia». Dall’altra parte, il tycoon ha ripreso a criticare quei Paesi europei che continuano ad acquistare prodotti energetici da Mosca: «Non possono fare quello che stanno facendo. Stanno comprando petrolio e gas dalla Russia, mentre combattono contro la Russia», ha detto, «è imbarazzante per loro e lo è stato molto quando l’ho scoperto. Devono cessare immediatamente tutti gli acquisti di energia dalla Russia. Altrimenti stiamo tutti perdendo un sacco di tempo». E proprio sul dossier dell’energia Trump si è soffermato durante il discorso di ieri. Il presidente ha definito il cambiamento climatico come «la più grande truffa mai perpetrata ai danni del mondo» e ha attaccato le politiche green: «Vi dico che, se non vi liberate dalla truffa dell’energia verde, i vostri Paesi falliranno», ha affermato, rivolgendosi all’Assemblea generale. Un ulteriore argomento affrontato è stato quello del contrasto al narcotraffico. «A tutti i terroristi che contrabbandano droghe velenose negli Stati Uniti d’America dico: sappiate che vi faremo fuori dalla faccia della terra», ha tuonato, criticando inoltre il regime venezuelano di Nicolás Maduro. «Abbiamo recentemente iniziato a usare il potere supremo dell’esercito degli Stati Uniti per distruggere i terroristi venezuelani e le reti di trafficanti guidate da Maduro». In tutto questo, sempre ieri l’inquilino della Casa Bianca ha invocato la «cessazione dello sviluppo di armi nucleari», annunciando inoltre di voler guidare uno «sforzo internazionale» volto a far rispettare la Convenzione sulle armi biologiche. «Molti Paesi stanno portando avanti ricerche estremamente rischiose su armi biologiche e agenti patogeni artificiali. Questo è incredibilmente pericoloso», ha dichiarato. In chiusura, il presidente ha esortato alla difesa della libertà d’espressione: «Difendiamo la libertà di espressione. Proteggiamo la libertà religiosa, anche per la religione più perseguitata al mondo: il cristianesimo. E salvaguardiamo la nostra sovranità e le nostre preziose qualità che hanno reso ciascuna delle nostre nazioni così speciale, incredibile e straordinaria», ha detto.La difesa della sovranità nazionale è del resto spesso stato un caposaldo dei vari discorsi che Trump, già nel primo mandato, ha tenuto all’Onu. E, in un certo senso, questo concetto rappresenta la migliore chiave di lettura per comprendere il suo intervento di ieri. Si tratta di uno «strumento» attraverso cui il presidente americano punta a tutelare gli Stati Uniti in un contesto internazionale ormai sempre più caratterizzato dal ritorno in auge della politica di potenza.
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