2019-04-27
Toninelli disperato bussa al nemico. Alitalia offerta a Toto (chiuse Livingston)
Il gestore della A24, ex AirOne, invitato a prendere il 30% della compagnia aerea. Restano tre giorni per il salvataggio.La compagnia di bandiera italia tra il 1980 e il 2007 ha chiuso in perdita ben 15 volte per una perdita complessiva di sei miliardi di euro. La vecchia Alitalia nel complesso è costata ai contribuenti italiani 7,4 miliardi. Adesso il rischio concreto è di aggiungere altri 900 milioni, visto che nel recente decreto crescita la data di scadenza del prestito ponte è «miracolosamente» sparita. Un modo per evitare che il 30 giugno i commissari debbano inventarsi un modo per ripianare il debito. Risolto, a discapito dei contribuenti, il problema finanziario, il ministero dei Trasporti, Danilo Toninelli, e i 5 stelle che hanno avocato l'intera pratica (dopo la revoca delle deleghe ad Armando Siri) si sono accorti che il 30 aprile c'è un'altra enorme scadenza: quella di natura industriale. Martedì prossimo Fs dovrà presentare l'offerta vincolante con n socio vero al fianco oltre a Delta. Al momento tutto è fermo e da qui il tentativo disperato da parte dei grillini: coinvolgere nella cordata il gruppo di Carlo Toto. Un nome ingombrante da associare a quello di Alitalia. Per una lunga sfilza di motivi. Alcuni oggettivi legati ai contenziosi legali che si sono chiusi soltanto a ottobre scorso e altri di natura prettamente politica. Cominciamo dagli ultimi. Agli occhi dei 5 stelle, di Toninelli e pure Luigi Di Maio, Toto dovrebbe apparire come il male assoluto o qualcosa di simile. Toto dai 5 stelle è stato accostato alla famiglia Benetton. All'indomani del crollo del ponte Morandi di Genova Di Maio e Toninelli hanno puntato il dito contro i concessionari autostradali. Il gruppo Toto detiene la A 24 e la A 25 e il Mit a metà ottobre se ne uscì lanciando un importante allarme sui piloni mettendone in discussione la stabilità strutturale. Ne è nato un contenzioso, che Toninelli ha usato per alzare i toni. «Ci saranno tutti i soldi necessari per far tornare sicure la A24 e la A25», ha poi osservato il ministro il 4 febbraio nel corso della trasmissione Coffee break. «Se il concessionario Toto vuole dire delle balle», ha attaccato Toninelli, «vada tranquillamente avanti a dire il resto. Stiamo andando in Europa a negoziare il nuovo contratto scaduto da anni. Visto che i precedenti governi agivano con la proroga, con il sottoscritto non si può più». Una posizione rigida che oggi pare accantonata. Contattata dalla Verità l'azienda di Toto si limita a un «No comment». A quanto ci risulta, Di Maio si sarebbe mosso concretamente offrendo a Riccardo Toto, figlio di Carlo una opzione da 250 milioni in modo di evitare che Fs diventi il socio di riferimento de facto. Il business dell'eolico in capo a Riccardo ha portato negli utlimi anni plusvalenza, ma non è facile immaginare che il gruppo sia effettivamente in grado di sostenere una operazione così grossa. Potrebbe in realtà essere una mossa per coinvolgere Atlantia, azienda dei Benetton, che i 5 stelle vorrebbero coinvolgere entro il 30 di aprile. Per Di Maio etc. deve essere una sorta di sindrome di Stoccolma. Prima si individua un nemico pubblico, lo si combatte e poi ce se ne innamora tanto da volerlo al tavolo più delicato del 2019. Vedremo se Riccardo Toto coglierà al balzo l'offerta e se vorrà contrastare in qualche modo le ultime valutazioni da parte di Atlantia. La famiglia Toto si porta appreso - va ricordato - una eredità pesante. Era il 2008 quando sotto la regia di Banca Intesa il trasporto aereo italiano assisteva a una delle operazioni più clamorose e discusse, ovvero la fusione di Alitalia con AirOne. Una maxi operazione del valore di oltre un miliardo se si somma la valutazione della compagnia, 450 milioni, e i suoi debiti presi in carico da Az. L'anno dopo parte poi l'avventura dei capitani coraggiosi, che salvano Alitalia creando la newco Alitalia Cai: Carlo Toto c'è e diventa socio investendo 60 milioni. Ma lo stesso Toto è al contempo fornitore attraverso la sua società di leasing di aerei: esperienza che dura un biennio al termine del quale si apriranno le dispute giudiziarie. Terminate solo nel 2018, per la precisione a ottobre quando i giudici hanno riconosciuto in capo alla Toto holding un risarcimento di 60 milioni di euro a favore dei vecchi soci Cai. Il motivo del contendere era in pratica una sopravvalutazione degli asset di AirOne. Senza contare che Riccardo ha già alle spalle l'esperienza della Nuova Livingston. Compagnia aera rilanciata tra il 2011 e il 2013 e velocemente finita in declino. Nel 2014 l'Enac revoca la licenza e l'anno dopo la compagnia fallisce. Insomma, l'impressione è i 5 stelle le stiano tentando tutte per prendere tempo anche a costo che poi resti Fs e l'Europa bocci il progetto di rilancio. Rischia di essere l'unica via di uscita per Di Maio, che ormai da troppo tempo promette un esito favorevole alla crisi di Alitalia. L'ex compagnia di bandiera ha ormai solo il 14% delle quote di mercato e il suo fallimento non lascerebbe a spasso nessuno. Sarebbe solo un grosso problema per un governo in cerca di voti. Con i suoi poco meno di 12.000 dipendenti il vettore rappresenta un bacino per la capitale almeno di 50.000 voti. Una patata bollente che la Lega sembra aver sapientemente rifilato tutta ai colleghi di governo.