2024-06-16
Tommaso Foti: «Errore di Macron portare al G7 dei temi da campagna elettorale»
Tommaso Foti (Imagoeconomica)
Il capogruppo di Fdi: «L’asse franco-tedesco è stato bocciato, ora la Meloni dà le carte».«Se parliamo della rissa avvenuta nell’Aula di Montecitorio, devo dire che sono fortemente rammaricato. Anzi no: direi decisamente incazzato». Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, smarrisce per un attimo il suo aplomb. Non riesce ancora a digerire le immagini sconcertanti del deputato 5 stelle Leonardo Donno a terra, nell’emiciclo parlamentare, mentre infuriava la gazzarra.Ripercorriamo la moviola. Tutto è iniziato con Donno che agita il tricolore di fronte al ministro Calderoli, per protestare contro il provvedimento sull’Autonomia.«Premettiamo che Donno è un provocatore seriale, è recidivo, è stato più volte sanzionato. Ma in ogni caso, non è accettabile che la classe dirigente della nazione si abbandoni a un simile spettacolo. La politica dovrebbe essere un’altra cosa».L’ufficio di presidenza della Camera ha sospeso 11 parlamentari, tra cui diversi esponenti di Fratelli d’Italia.«E con loro sono stra-incazzato, anche perché non si tratta di giovanissimi, magari vittime dell’inesperienza. Sono parlamentari con anni di lavoro politico alle spalle, e dunque la loro condotta è doppiamente colpevole. Credo che per loro scatteranno anche delle sanzioni interne al partito, perché non si può cadere con tutte e due le scarpe in certe provocazioni».Perché le chiama provocazioni?«Perché di questo parliamo. Il deputato 5 stelle Ricciardi, che manca di rispetto a Berlusconi proprio nel giorno della commemorazione, non si rende forse protagonista di una provocazione, oltre che di un episodio di bassezza umana?».Dunque?«Tutti questi comportamenti dell’opposizione non hanno come scopo protestare contro questo o quel provvedimento. L’obiettivo è un altro: oscurare con tutti i mezzi il successo del G7, in cui Giorgia Meloni sta svolgendo un ruolo preminente. La sinistra sta tenendo una condotta anti-italiana, e purtroppo qualcuno è caduto nella trappola».A proposito di G7. Che effetto le fanno le parole del presidente francese Macron sull’aborto, a Borgo Egnazia? Uno sgarbo nei confronti del governo italiano?«È evidente che Macron ha scambiato il G7 per un palco della campagna elettorale. Bisogna tener distinti i due ambiti. Quando ci si ritrova in un vertice mondiale i problemi interni vanno lasciati all’interno dei confini nazionali».Un comportamento anti-europeo?«Piuttosto, la definirei un’uscita improvvida, posta nella sede sbagliata. Forse Macron sta parlando a suocera perché nuora intenda».Cioè?«Quelle sul diritto all’aborto sono frasi rivolte a Meloni perché abbiano riflessi in Francia, nella campagna elettorale contro Marine Le Pen. Come detto ieri dal presidente Meloni non c’è esplicitata la parola aborto ma viene richiamata la dichiarazione di Hiroshima».Cosa è successo davvero alle elezioni?«È stato bocciato l’asse franco-tedesco. E gli artefici di questa bocciatura sono, per l’appunto, i francesi e i tedeschi. In Francia Le Pen doppia Macron, al punto che il presidente si vede costretto a indire le elezioni. In Germania socialisti e verdi tracollano. Fallisce la formula che ha retto i governi europei in questi anni».Adesso sosterrete von der Leyen, per contare di più in Europa?«Le alchimie mi interessano poco. So per certo che Giorgia Meloni si siederà al tavolo e potrà dare le carte».Chi proporrete come commissari, e in quali caselle?«È bene lasciare al premier e alle forze di governo il compito di individuare la persone migliori, in grado di tutelare al meglio gli interessi del Paese. Serve un profilo che possa costruire un rapporto collaborativo con gli altri partner europei».Detto questo?«Mi aspetto dei commissari di peso, espressi dai partiti di governo ma non necessariamente politici».Davvero promuoverete Enrico Letta presidente del Consiglio Europeo?«Questa interpretazione dei risultati elettorali circoscritta solo alle nomine ha un po’ il fiato corto. Sarebbe meglio non discutere troppo di persone, e parlare dell’Europa che immaginiamo per i prossimi dieci anni».Dopo il voto, la riforma del premierato subirà un’accelerazione?«Non ci saranno accelerazioni o rallentamenti. Proseguiremo sulla nostra strada. Il premierato fa parte del programma elettorale, e non accetteremo sabotaggi da una sinistra barricadera e piazzaiola».Però adesso avete le spalle ulteriormente coperte dal successo elettorale.«Non saremo arroganti. Accettiamo il confronto, ma non l’ostruzionismo. Se qualcuno pensa di farci arretrare alimentando lo scontro, sappia che sta perdendo tempo».
Little Tony con la figlia in una foto d'archivio (Getty Images). Nel riquadro, Cristiana Ciacci in una immagine recente
«Las Muertas» (Netflix)
Disponibile dal 10 settembre, Las Muertas ricostruisce in sei episodi la vicenda delle Las Poquianchis, quattro donne che tra il 1945 e il 1964 gestirono un bordello di coercizione e morte, trasformato dalla serie in una narrazione romanzata.