2020-06-23
Toga anti Salvini promossa nell’ufficio dell’ex marito
Nei Whatsapp le grandi manovre per piazzare i due «aggiunti» del procuratore Giuseppe Amato a Bologna: Morena Plazzi (Area) e Francesco Caleca (Unicost).Il 4 luglio 2018 Giuseppe Gimmi Amato, il cui nome per la Procura di Bologna lo davano per certo già da quando si era liberato, nel 2015, il posto da procuratore, riceve un messaggio da Luca Palamara: «A Parma Davino». La comunicazione fu efficace, perché effettivamente il giorno seguente Alfonso D'Avino, prese il posto da procuratore di Parma. Gimmi gioisce per la buona notizia, rispondendo con un «ottimo». Ma dimostra subito di avere un interesse maggiore per un'altra questione: «E i miei due aggiunto? Sono nelle tue mani». Palamara probabilmente ci ha già lavorato da tempo. E risponde: «Prossima settimana». Amato gli manda tre volte «grazie». Da sempre le nomine giudiziarie bolognesi dalle correnti della magistratura sono considerate delicate. La città rossa per antonomasia è ritenuta un laboratorio politico nel panorama nazionale. Quindi c'è molta attenzione. Il plenum è fissato per il 26 luglio. La fase preparatoria è raccontata nelle chat di Palamara. A notificare, con largo anticipo, allo stratega delle nomine il nome che poi otterrà il posto da aggiunto a Bologna è Nicola Clivio. È il 18 novembre 2017: «Morena Plazzi vuole Bologna». Palamara risponde: «La Plazzi a Bologna è una cosa enorme». E Clivio: «Lo dicevo per dire che anche lei ha pretese del cazzo. Era perfetta per aggiunto Ancona. Sergio la voleva. Ma lei revoca perché vuole un posto di procuratore! Ha l'età mia. Mai fatto l'aggiunto. Io davvero non ho più parole». Palamara non deve avere un buon concetto della collega: «E soprattutto la Plazzi è molto scarsa». È nota per aver fatto la spadaccina contro Matteo Salvini (quando questo era ministro dell'Interno), reo di essersi lamentato perché sull'immigrazione alcune toghe si erano espresse contro i provvedimenti del governo. Clivio e Palamara non sono d'accordo sul nome di Plazzi. Il primo sostiene: «Nessuno le ha promesso niente. Ma aggiunto ad Ancona diventa un bel problema». Se Plazzi avesse optato per Ancona il gruppo di Unicost avrebbe di certo tentato di piazzare qualcuno. In coda, per esempio, c'era Filippo Santangelo. Scrive a Palamara per chiedergli «sensatamente» se può fare la domanda per il posto da aggiunto a Bologna, ma la risposta è «Filippo, sai quanto tengo a te, ti chiamo domani». Il posto insomma era ormai assegnato. E alla fine, infatti, Plazzi la spunta. Con la sua nomina la Procura di Bologna in quel momento torna ad avere due aggiunti su tre. L'altro collega è l'ex marito di Plazzi, Francesco Caleca. Il 6 settembre 2017 Palamara, fissato per il calcio, e Valerio Fracassi (tra i big di Area) fanno riferimento al fratello del magistrato giocando in chat sul suo nome: scambiando una lettera, la l con una r, Antonio Nino Caleca è stato trasformato in Antonio Careca, il bomber del Napoli ai tempi di Maradona. Questo Caleca in Sicilia fa l'avvocato ed è anche membro del Consiglio di Stato siciliano . Viene citato un paio di volte (nel periodo che precede la nomina del fratello Francesco a Bologna, ottobre 2017) nelle chat tra Forciniti e Palamara. Da quel momento anche Francesco (esponente di Unicost, come Palamara e come il procuratore Amato) assume il soprannome di Careca. Il 6 marzo 2018 Fracassi, che probabilmente è a conoscenza di qualche mossa preparata da Palamara gli manda un messaggio per intimargli: «Non farmi scherzi su aggiunto Bologna». Lo stratega delle nomine prova a fargli capire che non è d'accordo: «Dopo Careca non parlarmi della Plazzi però». Ma entrambi sanno che quel posto spetta ad Area.