2025-07-25
«Time» mette Meloni in copertina. «Dove sta guidando l’Europa»
Per il settimanale la linea seguita dal premier è «più pragmatica che ideologica».«Una delle figure più interessanti d’Europa, il suo modo di governare potrebbe cambiare il mondo». È la descrizione che la storica rivista statunitense Time, fa del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il servizio si basa sui contenuti di un colloquio che il premier ha avuto lo scorso 4 luglio a Palazzo Chigi con il capo dell’ufficio di Washington del settimanale di attualità politica ed economica più noto al mondo, Massimo Calabresi. Il Time ricostruisce la sua vita politica come leader di Fratelli d’Italia e come premier chiedendosi nel titolo «Where Giorgia Meloni is leading Europe». Già definita da altri l’underdog della politica italiana è divenuta poi l’underdog della politica internazionale, fino a diventare colei che «potrebbe cambiare il mondo». Il Time ricorda che nel momento della sua elezione lo stesso presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, l’aveva indicata come un segnale del crescente pericolo dell’autoritarismo a livello globale. «Semplicemente penso che non sapeva ciò di cui stava parlando» ha commentato Meloni che poi «ha spiazzato molti dei suoi oppositori»: nella politica interna «ha moderato alcune delle sue posizioni più radicali, mentre sulla scena internazionale si è mostrata più pragmatica che ideologica, guadagnandosi il rispetto di figure politiche molto diverse tra loro, da Biden al presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, fino al vicepresidente americano J.D. Vance». Nel servizio si argomenta anche del suo presunto legame con il fascismo «argomento da cui non può sfuggire» perché si legge: «Quando ha conquistato il potere nel 2022, guidando un movimento nato dagli ultimi fedeli di Benito Mussolini, i critici in Italia e in Europa hanno visto nella sua retorica nazionalista e nella difesa della «civiltà occidentale» una pericolosa svolta a destra per il Paese». Meloni spiega la sua idea di nazionalismo così: «per prima cosa dobbiamo difendere quello che siamo, la nostra cultura, la nostra identità, la nostra civiltà». Il suo nazionalismo, aggiunge, «è principalmente un modo per difenderci da una globalizzazione che non ha funzionato». E dichiara l’intenzione di «ricostruire la nostra identità, ricostruire l’orgoglio, l’orgoglio di essere quelli che siamo... A qualsiasi costo». Nel servizio si ricostruisce passo passo l’inizio della carriera fino alla conquista del governo. Prima donna in Italia a capo dell’esecutivo, racconta a Calabresi di «aver dovuto affrontare ridicoli stereotipi». Così come continue accuse da parte delle opposizioni: «Mi hanno accusato di ogni cosa possibile, dalla guerra in Ucraina alla morte delle persone nel Mediterraneo. È semplicemente perché non hanno argomenti» che precisa: «Non sono razzista. Non sono omofoba. Non sono tutte le cose che dicono di me» tanto che a Calabresi chiede: «Sei una persona onesta. C’è qualcosa che ti ricorda il fascismo nella mia esperienza o in quello che sto facendo al governo?».Il Time ne elogia le capacità ricordando l’incontro alla Casa Bianca con Donald Trump e di come fosse arrivata preparata. «Sono del Capricorno» scherza Meloni spiegando «diciamo che sono fissata su alcune cose». E poi Calabresi mette in luce anche il modo in cui si sia fatta rispettare quando difese il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello studio ovale davanti ai giornalisti, senza permettere che si attivasse alcuna polemica, tanto che Trump ascoltò rispondendo poi senza discutere. C’è spazio anche per la parte più intima, per il racconto di Giorgia bambina, ripercorso grazie a una conversazione che Calabresi ha avuto con Arianna Meloni, la sorella adorata che sul padre che le abbandonò sintetizza: «Semplicemente, a lui non importava di noi». Infine si racconta dell’incendio che distrusse la casa d’infanzia: «Quel rogo diede a Giorgia più coraggio, l’ha resa quella che è oggi».
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