
Il proxy Iss: votate la lista del cda. La società rassicura sulla rete. Titolo su del 3%. Barnaba parla con Btg Pactual per il Brasile.Prima lo scontro con la lista alternativa presentata dal fondo Merlyn, quindi il titolo che guadagna il 3% arrivando a quota 0,2323 euro e poi la notizia che in casa Tim si aspettavano, quella dell’appoggio del consigliere dei fondi Iss, ma che una volta arrivata ha fatto comunque tirare un bel sospiro di sollievo. Si chiude così un altro lunedì di passione per il gruppo di tlc in vista della battaglia assembleare che il 23 aprile deciderà il nuovo consiglio di amministrazione.Lunedì che era iniziato con una lettera recapitata a Merlyn, e per conoscenza alla Consob, sottolineando le informazioni «price sensitive, in quanto idonee a incidere sul corso del titolo della società, non veritiere o, quantomeno, fuorvianti» arrivate dal fondo attraverso la comunicazione inviata ai soci dal fondo stesso e l’intervista a Repubblica di Umberto Paolucci, indicato come presidente da Merlyn.Nella missiva il gruppo delle tlc ha dissipato i dubbi insinuati dalla lista rivale. Innanzitutto in relazione alla rete e alla procedura necessaria per ottenere le autorizzazioni antitrust alla vendita al fondo Usa Kkr. «Sta procedendo secondo le tempistiche concordate», si evidenzia, e i termini economici dell’operazione sono stati tutti confortati da puntuali e indipendenti analisi da parte di primarie società bancarie e di consulenza strategica». «Appare inoltre», rincara Tim, «destituita di fondamento l’affermazione in ordine al ricorso ad un aumento di capitale», paventato da Merlyn. Tim precisa inoltre che «la sostenibilità finanziaria e industriale della società dopo la vendita di asset della rete fissa è chiaramente espressa dai dati resi noti in data 6 marzo 2024 con una leva attesa al 2026 a 1,6-1,7 volte, senza considerare i potenziali miglioramenti dell’offerta fino a 4 miliardi di euro, derivanti dagli earnout per Netco e dalla possibile cessione di Sparkle».Il mercato dice che gli investitori sembrano credere all’ad Pietro Labriola e al consiglio di amministrazione in carica, con gli acquisti che hanno spinto il titolo a guadagnare il 2,97%. Mentre nel tardo pomeriggio si è espresso anche il proxy Iss che ha consigliato ai soci di Tim di votare in assemblea la lista del cda, che vede appunto Alberta Figari candidata a presidente e Pietro Labriola confermato come ceo, e di votare contro le liste presentate da Merlyn (Stefano Siragusa ad e Umberto Paolucci presidente), Asati e Blubell (Paola Giannotti de Ponti presidente). Un punto per la lista del cda, certo, ma la partita resta lunga e aperta. Con il nodo più importante ancora da sciogliere: cosa farà il primo azionista Vivendi (23,75%) che è apertamente contrario alla cessione della rete. Le ultime continuano a «quotare» l’ipotesi astensione che avrebbe anche un significato forte in vista della causa contro la vendita dell’infrastruttura che inizierà il 21 maggio.Intanto, secondo quanto risulta alla Verità il fondo Merlyn, che ha nel suo piano anche la vendita per non meno di 6,5 miliardi di Tim Brasile, avrebbe individuato un potenziale acquirente nella banca d’affari brasiliana Btg Pactual. Anche grazie ai buoni uffici di uno dei consiglieri della lista, i contatti sarebbero in corso da tempo.
(Ansa)
L'ad di Cassa Depositi e Prestiti: «Intesa con Confindustria per far crescere le imprese italiane, anche le più piccole e anche all'estero». Presentato il roadshow per illustrare le opportunità di sostegno.
Carlo Nordio, Matteo Piantedosi, Alfredo Mantovano (Ansa)
Nella memoria inviata alla Giunta di Montecitorio, Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano ricostruiscono gli allarmi dell’intelligence sull’incolumità di 500 nostri concittadini in Libia. Poi accusano il Tribunale: «È un processo alle intenzioni, che prescinde dai fatti».
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Dopo 90 anni al timone, cessione da 3 miliardi. Il governo può valutare il golden power.