2025-04-28
Tifo per un pontefice che protegga i cristiani
Il motto sornione secondo cui a ogni morte «se ne fa un altro» cela una verità profonda: la Chiesa permane nella storia nonostante errori e contraddizioni dei pastori. Oggi serve una guida che veda i veri «ultimi» nei cattolici perseguitati in ogni zona del mondo.Morto un Papa, se ne fa un altro. In latino, «quando unus Papa moritur, alius fit». Il cordoglio per la morte di Bergoglio è addirittura sontuoso; è stato esibito in maniera plateale dalle facce affrante di commentatori e annunciatrici della tv. Cinque giorni di lutto sono qualcosa di incredibile, soprattutto in un Paese scristianizzato come l’Italia, dove sempre meno persone vanno a Messa, soprattutto in un luogo scristianizzato come l’Occidente, dove in alcune nazioni vengono ripresi i bambini che si fanno il segno della croce alle mense scolastiche. Perché tutto questo sfarzo di lutto, i palinsesti modificati, le partite annullate? Perché Bergoglio è stato il cappellano del Nuovo Ordine Mondiale, la cui mascotte è Greta Thunberg, un cappellano che ha eseguito l’ordine di levare sacralità a Cristo e alla sua Chiesa, sostituendo, per citare Giorgio Agamben, la salvezza eterna con quella terrena, e, aggiungo, una salvezza della vita terrena affidata a campioni dell’amore fraterno come Che Guevara e Fauci. Riposto alcune affermazioni che difficilmente possono venire in mente a un credente: «Dio non è cattolico» (1° ottobre 2013). Cattolico vuol dire universale, Dio lo è. «Io non voglio convertire nessuno. Il proselitismo è una grande sciocchezza» (1° ottobre 2013). Cristo è molto in croce per tutti e chi crede in lui ha l’ordine di convertire. «Emma Bonino e Giorgio Napolitano sono tra i grandi dell’Italia di oggi» (8 febbraio 2016). Emma Bonino ha introdotto in Italia l’aborto, Napolitano l’eutanasia con l’uccisione di Eluana Englaro. Non si trattava di una persona in coma ma di una persona cerebrolesa che sorrideva quando la carezzavano. Se imboccata, era in grado di alimentarsi da sola, senza nessuna sonda. Bergoglio è stato il cappellano al Nuovo Ordine Mondiale, quando ha dichiarato la signora Bonino una grande italiana, oppure quando ha dato la medaglia di San Gregorio alla più grande abortista olandese. In questa maniera lui ha dato la sua inequivocabile benedizione all’aborto. Certo, poi ha detto che l’aborto è un assassinio e che i medici sono sicari. Quella di Bergoglio si chiama comunicazione schizofrenogena: noi parliamo di comunicazione schizofrenogena quando si fanno due affermazioni in contrasto tra di loro, quando con la bocca pronuncio sillabe come «l’aborto è sbagliato», ma col mio comportamento (l’affermazione che la Bonino è una grande italiana, la medaglia di San Gregorio) affermo invece che l’aborto va bene. È uno dei pilastri della manipolazione. «Gesù non era uno pulito» (16 giugno 2016). «E Gesù sì, fa un po’ lo scemo» (15 giugno 2016). «Quando ho dato la Comunione a una signora mi ha preso la mano e mi ha detto: “Grazie, Padre, grazie. Sono ebrea…”. Io ho detto: “No… Anche quello che ti ho dato è ebreo… Avanti”». (24 ottobre 2022). Per i non cristiani il sacramento è il battesimo. L’eucarestia non può essere data a un non cattolico oppure a un cattolico in peccato mortale perché non si è confessato: è il più grave dei sacrilegi. «Anche dentro la santissima Trinità stanno tutti litigando a porte chiuse, mentre fuori l’immagine è di unità» (17 marzo 2017). «La morte di Gesù è un fatto storico ma la sua risurrezione no, è solo un atto di fede» (4 aprile 2017). Sbagliato: l’analisi filologica dei Vangeli e l’analisi fisica della Sindone ci danno la prova certa della resurrezione di Cristo. «Maria era una donna di strada» (24 dicembre 2021). «Maria si è meticciata con l’umanità… Maria madre meticcia ha meticciato Dio» (12 dicembre 2019). L’Incarnazione non è un meticciato. «Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili» (21 ottobre 2020). Nel cristianesimo la sodomia è un peccato mortale. Noi dobbiamo amare con tutte le nostre forze coloro che sono in peccato e aiutarli a uscire dal loro peccato avvertendoli che sono in peccato. «Questo non è più il tempo del giudizio di Dio ma il tempo del giudizio degli uomini». Questa frase è stata pronunciata durante una bizzarra cerimonia con Bergoglio solo con i cameramen, che si è tenuta a San Pietro per sostituire la Messa di Pasqua, negata ai credenti per salvarli da una terribile pandemia che se ben curata aveva lo 0,6% di mortalità. La pandemia è stata un’occasione magnifica per negare Messe e sacramenti. I bambini non sono stati battezzati. Non è stata data l’estrema unzione ai moribondi. «Il vaccino è luce di speranza» (25 dicembre 2020). Camilla Canepa, Max del Papa, e tutti i danneggiati da vaccino ringraziano commossi. «Vaccinarsi è un atto d’amore» (18 agosto 2021). «Tutte le religioni sono un cammino per arrivare a Dio. Sono - faccio un paragone - come diverse lingue, diversi idiomi, per arrivare lì. Ma Dio è Dio per tutti» (13 settembre 2024). Cristo ha detto: io sono la verità e la via, solo dal Figlio si arriva al Padre. Se tutte le religioni si equivalgono, perché la Croce? Non sarebbe bastato sedersi sotto un sicomoro a fare «ooooom»? Gli insulti di Bergoglio ai cattolici sono stati riassunti in un piccolo libro, The Pope Francis book of insults. Ha collaborato con tutte le sue forze all’islamizzazione dell’Europa, invitando migranti islamici da Lampedusa, portando fisicamente migranti islamici dell’isola di Lesbo, mentre i cristiani perseguitati nell’islam sono stati lasciati dove erano. Ha avvallato la antiscientifica narrazione che vede in pericolo il pianeta, una narrazione che permette la soppressione di molte libertà. Ha dato dignità a uno dei culti più crudeli e immondi del paganesimo, la Pachamama, idolo Incas, a cui si facevano sacrifici umani di bambini e feti. Quello di Bergoglio è il regno papale che ha visto il maggior numero di cristiani assassinati nel mondo per la loro fede, e il maggior numero di chiese bruciate, dalla Nigeria all’Europa. I veri ultimi della terra sono i cristiani nelle terre dell’islam o del socialismo reale, e davanti al loro martirio, alle loro atroci sofferenze, la Chiesa in uscita si è rintanata nel suo buco come un sorcio. La mattanza non è stata sufficiente perché ne parlasse. Tutto quello che «la Chiesa in uscita» ha fatto davanti all’islamizzazione cruenta del mondo e dell’Europa è stato facilitarla finanziando Ong. A fronte di un pauperismo molto esibito, ci sono invece molte opacità. I mercanti nel tempio è il libro scritto dai giornalisti del Corriere Mario Gerevini e Fabrizio Massaro (Solferino): un’inchiesta sull’obolo di San Pietro e i fondi riservati del Vaticano, che cerca di ricostruire come sono state gestite e dove sono finite le offerte al Papa dei fedeli di tutto il mondo: non certo ai poveri, nemmeno un centesimo. Usando l’assurda parola genocidio per la guerra di Gaza il cappellano del Nuovo Ordine Mondiale ha fatto tutto quello che poteva per buttare altra benzina sul fuoco. Una pulizia etnica vera, quella armena, non ha intaccato la simpatia vaticana per l’Azerbaijan. Morto un Papa se ne fa un altro. Questo vecchio proverbio vuol dire che nessuno è indispensabile e che una volta che uno se ne è andato, un’altra persona prenderà il suo posto. Ha anche un altro significato, letterale. Morto un Papa se ne fa un altro, ma la Chiesa resta. La Chiesa sopravvive e fortunatamente non è stata gravata da uno scisma. Morto un Papa se ne fa un altro, e la Chiesa continua a resistere. Le porte degli inferi non prevarranno. Dobbiamo ricordarci che nel momento in cui il nostro Signore Gesù Cristo ha pronunciato questa frase erano presenti i dodici apostoli, era presente anche Giuda. Noi abbiamo sempre saputo che una parte della Chiesa sarà profondamente corrotta fino al tradimento, ma anche così le porte degli inferi non hanno prevalso e non prevarranno.
Attività all'aria aperta in Val di Fassa (Gaia Panozzo)
Gabriele D'Annunzio (Getty Images)
Lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile, con Edoardo Sylos Labini e le musiche di Sergio Colicchio, ha debuttato su RaiPlay il 10 settembre e approda su RaiTre il 12, ripercorrendo le tappe della vita del Vate, tra arte, politica e passioni.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)