2025-06-04
Come funziona il tetto alle detrazioni. Nuove regole, limiti e spese escluse
Pubblicata una circolare con i chiarimenti dell’Agenzia delle entrate. Si potrà scegliere di scaricare le voci per le quali l’agevolazione è più elevata. Si salvano i costi sanitari e le somme investite in Pmi innovative.Le detrazioni sono da sempre la spina nel fianco di ogni governo per la difficoltà di far fronte alle esigenze del bilancio pubblico senza però penalizzare i redditi più bassi. La legge di bilancio 2025 ha introdotto alcune novità che ieri sono state illustrate nel dettaglio da una circolare dell’Agenzia delle entrate. Il nuovo sistema entrerà in vigore dal prossimo anno per i redditi 2025 e ha l’obiettivo di rimodulare le agevolazioni fiscali in base alla capacità contributiva, garantendo però forme di tutela rafforzata per le famiglie con figli, in particolare con disabilità.Il taglia detrazioni parte dai redditi complessivi superiori a 75.000 euro per i quali l’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione si riduce progressivamente, con un meccanismo che tiene conto del numero di figli a carico e della presenza di bambini con disabilità accertata. Per la dichiarazione dei redditi dell’attuale stagione (che si riferisce quindi alle entrate 2024) chi ha un imponibile che supera i 50.000 euro si vedrà applicare in automatico, sulla propria precompilata, una decurtazione forfettaria di 260 euro delle detrazioni spettanti per gli oneri detraibili al 19% (con l’esclusione delle spese sanitarie, delle erogazioni liberali a favore dei partiti politici e dei premi assicurativi legati a rischi da eventi calamitosi). La misura serve a compensare i benefici Irpef derivati dall’accorpamento dei primi due scaglioni (voluto dal governo Meloni) per le fasce di reddito intermedie. Dell’alleggerimento fiscale, infatti, avrebbero beneficiato anche una parte dei contribuenti con redditi superiori al nuovo primo scaglione. Vediamo come funziona il meccanismo che sarà operativo dal prossimo anno. Il nuovo sistema tiene conto della composizione del nucleo familiare oltre che del reddito complessivo. Tra i 75.000 e i 100.000 euro di reddito, il limite massimo di detrazioni sarà di 14.000 euro; oltre i 100.000 euro, il tetto scenderà a massimo 8.000 euro ma solo per chi ha più di due figli o almeno un figlio disabile a carico. Per chi non ha figli, viene applicato un moltiplicatore penalizzante: la soglia massima scende a 7.000 euro per redditi tra 75.000 e 100.000 euro e a 4.000 euro per chi supera i 100.000 euro.Il tetto effettivo si calcola applicando questi coefficienti familiari: 0,50 senza figli a carico, 0,70 con un figlio, 0,85 con due figli e 1 con più di due figli o un figlio con disabilità. Facciamo qualche esempio: chi ha un reddito da 90.000 euro, senza figli, potrà detrarre al massimo 7.000 euro, se ha un solo figlio il tetto sale a 9.800 euro, con due figli a 11.900 e con tre o più figli o con un disabile ha l’intero massimale, 14.000 euro. Un contribuente con reddito di 105.000 euro e un figlio potrà detrarre al massimo 5.600 euro, con due figli 6.800 mentre se è senza figli la detrazione massima è di 4.000 euro. Oltre i 120.000 euro di reddito complessivo il tetto si riduce ancora in base alle regole già vigenti. Resteranno escluse dal calcolo dei nuovi massimali una serie di spese a cominciare da quelle sanitarie, gli interessi sui mutui stipulati fino al 31 dicembre 2024, i premi di assicurazione sulla vita o infortuni e quelli contro eventi calamitosi, le somme investite in start up e Pmi innovative, le rate relative a spese edilizie detraibili (articolo 16 bis Tuir) e gli oneri che danno diritto a detrazioni forfetarie.Inoltre, ai fini del calcolo, il reddito complessivo è considerato al netto di quello derivante dall’abitazione principale e dalle sue pertinenze.Il documento esplicativo dell’Agenzia delle entrate contiene, inoltre, indicazioni sul nuovo tetto di spesa, innalzato a 1.000 euro, su cui applicare lo sconto fiscale per le spese scolastiche e sulla detrazione forfetaria per il mantenimento dei cani guida. In particolare, sempre a partire dal 2025, sale da 800 a 1.000 euro il tetto per le spese scolastiche detraibili (frequenza di scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori), con una detrazione del 19% per ciascun alunno o studente; aumenta da 1.000 a 1.100 euro la detrazione forfetaria per i non vedenti relativa al mantenimento dei cani guida.Giro di vite invece sui bonus edilizi. Il Superbonus scende al 70% mentre resta al 75% la detrazione per eliminare le barriere architettoniche. Il bonus mobili scende a 5.000 euro con detrazione al 50%. Per le ristrutturazioni il bonus rimane al 50% per questa dichiarazione dei redditi ma con il 730 del prossimo anno sarà limitato all’abitazione principale.Il nuovo meccanismo consente anche di scegliere quali spese detrarre, dando magari la priorità alle voci più convenienti come i bonus edilizi. La preferenza va indicata nel quadro Rp del modello di dichiarazione. Se però il contribuente non opera alcuna scelta, interviene il sistema che assegna le detrazioni a partire da quelle con aliquota più alta. Pertanto per chi sa muoversi con destrezza, tra coefficienti e massimali ci sono margini di guadagno.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.