2019-03-06
Tav, ultimo rinvio per non perdere i primi 300 milioni
Dopo quello politico di ieri, da stasera vertice a oltranza dei tecnici. Giuseppe Conte: «Decisione entro dopodomani». Lunedì i bandi Telt.È arrivato il giorno della veri… Tav: la decisione sulla Torino-Lione va presa in fretta, del resto lunedì prossimo, 11 marzo, la società Telt (Tunnel Euralpin Lyon Turin) deve pubblicare i bandi relativi alla realizzazione dell'opera. Ieri mattina, a Palazzo Chigi, si è svolto un vertice sulla Tav, al quale hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. «Per quanto riguarda la Tav», ha detto Conte al termine dell'incontro, «siamo in dirittura d'arrivo, nel percorso finale. C'è stata la prima riunione politica, abbiamo iniziato l'analisi costi benefici. Domani sera (oggi per chi legge, ndr) ci sarà una riunione con i tecnici a oltranza. Credo che avremo una decisione entro venerdì. Siccome prenderemo la scelta migliore per i cittadini», ha aggiunto Conte, «ovviamente il governo non rischia. Mi batterò perché non sia trascurato alcun aspetto per una decisione corretta. Rispetto le posizioni della Lega e del M5s, ma sarò garante che queste posizioni pregiudiziali non pesino sul tavolo. Posso garantire che prenderemo una decisione per tutelare l'interesse nazionale: in questa fase non ci sarà nessuna interlocuzione con la Francia».Sarà Conte a prendersi la responsabilità di decidere, e ai due partiti che formano la maggioranza non resterà altro da fare che adeguarsi: impensabile che il governo possa saltare sulla Tav. Probabile che si vada verso una soluzione di equilibrio, che tenga conto sia della volontà della Lega si realizzare l'opera che della posizione del M5s che avrebbe preferito bloccare i lavori. Si ragiona in particolare sulla cosiddetta Tav «low cost», che piace molto a Matteo Salvini e che prevede il drastico ridimensionamento della megastazione di Susa, (risparmio previsto circa 200 milioni di euro) e l'eliminazione della galleria che attraversa la collina morenica (risparmio previsto 1,4 miliardi di euro).«Dal vertice di domani (oggi, ndr)», ha detto Salvini, «mi aspetto la decisione finale sulla Tav. Governo a rischio? Assolutamente no. Sono tranquillissimo. Il vertice è andato bene, con Luigi Di Maio tutto ok». «È chiaro», ha aggiunto il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, della Lega, «che in questo momento è importante riuscire a partire con i bandi sulla Tav perché questo significa non rinunciare a 300 milioni di euro di fondi europei e credo che ora dobbiamo portarci a casa tutto quello che possiamo. Io 300 milioni per la strada non li lascio».Tutto lascia prevedere che Conte si assumerà la responsabilità di un «sì» al progetto rivisitato, così come del resto prevede il Contratto di governo, che in merito così recita: «Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia». Le stesse parole, alla virgola, della mozione approvata due settimane fa alla Camera, con il voto compatto di Lega e M5s. Ecco perché sembrano più che altro propagandistiche le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Stefano Buffagni, del M5s, che ieri ad Agorà ha detto: «Se bisogna andare a casa perché noi non vogliamo buttare soldi per opere vecchie io non vedo il problema». Giovedì 21 marzo verranno discusse in Aula al Senato le mozioni di sfiducia al ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli per la condotta tenuta sulla Tav. Al momento sono state depositate la mozione del Pd e quella di Forza Italia.