A Tianjin, i leader di Mosca e Pechino rinsaldano l’alleanza. Presenti Modi ed Erdogan Il Cremlino: «L’Europa ostacola l’armistizio». Friedrich Merz: «Nessuno parla più di truppe».
Dopo la crisi finanziaria del 2008, la Cina avrebbe potuto correggere il suo modello orientato all’export, sostenendo reddito e consumi. Invece ha puntato sugli investimenti immobiliari, finiti presto fuori controllo.
La produzione manifatturiera di Pechino resta sovradimensionata rispetto alla domanda interna. Se gli Usa cedono su Taiwan perdono le chiavi del Pacifico.
L’alta tecnologia è un volano di sviluppo, ma ha anche valenza strategica. Per questo il governo ha deciso di scommetterci. Accettando qualche «effetto collaterale».
Oggi l’incontro fra il nostro premier e Trump, che alla vigilia del vertice ha annunciato: «Tariffe ridotte a chi isola il Dragone». Si aprono spiragli per trattative bilaterali. Telefonata fra l’inquilina di Palazzo Chigi e la Von der Leyen prima della partenza.