Viviamo nell’epoca della beatificazione della debolezza e della condanna di tutto ciò che è coraggio, virilità, ardimento. Il maschio bianco eterosessuale è considerato responsabile di ogni male del mondo. E può essere deriso o sfregiato senza provocare scandalo.
Lo storico dell'arte si dice oggetto di una congiura fascista, ma è sempre in tv e sui giornali e ha fatto anche carriera all'università. Da queste tribune si permette impunemente di offendere la memoria delle foibe e delle vittime delle persecuzioni comuniste.
È diventata una «messa laica» contro il razzismo: così si oscura il riferimento agli ebrei. E intanto si dimentica il genocidio armeno.
L'astio verso il popolo d'Israele non è affatto «di destra». I progressisti alimentano l'ennesimo scontro sul leader missino per lavarsi una coscienza tutt'altro che pulita.