2024-01-24
Tedros fa la vittima e punta il dito: «Colpa di fake news e complottisti»
Il direttore dell’Oms per le emergenze, Michael Ryan : «Intesa sabotata da bugie. Le generazioni future non ci perdoneranno». Uno scenario che le generazioni future «potrebbero non perdonarci». Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, commenta così il possibile stop al Trattato pandemico. Uno strumento che, sulla carta, dovrebbe garantire fondi adeguati e linee guida univoche agli Stati nel caso di una nuova emergenza sanitaria, ma che nasconde un problematico allargamento dei poteri dell’Oms a scapito degli Stati. In buona sostanza, le nuove regole consentirebbero alla organizzazione di decretare l’esistenza di una nuova emergenza e di provvedere a organizzare la risposta globale alla minaccia incombente. Starebbe dunque all’Oms stabilire quali politiche di sanità pubblica adottare, quali cure o più probabilmente vaccini prescrivere e quali notizie diffondere. Nella bozza del trattato si afferma infatti «il principio della sovranità degli Stati parti, nell’affrontare questioni di salute pubblica». Allo stesso tempo, però, gli aderenti si impegnano a riconoscere «il ruolo centrale dell’Oms, quale autorità di indirizzo e coordinamento del lavoro sanitario internazionale, nella prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie», nonché nel «generare prove scientifiche».Il documento, in base all’approccio seguito dall’Organo negoziale intergovernativo, ricadrebbe sotto l’ambito dell’articolo 19 della Costituzione dell’Oms e «dovrebbe essere legalmente vincolante», contenendo sia elementi legalmente vincolanti sia non vincolanti. Gli Stati dovranno inoltre «contrastare» le informazioni «false, fuorvianti» e fronteggiare la cosiddetta infodemia anche attraverso i social media. Gli aderenti promuoveranno la «fiducia e diffusione dei vaccini», nonché la «fiducia nella scienza e nelle istituzioni governative». Parole che non possono far sorgere interrogativi, vista la campagna di screditamento incoraggiata negli scorsi anni verso qualsiasi dubbio sui vaccini anti Covid. Il Trattato è stato definito in previsione dell’arrivo della «malattia X»: «Non è una questione di se, ma di quando ci sarà la prossima pandemia», è il mantra ripetuto a più riprese da Oms, ma anche da scienziati e leader politici, da Mario Draghi al presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, da Bill Gates a Walter Ricciardi. L’obiettivo dell’Oms era quello di votare il Trattato in occasione dell’Assemblea mondiale della sanità del 2024, che si riunirà il 27 maggio. Ma i piani dell’Organizzazione e dell’Ue potrebbero andare in frantumi, come ha avvisato lunedì Tedros, puntando il dito, come era prevedibile, contro «notizie false, bugie e teorie del complotto». «Non possiamo permettere che questo accordo storico, questa pietra miliare nella salute globale, venga sabotato», ha tuonato Ghebreyesus, «Il tempo è molto breve. E ci sono diverse questioni in sospeso che devono ancora essere risolte».Mentre il direttore delle emergenze dell’Oms, Michael Ryan, ha ricordato come la pandemia «ha fatto a pezzi i nostri sistemi sociali, economici e politici ed è diventata un problema multimiliardario».Sorvolando sugli effetti prodotti da allarmismo, restrizioni e campagne vaccinali isteriche.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)