Nel M5s, diviso dalle faide interne e agitato dal caso Venezuela, la vicepresidente del Senato scalda i motori: sarebbe stata lei a suggerire all'ex comico la stoccata ad Alessandro Di Battista. Intanto è rivolta contro Vito Crimi e serpeggia il malumore tra senatori e deputati.
Anche se sul presunto finanziamento al M5s manca chiarezza, non è affatto una novità che il regime chavista sia generoso con i gruppi di sinistra esteri. I cordoni della Borsa li tiene il potentissimo ministro del Petrolio.
Lo stato maggiore grillino vuole commissariare il leader, affiancandogli Paola Taverna e Chiara Appendino. Giancarlo Cancelleri: «Pronto a sostenerlo se smette di fare il capo». Alessandro Di Battista lo invita a concentrarsi sulla Farnesina. Per il futuro Beppe Grillo punta su Roberto Fico.
La senatrice M5s: «Dopo la sconfitta appoggeremo autonomia e flat tax. Continuare con la guerriglia sarebbe un errore gravissimo. Il Pd? Non potremmo mai governare con loro. Di Maio? Rinunci a qualche incarico».
La vicepresidente grillina del Senato Paola Taverna è una sapiente lanciatrice di invettive che pare uscita dai versi di Trilussa. Accesa popolana, imputa ruberie a destra e sinistra in contrasto con l'illibatezza dei 5 stelle. È la capocorrente del gruppo più potente del Movimento.