Il ministro: «Non siamo in guerra con Mosca, impossibile inviare soldati. Invece a Gaza sì, qualora intervenisse una forza di pace Onu. Nelle università c’è una caccia all’ebreo».
Il vicepremier incoronato leader del partito azzurro, ma dopo il Cavaliere non ci sarà un altro presidente. Il congresso si celebrerà prima delle Europee. Assente Marta Fascina, brividi per il ritardo di Licia Ronzulli.
Per Giorgio Mulè (Fi) il meccanismo di stabilità avrà il via libera: «Dubito entro il 30 giugno, più probabile che avvenga a fine settembre». Anche Massimiliano Fedriga (Lega) non fa drammi, mentre Salvini tiene il punto. E Antonio Tajani: «Ascoltiamo critiche e proposte del Parlamento».
Primo mattone per l’abolizione del consenso totale e del diritto di veto sui temi di politica estera e sicurezza Ue. Germania capofila di un accordo a nove. Roma vuole un posto al circolo dei potenti «per contare di più», dice Antonio Tajani allineato con Fdi. I dubbi della Lega.