presidente della repubblica

Il premierato non lima tutti gli artigli al Colle
Sergio Mattarella (Imagoeconomica)
Il disegno di legge, lungi dallo sminuire il ruolo quirinalizio, ne lascia invece intatte molte prerogative, come stoppare decreti legge «sgraditi» e bloccare nomine di ministri non ritenuti idonei. Il presidente del Consiglio eletto sarebbe tutt’altro che onnipotente.
Ai nemici del premierato piace solo un «uomo forte»: quello che sta al Quirinale
Sergio Mattarella (Ansa)
Il dibattito in corso sulla riforma si concentra sulla limitazione dei poteri del capo dello Stato. Che vengono considerati intoccabili, anche se negli anni si sono allargati.
Dalle canzonette a chi fa il premier. Il Quirinale sceglie per gli italiani
Pupo ed Emanuele Filiberto sul palco dell’Ariston durante l’edizione 2010 del Festival di Sanremo (Ansa)
L’aneddoto di Pupo: «Io ed Emanuele Filiberto eravamo primi a Sanremo ma una telefonata di Napolitano cambiò la classifica». È un piccolo grande esempio di quant’è fasulla la storia della neutralità presidenziale.
Il salvagente Amato soccorre la sinistra che teme di annegare senza «re» al Colle
Elly Schlein e Giuliano Amato (Ansa)
Il dottor Sottile boccia il premierato: «Riduce il capo dello Stato a un pallocino sgonfiato». Ma un tempo lo volevano gli ex Pci.
Premierato ok, però subito: non aspettiamo cinque anni
Sergio Mattarella e Giorgia Meloni (Ansa)

Lo dico subito, così sgombero il campo dagli equivoci: invece del premierato avrei preferito la riforma presidenziale, perché se c’è un ruolo che oggi nel nostro Paese ha bisogno di essere ridefinito è quello del capo dello Stato, che da arbitro qual era secondo la Costituzione, ormai si è trasformato in giocatore, anzi in attaccante, e per di più senza essere eletto dal popolo.

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