La decisione finale del consigliere laico di Italia viva spiana la strada alla nomina come capo del Palazzaccio di Pasquale D’Ascola, candidato delle correnti progressiste. Il «parlamentino» dei giudici ritorna al passato.
Per Roberto Menia, padre del Giorno del Ricordo, dietro al trasloco del capolavoro c’è una mossa congiunta. «Non capisco questo atteggiamento di dare tutto senza ottenere in cambio nulla per gli esuli e i loro eredi».