Mario Draghi (Ansa)
Il grande piano del Pd per non perdere il potere si riduce a trasformare il M5s in un’orda di Scilipoti pronti a puntellare la stabilità. Salta il giochetto puerile di votare prima alla Camera (dove Giuseppe Conte ha meno uomini) che al Senato. Manifestazioni «spontanee» per implorare il premier di fare marcia indietro. Lui torna dall’Africa e tace. Modesto consiglio: non si affidi più a dem e grillini.
Roberto Gualtieri (Ansa)
Enrico Letta va a rimorchio di un Movimento in liquefazione e, pur di non provocare la crisi in Regione, sacrifica Nicola Zingaretti a Roma, piegandosi alla discesa in campo di Roberto Gualtieri, meno indigesto a Virginia Raggi. Ma intanto, l'intesa col partito di Giuseppe Conte naufraga a Milano e Torino.
Graziano Delrio (Ansa)
I pentastellati attaccano il procuratore di «Angeli e demoni» per le chat con Luca Palamara. I compagni lo difendono, incluso Graziano Delrio, sentito e mai indagato dalla toga in un'inchiesta sulle 'ndrine.